Scrittore spagnolo (Montilla 1625 circa - Amsterdam 1701), figlio di un ebreo portoghese convertito e poi tornato in tarda età al giudaismo, autore di un volume di liriche e drammi, Flor de Apolo (1664), [...] e di un'altra raccolta di liriche, Coro de las Musas (1672), in cui imitò ed esasperò la tecnica del culteranismo. In età avanzata si convertì anch'egli al giudaismo (col nome di Leví Daniel de Barrios) e ad Amsterdam, dove si trasferì, si dedicò all ...
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Raccolta di poesie (1871) del poeta inglese A.Ch. Swinburne (1837-1909), dedicata alla causa dell’indipendenza italiana, il cui titolo, "Canti antelucani" o "Canti prima dell'alba", allude proprio all'alba [...] della libertà.
Alla raccolta si richiama la sinfonia per contralto, coro e orchestra Songs before Sunrise del compositore inglese E.L. Bainton (1880-1956), che vinse il premio Carnegie (1917). ...
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(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese [...] che si lascia ingannare da lui. Il coro è formato dai cavalieri ateniesi, la classe dei giovani nobili nemici di Cleone, che nella commedia è personificato da un conciapelli, il Paflagone, servo malefico di un vecchio rimbambito, Demo (il popolo ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] (cfr. atto III, scena II, e scena VIII), e possibili «concertati» (come nella baruffa che chiude l'atto II, e nel coro finale dell'atto III).
Ma della musica nessuna traccia; se mai fu scritta, dovette perdersi assai presto. L'editore della commedia ...
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Erudito e letterato spagnolo (sec. 16º); pubblicò una raccolta di Romances nuevamente sacados de historias antiguas de la Crónica de España (1551), che con il Libro de cuarenta cantos di Alonso de Fuentes, [...] le quattro Rosas di Juan de Timoneda, il Romancero di Pedro Padilla, il Coro febeo de romances historiales di Juan de la Cueva contribuì alla fioritura letteraria ed erudita dei motivi romanzeschi cantati sul facile metro delle composizioni più ...
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Poeta tragico greco, di Atene (forse 497-406), figlio di Sofillo, del demo di Colono agoràios. Secondo la tradizione che riconnetteva la vita dei tre grandi tragici ateniesi alla battaglia di Salamina [...] (Eschilo vi partecipò, Euripide sarebbe nato nel giorno stesso della battaglia), S. guidò giovinetto il coro che cantava il peana della vittoria. Difficile, per la cronologia, è accettare la notizia che il suo maestro di musica e danza fosse Lampro; ...
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Poeta attico (5º-4º sec. a. C.), figlio del famoso citaredo Meleto, autore di ditirambi di cui ci restano scarsi frammenti. Fu schernito dai comici perché tendeva a dare maggiore importanza alla musica [...] e alla danza che alla poesia nel ditirambo. Verso il 400 a. C. si adoperò a far togliere il coro dalla commedia. Fu trattato come empio da Lisia, difensore in due processi in cui egli era accusatore. ...
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Antica forma di poesia lirica corale greca. Il nome è di etimologia incerta, forse pregreco. Il d., legato ai suoi inizi con il culto di Dioniso, fiorì in età classica a Corinto, Sicione, Tebe, Nasso; [...] le tragedie con il sistema delle coregie, durante le Grandi Dionisie, le Dionisie rurali, le Panatenee, le Targelie, le Lenee. Il coro, formato prima da 50 coreuti, fu ridotto dal 4° sec. a.C.; era detto ciclico perché si disponeva in cerchio ed era ...
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ZAGREO (Ζαγρεύς)
È la figura divina il cui mito venne assunto a base di tutta la dottrina soteriologica ed escatologica dell'orfismo.
Divinità originariamente agraria e ctonia, come proverebbero il nome [...] essere stato identificato con Ade, Z. è di origine cretese, e aveva un culto mistico in Creta, ricordato in un noto frammento (coro) de I Cretesi di Euripide (fr. 472 Nauck, 2a ed.). Invece nell'orfismo Z. è il nome del secondo Dioniso (v.), figlio ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] Επτὰ ἐπὶ Θήβας) sono del 467; per la prima volta la tragedia è preceduta da un prologo e il dialogo vi prevale sul coro. Le Supplici presentano caratteri di arcaicità che l'hanno fatta considerare fino a qualche tempo fa come la più antica fra quelle ...
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-coro
-còro [v. -corìa]. – Secondo elemento di aggettivi composti della terminologia botanica (per es. anemocòro, zoocòro, ecc.), corrispondenti ai sostantivi astratti in -corìa.
coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo in cui essa avveniva. In seguito, nella...