Nell’antico teatro greco, l’accesso laterale al luogo delle rappresentazioni; quando fu costruita la scena, la parola passò a indicare l’entrata all’orchestra ai due lati della scena.
Nell’azione scenica, [...] si chiamò p. la prima apparizione che faceva il coro nell’orchestra, cioè quella parte del dramma (in metri anapestici) che era recitata, dopo il prologo, dal coro al suo ingresso nell’orchestra; talora poteva avere forma di commo. ...
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CONSOLI, Achille
Alessandra Cruciani
Nacque a Catania il 23 sett. 1886 da Vincenzo e da Giuseppa Denaro.
Allievo dei conservatorio di Palermo, studiò sotto la guida dei maestri Greffeo, G. Zuelli, A. [...] . Fu ancora nel 1945 al teatro alla Scala per l'ultima volta. A Roma, al teatro dell'Opera fu sempre attivo come direttore del coro per l'intera stagione 1946-47 e ancora nei primi mesi del 1948. Fu questa l'ultima sua fatica; morì infatti a Roma il ...
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kyōgen Nel teatro giapponese antico, breve azione scenica di carattere farsesco che veniva intercalata fra una rappresentazione e l’altra di nō. Il k. ha un grande valore per lo studio degli idiomi locali [...] giacché era in dialetto, privo di coro; l’argomento era spesso tratto dalla vita contemporanea, con pochi personaggi, e la composizione era recitata da attori senza maschera. ...
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(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese [...] che si lascia ingannare da lui. Il coro è formato dai cavalieri ateniesi, la classe dei giovani nobili nemici di Cleone, che nella commedia è personificato da un conciapelli, il Paflagone, servo malefico di un vecchio rimbambito, Demo (il popolo ...
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Introduzione, discorso introduttivo a un’opera. Può essere parte di questa, come ogni prefazione o introduzione, oppure autonomo, come per es. i p. ai Vangeli e quelli alle epistole di s. Paolo.
Nella [...] tragedia antica dell’età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide), il p. era la scena che precedeva l’entrata del coro (parodo) e introduceva l’azione, senza avere necessariamente funzione di esposizione dell’antefatto e dello svolgimento del dramma. ...
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Poeta tragico greco, di Atene (forse 497-406), figlio di Sofillo, del demo di Colono agoràios. Secondo la tradizione che riconnetteva la vita dei tre grandi tragici ateniesi alla battaglia di Salamina [...] (Eschilo vi partecipò, Euripide sarebbe nato nel giorno stesso della battaglia), S. guidò giovinetto il coro che cantava il peana della vittoria. Difficile, per la cronologia, è accettare la notizia che il suo maestro di musica e danza fosse Lampro; ...
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Azione scenica muta, la cui espressione risiede nel gesto e negli atteggiamenti del corpo, talora accompagnati dalla musica.
Originaria della Grecia, la p. si trasferì poi a Roma e assunse forme più precise [...] e definite all’epoca di Augusto. Era recitata, secondo il piano di un libretto, da un ballerino e da un coro al suono di un’orchestra. Nel Medioevo p. si ritrovano nelle sacre rappresentazioni come preludio, intermezzo o epilogo di carattere ...
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Poeta della commedia attica antica (sec. 5º a. C.), contemporaneo, ma più giovane, di Epicarmo e di Eschilo; secondo la tradizione riportò undici o tredici vittorie (di cui una nel 472 a. C.). Ne abbiamo [...] una diecina di frammenti. Di lui parla Aristofane nella parabasi dei Cavalieri, da cui si ricava che in qualche commedia di M. i componenti del coro erano camuffati da animali. ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] è anche dovuto lo stretto legame che la t. conservò sempre con la musica e la danza; e quando il coro perse relativamente importanza e cominciò a essere considerato d’impaccio allo sviluppo della vicenda, Euripide vi sostituì duetti lirici e monodie ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] Επτὰ ἐπὶ Θήβας) sono del 467; per la prima volta la tragedia è preceduta da un prologo e il dialogo vi prevale sul coro. Le Supplici presentano caratteri di arcaicità che l'hanno fatta considerare fino a qualche tempo fa come la più antica fra quelle ...
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-coro
-còro [v. -corìa]. – Secondo elemento di aggettivi composti della terminologia botanica (per es. anemocòro, zoocòro, ecc.), corrispondenti ai sostantivi astratti in -corìa.
coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo in cui essa avveniva. In seguito, nella...