È una espressione impropria, ma usuale nella mitologia nordica, per indicare la fine del mondo. Ha origine dall'erronea interpretazione della parola dell'antico nordico ragnarök, che ricorre in alcune [...] 'uso generale, la voce originaria.
Il giorno fatale della grande catastrofe, immaginata come una generale battaglia fra gli dei e chiama alla fatale tenzone. Heimdall dà fiato al suo terribile corno e annunzia la fine; Garm, il cane infernale, latra ...
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Il vocabolo calamarius designò la teca dei calami per scrivere; passò poi a significare anche il recipiente per l'inchiostro, che i Romani chiamavano atramentarium, e finì anzi col conservare solo quest'ultimo [...] coperchio o senza, e si fecero delle più svariate materie (corno, marmo, terracotta, piombo, bronzo, oro incrostato di gemme), proprie figurazioni allegoriche, come quella della Storia nel grande calamaio forse sansoviniano del museo di Berlino. ...
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. Nell'antico francese bailif, bailli (da un derivato del lat. baiulus) significa "governatore". I balivi dell'amministrazione francese furono introdotti da Filippo Augusto nella grande riforma che questi [...] sottoposti al dominio della casa di Savoia, a somiglianza dei grandi balivi francesi, si hanno balivi che governano le provincie. disposizione dei mercanti veneziani venticinque case situate lungo il Corno d'Oro, e presiedeva alla colonia veneziana, ...
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Vaso da bere di forma emisferica, di solito privo di anse, ma talora fornito di prese orizzontali. Insieme con la ciotola è certo questo il primo tipo ceramico creato dall'uomo, in quanto non richiede [...] tolsero alcune forme anche ai tipi di legno, di corno o di metallo di comune uso domestico e seppero giungere e quello delle coppe di cristallo di rocca o formate di una grande conchiglia, di uova di struzzo e noci di cocco, tendenti tutte ...
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È l'arte dell'aulos (αὐλός) inteso come strumento solista: un ramo quindi della musica strumentale pura, distinto dall'altro ramo, la ϕιλὴ κιϑάρισις, che usa come strumento solista la cetra. Col nome di [...] destro diritto e da uno sinistro ricurvo all'estremità a forma di corno e più corto dell'altro; e quello greco-romano, che aveva con la chiave o con l'anello parte più o meno grande di ciascun foro, si potevano pure ottenere tre diversi suoni, e ...
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Affluente del Rodano (v.). Da esso prende nome un dipartimento della Francia orientale, che ha per capoluogo Bourg-en-Bresse (20.191 ab.) e comprende le sottoprefetture di Belley (6536 ab.), Nantua (2835 [...] di Nantua), il Valromey, regione d'allevamento e di colture, dominata dal Grand Colombier, e il paese di Gex (Crêt de la Neige 1723 m., industrie locali di lavorazione del legno e del corno; Bellegarde, arricchita dalle forze idrauliche del Rodano e ...
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È il fenomeno per il qnale il suono riflettendosi contro un ostacolo può tornare a essere udito nel punto in cui fu emesso (v. suono). Per la produzione dell'eco è necessario che la sorgente sonora disti [...] distanza sarà grande tanto più distinta si sentirà l'eco, purché la distanza non sia cosi grande da rendere eco per quattro orchestre, formate ciascuna di 2 violini, viola, corno e basso. Il tema viene ripetuto interamente dalla seconda orchestra; ...
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È una massa plastica costituita da cartaccia triturata, oppure da pastalegno, cellulosa o simili materie fibrose, e da un mezzo cementante, aggiunto per darle consistenza e durezza. Impropriamente si dicono [...] mobili, blocchi, vasi artistici, articoli di avorio, di corno, di porcellana, di metallo, ecc. Gli oggetti di di breve durata o per i quali non è richiesta una grande resistenza, come nel caso di maschere carnevalesche, motivi decorativi, ecc ...
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. Arma e insieme strumento di pietra, tipico dell'antico e vero Paleolitico: è certo uno dei primi manufatti dell'uomo, nell'èra quaternaria. E un ciottolo di selce o di quarzite, scheggiato su le due [...] dovessero venire immanicati in un pezzo di legno o di corno per adoperarli quali pugnali, oppure affustati a guisa di credette raffrontarli, sono invece armi neolitiche). L'amigdaloide più grande si trovò in Inghilterra a Shrub Hill (vallata dell'Ouse ...
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Pseudonimo della poetessa bulgara Elisaveta Ljubomirova Belčeva, nata a Sofia il 16 aprile 1893 e ivi morta il 23 marzo 1991. Iniziò a scrivere e a pubblicare giovanissima: nel 1915 apparvero con il suo [...] russa dell'emigrazione. Nel 1922 sulla rivista Zlatorog (Il corno d'oro) apparvero tre poesie con lo pseudonimo che l . Achmatova, suo punto di riferimento costante.
Accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, il volume Večnata i ...
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corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da una coppia di due elementi sporgenti dalla...
abbondanza
(ant. abondanza) s. f. [lat. abundantia, der. di abundare «abbondare»]. – 1. Grande quantità (e spesso anche disponibilità) di determinate cose: a. di mezzi; quest’anno c’è stata grande a. di uva; raccontare con a. di particolari....