Letterato napoletano (Napoli 1686 - ivi 1753); nel 1740 si ritirò tra i padri dell'Oratorio. Lasciò 16 tragedie, dieci delle quali con il titolo di Tragedie cristiane (1729) in cui fuse elementi romanzeschi [...] con storie e leggende religiose; i suoi modelli sono Corneille, Racine e anche Voltaire. ...
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MOUNET, Paul
Guido Ruberti
Attore francese, fratello del precedente, nato a Bergerac nel 1847, morto a Parigi il 10 febbraio 1922. Compiuti gli studî di medicina, a contatto col fratello si sentì destare [...] fianco del fratello.
La sua maestria non fu conquistata che a gradi, attraverso il teatro classico (Corneille, Racine, Voltaire) e quello romantico (Hugo, Dumas, De Vigny). Nel 1889 fece il suo ingresso alla Comédie Française in Ruy Blas; continuando ...
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STREHLER, Giorgio
Biancamaria Mazzoleni
(App. II, II, p. 921; IV, III, p. 504)
Regista teatrale italiano. Nel 1982 è stato nominato dal ministro della Cultura francese J. Lang direttore del Théâtre [...] de l'Europe di Parigi, dove ha allestito L'Illusion comique di Corneille e un'edizione franco-europea dell'Opera da tre soldi di B. Brecht, oltre a presentare ogni anno gli spettacoli del Piccolo Teatro di Milano, divenuto a sua volta Teatro d'Europa ...
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Scrittore francese (Perpignano 1909 - Parigi 1945). Iniziò la sua carriera come giornalista: Ch. Maurras gli affidò la pagina letteraria dell'Action Française nel 1932 e fu poi, dal 1939 al 1943, direttore [...] di Je suis partout. Oltre ai saggi, Présence de Virgile (1931), Animateurs de théâtre (1936), Corneille (1938), vanno ricordati i romanzi: Le Marchand d'oiseaux (1936), Comme le temps passe... (1937) e Les sept couleurs (1939), in cui lo scrittore ...
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Attrice tragica francese, nata verso il 1635, moglie dell'attore René Berthelot, sieur Du Parc, morta a Parigi nel 1668. Fu con Molière quando questi girava ancora la provincia. A Parigi, la D. piacque [...] nella commedia e nella tragedia. Di lei s'innamorarono Corneille e Molière. I successi artistici continuarono nelle parti di Dorimène, Aglante, Cathos, Célie, ecc. Il giovine Racine in quel tempo portò a Molière il suo Alexandre, nel quale la D. fu ...
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Scrittore francese (Le Havre 1601 - Parigi 1667). Visse a lungo a Roma, quindi seguì la carriera delle armi fino al 1629, dedicandosi successivamente alle lettere, e specialmente al teatro, per il quale [...] tragicommedie: Ligdamon et Lidias (1631), Le vassal généreux (1632), Le trompeur puny (1634), ecc. Prese posizione contro Corneille nella "querelle du Cid" (Observations sur "Le Cid", 1637). Esiliato da Mazzarino a Rouen, nel 1654 pubblicò un ...
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Attrice (Damery, Marna, 1692 - Parigi 1730); esordì giovanissima nei teatri privati di Parigi; nel 1717 fu chiamata alla Comédie-Française dove la sua arte delicata e la dizione limpida risultarono originali [...] di fronte all'enfatica declamazione tradizionale. Fu ammirata specialmente nelle tragedie di J. Racine e nel Polyeucte di P. Corneille; ma ebbe anche successo nel repertorio moderno (Voltaire, A. La Motte-Houdar, A. Danchet, P. de Crébillon, P. de ...
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Attrice (Parigi 1711 - ivi 1767); esordì (1729) a Lilla; poi recitò alla Comédie-Française nella parte di Junie del Britannicus di J. Racine (1731); piacque per la grazia, l'eleganza e la voce melodiosa [...] e fu applaudita sia come Agnès nell'École des femmes di Molière sia come Chimène nel Cid di P. Corneille; nel 1732 Voltaire le affidò il personaggio di Zaïre, uno dei suoi maggiori trionfi. Si ritirò dalle scene nel 1763. ...
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Scrittore illuminista (Solbiata, Como, 1702 - Milano 1766 circa); tra le sue opere: Le leggi di Dio e del mondo, politica, diritto e religione (1742); L'uomo: trattato fisico e morale (1756). Avversò il [...] dominio temporale della Chiesa e i suoi libri furono messi all'Indice. Nel suo Teatro tragico e comico (1732) imitò pedissequamente Racine, Corneille, Molière; scrisse una buona tragedia di tema biblico, Giezabele. ...
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PASCAL, Jacqueline
Pietro Paolo Trompeo
Sorella di Blaise (v.), nata a Clermont (oggi Clermont-Ferrand) il 5 ottobre 1625, morta a Parigi il 4 ottobre 1661. Bella, intelligente, brillante, deliziosa [...] alla società parigina per i versi che componeva ancora quasi bambina, spesso ispirati a uno stoicismo cristiano che ricorda Corneille. Una raccolta di questi versi, pubblicata nel 1638, la dedicò alla regina Anna d'Austria, a cui venne presentata ...
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plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...