Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] non ha impiegato le tre unità del teatro classico (di tempo, di luogo e di azione). Nelle opere che seguono, Corneille si impegna a osservare quelle regole, fino all’ultima, Suréna (1674). Fra i suoi contemporanei merita di essere ricordato solo ...
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VAUGELAS, Claude-Favre, signore di
Salvatore Battaglia
Grammatico francese, nato a Meximieux, nella Bresse, il 6 gennaio 1595, morto a Parigi nel febbraio del 1650. Visse dapprima con la pensione che [...] lingua francese ebbe in lui il suo primo grande codificatore, e a lui si rifecero gli stessi poeti, a cominciare dal Corneille.
Il V. aveva anche lavorato a una traduzione di Quinto Curcio, nella quale pensava di applicare le regole linguistiche che ...
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Autore drammatico e poeta inglese, nato nel 1606 a Oxford nella locanda del padre, dove Shakespeare era solito fermarsi quando viaggiava tra Stratford e Londra. Di qui la voce che fosse figlio di Shakespeare. [...] 'al più per la prefazione, nella quale l'autore dichiara il suo debito verso la scuola critica francese, e specialmente verso Corneille. Quale sia questo suo debito si vede anche negli ultimi suoi drammi, nello stile, nel rispetto per le "unità" e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di un’epoca è una pluralità di modi o di lingue che non [...] un dialogo polemico che si ramifica di decennio in decennio, dalle discussioni sull’Adone del Marino sino a quelle sul Cid di Corneille, si sviluppa in più centri un’esperienza di poesia che si dichiara oraziana e pindarica, gnomica e lirica, con un ...
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MORSELLI, Adriano
Nicola Badolato
– Non si hanno notizie circa i natali e i primi decenni di vita di questo poeta e librettista attivo per i teatri di Venezia nella seconda metà del Seicento.
È generalmente [...] due drammi di Morselli manifestano l’impronta diretta della drammaturgia francese: L’incoronazione di Serse si basa sulla Rodogune di Pierre Corneille ed è l’autore stesso a dichiararare al lettore de La Pace fra Tolomeo e Seleuco di aver modulato l ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] non pas me résoudre à vivre sans honneur «mi si può obbligare a vivere senza felicità, ma non indurmi a vivere senza onore»
(Pierre Corneille, Le Cid II, 1, v. 395)
Sotto il rispetto del numero, i membri possono essere ovviamente da due a più, e la ...
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(gr. Μήδεια, lat. Medēa)
Mitologia
Eroina della mitologia greca, figlia di Eeta re della Colchide, fratello di Circe e di Pasifae, e della Oceanide Idyia. Ma secondo un'altra tradizione sua madre sarebbe [...] dei propri figli.
Nell'età moderna, ispirandosi a Euripide e Seneca, celebrarono il mito di Medea, tra gli altri, P. Corneille (1635) e G. B. Niccolini (1814 circa) con le tragedie omonime, Fr. Grillparzer con la terza parte della trilogia ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] si deve specialmente al fatto che l'architettura delle case fu sorvegliata strettamente. La piazza era già celebre ai tempi del Corneille che le consacrò una delle sue commedie: La Place Royale; in essa volle risiedere Victor Hugo, la cui casa è da ...
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GRETRY, André-Ernest-Modeste
Musicista, nato a Liegi l'8 febbraio 1741, morto presso Montmorency il 24 settembre 1813. Ancor fanciullo (a 6 anni) fu posto dal padre, il violinista François G., nel coro [...] Champmeslé, e che tradizione francese è stata sempre questa della reciproca influenza delle due declamazioni: quella degl'interpreti di Corneille, di Racine, ecc. e quella dei compositori drammatici dal Lulli al Rameau, al Grétry, al Gluck). Nel G ...
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Drammaturgo francese, nato il 10 giugno 1854 a Metz da famiglia lorenese, rimasta fedele alla Francia, morto il 26 aprile 1928. Educato in un collegio di gesuiti, predilesse i classici e amò le scienze; [...] seguaci. Se l'atmosfera che si respira in certi suoi drammi richiama Ibsen, certo egli deve ancor più a Corneille per la francese lucidità dei caratteri che egli scolpisce tutti d'un pezzo, nitidi, chiaroveggenti, nonché per la sua predilezione ...
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plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...