CRISOELEFANTINA, Tecnica
¿ C. Albizzati*
Fu usata e sviluppata in particolare da scultori greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori [...] tempio di Hera (Paus., vii, 17, 1) e le figurine in rilievo sull'Arca di Cipselo, a Olimpia, ritenuta opera corinzia della prima metà del sec. VI. Analogie costruttive presentavano le statue dei Dioscuri ad Argo (v. avorio) attribuite a Dipoinos e ...
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PALMETTA
A. Andrén
Ornamento d'ispirazione vegetale, composto di un numero generalmente dispari di lobi o petali, da un minimo di tre ad un massimo non precisabile (15, 17, 19 ecc.), disposti a ventaglio [...] disegni variatissimi derivati, in forme più o meno rimaneggiate, dall'arte greca (cfr. terracotta).
Con la creazione dello stile corinzio, e con la sua predominanza nell'architettura ellenistica e romana,, la p. venne ad occupare un posto più modesto ...
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ONFACE (᾿Ομϕάκη)
A. Bisi
Piccola città indigena del circondano di Gela, nella Sicilia meridionale.
Nel VII sec. a. C. fu conquistata e distrutta dai Gebi, al comando dell'ecista Antifemo, il quale ne [...] località Barravecchia, che ha rivelato 57 sepolture, a dolio e a fossa, gran numero di ustrina e frammenti di ceramica corinzia e attica a figure nere, e soprattutto nel tempietto arcaico situato su un'altra delle colline; la pianta di questo modesto ...
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TRISCELE (τρισκελής, trisceles)
A. Longo
"Che ha tre gambe", come indica l'etimologia; con questo nome (e con quello di triquetra, sottinteso figura, meno proprio, perché significante "triangolare"), [...] , ripropongono la possibilità di un più remoto inizio del valore geografico di questo simbolo. Nessun vaso d'importazione, rodia corinzia o insulare, presenta finora tale raffigurazione in Sicilia ed è da notare che essa è raffigurata sui vasi gelesi ...
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PAESTUM (XXV, p. 916)
Paola Zancani Montuoto
Dopo la fortunata esplorazione, che condusse alla identificazione del santuario di Hera Argiva ('Αργεία o 'Αργῷα) presso l'antica foce del Silaris (Sele) [...] e stele ed abbondantissima è stata la messe degli ex-voto: la stipe più antica comprende vasi e statuette fittili dell'industria corinzia del sec. VII a. C.; la più recente sembra scendere fino al sec. III a. C. con migliaia di statuette di fine ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] . Finalmente Adriano portò a compimento il tempio, che fu così dedicato poco dopo il 130 d. C.
Esso era il più grande tempio corinzio dell'antichità (lungh. m 107,75, largh. m 41,10) ed era costruito in marmo pentelico. Era un diptero con tre file di ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] alla necropoli a incinerazione in uso a partire dal 720 a.C. circa, come testimoniato da alcune importazioni di ceramica corinzia. Allo stesso orizzonte cronologico riporta lo strato VII del tofet (fine VIII - prima metà VII sec. a.C.), mentre il ...
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RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] tardo rodio oltre alle tombe rodie (Clara Rhodos, iii, Tomba xlvii) in cui vasi tardorodi si trovano accanto a vasi del Corinzio antico e medio, si ha un appoggio per la datazione nella distruzione della antica Smirne, in quanto una brocca rodia con ...
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Vedi CICLADICI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CICLADICI, Vasi
P. Pelagatti
Questa è la denominazione più usata, e certamente la più sicura e comprensiva, per designare i vasi prodotti nelle isole Cicladi, [...] . vede il declino delle fabbriche meliche, le uniche forse rimaste attive nelle Cicladi fino a quest'epoca; la ceramica corinzia e, più tardi, quella attica prendono intanto il sopravvento sul mercato di Delo e degli altri centri insulari. Agli inizi ...
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Vedi MESSAPICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
MESSAPICI, Vasi
M. A. Del Chiaro
I cosiddetti vasi m. appartengono alla grande famiglia del Geometrico italiano. Occorre però subito avvertire che il termine [...] monocroma, in una tinta opaca, che, negli esemplari considerati più antichi, denuncia precise influenze greche tra le quali quella corinzia sembra la più rilevante; 2) vasi in una tecnica bicromatica - nero opaco e rosso -, che imita in una certa ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
protocorinzio
protocorìnzio agg. [comp. di proto- e corinzio]. – Che si riferisce all’arte corinzia più antica: vasi p., piccoli vasi dipinti destinati a contenere olî e profumi, fabbricati a Corinto e in altri centri del Peloponneso nord-orientale...