Primo ministro (sec. 4º a. C.) del re persiano Artaserse II; attirò (395 a. C.) in un tranello e fece morire Tissaferne dopo la sconfitta che Agesilao aveva inflitto a quest'ultimo presso Sardi. Neppure [...] presto ritornò alla corte e, secondo alcuni, inviò denari alle città greche perché si ribellassero contro Sparta (cosiddetta guerra corinzia). Partecipò alla spedizione infruttuosa contro l'Egitto ribelle (385-83 a. C.). n Questo T. non dev'essere ...
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Filologo greco (n. Chanià, Creta, 1907 - m. 1978), ha insegnato filologia classica e bizantina nelle università di Atene, Pavia, Monaco e soprattutto Salonicco. Fra le sue ricerche vanno segnalate: Voruntersuchungen [...] des Kallimachos (1939); ᾿Απὸ τὸ λεξιλόγιον τῶν ῾Ελλήνων τῆς Καλαβρίας ("Dal lessico dei Greci della Calabria", 1939); Das Griechische in Ägypten (1952); notevole la pubblicazione di un papiro orfico da Derveni (in Corinzia) del 4º-3º sec. a. C. ...
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Centurione bizantino (m. 610) che nel 602, quando l'esercito insorse, fu acclamato imperatore e occupò senza resistenza Costantinopoli, facendo decapitare l'imperatore Maurizio e i suoi. Mentre ovunque [...] dell'esarca d'Africa, e mandato a morte. In suo onore l'esarca d'Italia Smaragdo aveva posto una statua di bronzo dorato sulla colonna corinzia alta m 13,60 (certamente preesistente alla statua), che sorge tuttora nel Foro Romano, dinanzi ai Rostri. ...
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Uomo politico e generale corinzio (400 circa - 336 a. C.). Stratega di Siracusa, molti anni dopo aver liberato la città (365) dalla tirannide, comandò una spedizione (345) per aiutare i democratici di [...] si arrese Dionisio, che fu in seguito mandato a Corinto. Intanto Iceta assediava con l'aiuto delle truppe cartaginesi i Corinzi che avevano occupato la rocca di Siracusa ed erano soccorsi da Timoleone. Questi allora, con aiuti inviati da Corinto e ...
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Oratore attico (n. dopo il 440 a. C. - m. poco dopo il 380 a. C.). Fu anteposto a Demostene dalle correnti estreme dell'atticismo come rappresentante del cosiddetto stile attico per la semplicità, purezza [...] che sotto i Trenta causò la morte di parecchi cittadini; la 22a contro i mercanti di grano, accaparratori durante la guerra corinzia; la 1a "per l'uccisione di Eratostene", in difesa di un marito che aveva sorpreso e ucciso l'amante della moglie ...
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Nome di varî personaggi dell'antica Grecia tra cui: 1. Callia, figlio di Ipponico e parente di Aristide, ricchissimo cittadino ateniese (n. circa il 511 a. C.); prese parte alla battaglia di Maratona (490), [...] comici e da Andocide. Combatté forse alle Arginuse (406) e partecipò più tardi (390) agli ordini di Ificrate alla "guerra corinzia"; nel 371 per iniziativa di Atene si adoperò per una riconciliazione tra Sparta e i suoi concittadini. 3. Poeta greco ...
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CARETTI, Giovanni Battista
Luisa Chiumenti
Nacque a Sant'Agata sopra Cannobio (Novara) nel novembre 1803. Mancano completamente notizie biografiche di questo architetto, pittore e decoratore, del quale [...] stesso committente: nacquero così la sala dell'architettura gotica (di stile gotico era anche la cappella) e la sala corinzia; ambienti di ispirazione rinascimentale, come le gallerie sul secondo cortile, che si richiamavano alle logge di Raffaello e ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] di Arcangelo Guglielmelli, in S. Maria della Verità (Amirante, p. 110). L'anno seguente fece venire da Carrara i capitelli corinzi per la facciata della chiesa dei Girolomini. Nel 1696, il 28 maggio, i due fratelli ricevettero 100 ducati da Teresa ed ...
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PISTOCCHI, Giuseppe
Davide Righini
PISTOCCHI, Giuseppe. – Nacque a Faenza il 12 gennaio 1744 da Antonio, stuccatore e decoratore di finti marmi appartenente a una famiglia con lunghe tradizioni artigiane, [...] del palazzo Bandini-Spada (1775-80; abbattuto), di memoria vanvitelliana nel corpo principale, ma innovativo nella loggia corinzia sopraelevata in fondo al cortile; seguirono la ricostruzione di un tratto del loggiato della piazza Maggiore (1777) e ...
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Figlio (n. 382 a. C. circa - m. Ege 336) di Aminta III; negli anni della pubertà fu ostaggio in Tebe dove poté conoscere a fondo gli ordinamenti militari beotici, allora i migliori della Grecia. Nel 359, [...] governi oligarchici a lui favorevoli; nel 336 infine convocò a Corinto i delegati degli stati greci (v. corinzio: Lega corinzia), per la costituzione di una federazione panellenica che, sotto la sua egemonia, avrebbe dovuto combattere il nemico ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
protocorinzio
protocorìnzio agg. [comp. di proto- e corinzio]. – Che si riferisce all’arte corinzia più antica: vasi p., piccoli vasi dipinti destinati a contenere olî e profumi, fabbricati a Corinto e in altri centri del Peloponneso nord-orientale...