DOMIS (Δόμις)
L. Guerrini
Scultore greco, di famiglia e origine ignota, attivo a Delfi nella seconda metà del VI sec. a. C., noto per aver firmato una grande base in marmo bianco, rinvenuta a Delfi in [...] traccia di fissaggio nella parte superiore; in quella anteriore appare la dedica redatta in alfabeto corinzio; infatti il dedicante è un cittadino di Potidea, colonia corinzia. Un poco sotto sta la firma di D., in alfabeto diverso da quello della ...
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(gr. Κόρινϑος) Cittadina della Grecia meridionale (31.500 ab. nel 2001), nel Peloponneso, all’estremità occidentale del canale omonimo. Capoluogo del nomo di Korinthía (2290 km2 con 146.324 ab. nel 2005), [...] si estraniò dalle lotte successive. All’indomani della battaglia di Cheronea (338 a.C.) ebbe sede a C. la lega corinzia, promossa da Filippo II di Macedonia: sostanzialmente un’alleanza militare tra gli Elleni e Filippo, riconosciuto egemone. C. fu ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] del Geometrico greco) e da un persistente uso della modellazione a mano o alla ruota lenta. Stili geometrici vivificati da spunti di origine corinzia e attica sopravviveranno in questa regione fin nel V e IV sec. a.C.
Per buona parte del VII sec. a.C ...
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CHARTAS (Χάρτας)
L. Guerrini
Scultore-bronzista spartano, dell'inizio del VI sec. a. C., ricordato insieme a Syandras (o Syagras secondo l'emendamento di F. Studniczka, Vermutungen z. gr. Kunstgesch., [...] di Reggio. Dalla concisa notizia si può dedurre l'età approssimativa di Ch., e una dipendenza dell'arte arcaica corinzia da quella peloponnesiaca derivata dalla "dedalica" cretese.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, p ...
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ALTARI DI CORINTO, Pittore degli (Corinthian Altar-Painter)
L. Banti
Pittore corinzio che ha decorato due piccoli altari frammentari (alt. cm 13,2), in terracotta, trovati negli scavi di Corinto. È uno, [...] . Il Broneer ha dimostrato che le due are, e altre, simili per stile, ma di mano diversa, sono di fabbrica corinzia. Lo stesso studioso attribuisce al pittore anche un frammento di pìnax da Penteskouphià, con divinità marina su un mostro squamato; la ...
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MILONIDAS (Μιλονίδας)
L. Banti
Il nome appare su un pìnax frammentario, al Louvre, trovato, insieme a molti altri, nel 1879 a Penteskouphià presso Corinto, Μιλονίδας ἔγραψε κ᾿ ἀνέθεκε (Milonidas mi ha [...] il santuario. Della tavoletta sono rimaste solo la parte anteriore di due cavalli e l'iscrizione. Il pittore appartiene alla scuola corinzia. Può essere datato circa la metà del VI sec. a. C., o poco dopo.
Bibl.: A. Reinach, Textes grecs et latins ...
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ANAGYRUS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico che prende il nome da Anagyrus, località nei pressi di Vari, dove sono stati trovati due dei vasi che gli sono attribuiti. Il pittore, che decorò vasi [...] collo e corpo, e nel calice di Sparta nella collezione Vlasto di Atene, decorato anch'esso con animali, è evidente l'influenza corinzia, nel piatto proveniente da Vari nel Museo Nazionale di Atene, che reca al centro una Gorgone in corsa, si nota un ...
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CLAUDIANO (Claudius Claudiānus)
P. Orlandini*
Fu l'ultimo grande poeta latino nutrito di ideali classici. Visse alla corte di Arcadio e Onorio sotto la protezione di Stilicone (notizie dal 370 al 404 [...] dittico una Musa, dal chitone altocinto e avvolta alla vita dallo himàtion, suona la cetra che poggia su una colonna corinzia, sullo sfondo architettonico di un portico a due piani. Nel pannello di destra, dall'analogo sfondo prospettico, siede il ...
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ARÖBALLOI TEBANI, Pittore degli (Maler der Thebaner Spitzaryballen)
L. Banti
Ceramografo corinzio il cui nome deriva da due aröballoi trovati a Tebe (Berlino 3269; Copenaghen Museo Naz., 4713), gia riuniti [...] la decorazione divisa in più zone e, nella zona secondaria, il motivo dei cani in corsa. È invece già nella tradizione corinzia per le dimensioni degli aröballoi e per gli animali della zona principale. Perciò i tre aröballoi possono essere datati al ...
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ANFIARAO (᾿Αμϕιαράος)
V. Scrinari
Divinità ctonia della preistoria greca, onorato quale eroe e vate nei cicli delle leggende argivo-tebane; figlio di Oicle ed Ipermnestra, marito di Erifile, partecipa, [...] un ultimo cenno di commiato. La scena dell'addio e, soprattutto, il congedo dalla sposa sono un tema prediletto dalla ceramica corinzia (una hydrìa da Vulci, una lèkythos da Cerveteri) ma appaiono anche su vasi di altre officine (un vaso a Napoli ed ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
protocorinzio
protocorìnzio agg. [comp. di proto- e corinzio]. – Che si riferisce all’arte corinzia più antica: vasi p., piccoli vasi dipinti destinati a contenere olî e profumi, fabbricati a Corinto e in altri centri del Peloponneso nord-orientale...