Vedi PROTOCORINZI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOCORINZI, Vasi
L. Banti
La parola protocorinzio fu usata per la prima volta nel 1881 da G. Loeschke, seguito dal Furtwängler che, fino dal 1879, contemporaneamente [...] troviamo il cavallo alato (v. sotto) e, se un aröballos da Itaca (Robertson, 235) è ancora dell'VIII sec., la più antica sfinge corinzia. Il grifo, al lato di un lebete con protomi di grifo, su un aröballos a Berlino, può essere del VII sec. a. C.
Le ...
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Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] steso direttamente sull'argilla (le carni della ninfa), la forma dell'unico mantello che copre le tre dee (simile a quelli corinzî più che a quelli attici) e i motivi decorativi del mantello stesso; ma il trovare questi motivi decorativi incisi, e ...
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DEIMA (Δεῖμα)
S. Meschini
Nome attribuito da Pausania (ii, 3, 7) ad una statua della personificazione della paura e dello spavento, che si trovava in Corinto, sulla cosiddetta tomba dei figli di Medea. [...] , consultato l'oracolo, eressero in espiazione questa statua e offrirono sacrifici annuali. Dopo la conquista romana e la dispersione dei Corinzî, la statua restò al suo posto, non più oggetto di venerazione, e così fu vista dal periegeta.
A Sicione ...
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SAMO, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio che ha dipinto varie kotỳlai e un cratere. Il nome deriva da una kotỳle trovata a Samo. Il cratere è di fattura meno accurata delle kotỳlai ed è stato [...] giudicato opera giovanile; le kotỳlai sono fra le migliori del Corinzio Medio (v. corinzi, vasi): il disegno è accurato, gli animali e le figure bene raggruppati, i motivi di riempimento quasi completamente aboliti; il Payne ha riunito il primo ...
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PERACHORA, Pittore di
L. Banti
1°. - Ceramografo corinzio così chiamato dallo Hopper che ha dato questo nome al pittore di un bel frammento di kotöle nel museo di Corinto. Il pittore appartiene al periodo [...] Arcaico (dal 630 al 620-15 a. C.: v. corinzi, vasi). Ha dipinto anche quattro kotölai frammentarie da Perachora (nn. 2190-93, 2195), ora ad Atene.
Poco convincente è l'attribuzione di una quinta kotöle (n. 2194), di due pöxides (nn. 1677, 1756 ...
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Vedi AMANDUS dell'anno: 1958 - 1973
AMANDUS
Red.
Probabile scultore gallo-romano che curavit la stele funeraria del fratello Amabilis, anch'esso scultore, conservata nel museo di Bordeaux.
L'interessante [...] funerario databile ad età adrianeo-antoniniana, raffigura in una profonda edicola sormontata da un frontone con paraste laterali e capitelli corinzî, un uomo in abito da lavoro, seduto su di una panca che, con un martello nella destra e un cesello ...
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PYXIDES CON ANSA ANULARE, Pittore delle (Maler der Ringhenkelpyxiden)
L. Banti
Ceramografo corinzio, la cui produzione rientra nel cosiddetto Gruppo delle Squame. Il nome deriva dalla caratteristica [...] , con ansa ad anello, pyxides che sembrano esser state decorate esclusivamente nella bottega del Gruppo delle Squame (v. corinzi, vasi), usando unicamente motivi del fregio orientalizzante. Il Payne ha riunito tre di queste pyxides (Mosca 36; British ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Khirbat al-Mafjar, sorto in prossimità di Gerico nel secondo quarto del sec. 8°, replicano per es., senza sostanziali modifiche, modelli corinzi del 5°-6° secolo. Se si eccettua l'inserto di un fiore o di calici di semipalmette tra le volute o sull ...
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GAMEDES (Γαμέδες)
A. Stenico
Ceramista beota, la cui firma appare su alcuni rari prodotti di ceramica a figure nere, fra cui un'oinochòe da Tanagra con pastore e gregge, ora al Louvre. Appartiene alla [...] esigua schiera dei ceramisti beoti che firmarono i prodotti locali, ben più goffi e andanti dei contemporanei vasi attici e corinzî del VI sec. a. C., coi quali però sono imparentati.
Bibl.: W. Klein, Die griech. Vasen mit Meistersignaturen, Vienna ...
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ARCHIAS (᾿Αρχίας)
G.A. Mansuelli
2°. - Architetto navale di Corinto, autore della nave gigantesca costruita per lerone II di Siracusa e da questi donata ad uno dei Tolomei (l'Evergete?). Il monumentale [...] è descritto da Moschion (presso Athen., Deipnos., v, 206 D e 209 E). A. è da collocare nella tradizione degli architetti navali corinzi di cui parla già Tucidide (1, 13, 2).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 341; Pauly ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...