MOLICRIO (Μολίκρειον o anche Μολικρεία, Μολικρία, Molycrêum e Molycrêa)
Doro Levi
Antica città greca situata sulla costa meridionale dell'Etolia all'ingresso del golfo corinzio, a est di Calidone, e [...] di Antirrio - che insieme con quello di Rio, opposto sulla costa del Peloponneso, sbarra l'ingresso del golfo corinzio - nell'antichità era chiamato Rio Etolico o Rio Molicrio: sulla sommità della cresta montuosa verso il suddetto promontorio ...
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IDIOTAE
G. Becatti
− Nella società romana già dal I sec. a. C. si era creata una cerchia di collezionisti, di amatori, di intenditori di opere d'arte che davano giudizî, facevano attribuzioni, dicevano [...] di riconoscere i bronzi corinzî dall'odore, gli intelligentes, in mezzo alla grande massa dei profani che Verre, che si credeva un grande e fine conoscitore nel campo dell'arte, chiamava idiotae, cioè ignoranti, rozzi, come dice Cicerone (In Verr., ...
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(gr. Αἰνιᾶνες) Popolo dell’antica Grecia, che Omero dice stanziato nella parte più settentrionale della Tessaglia. Nel 5° sec. a.C. erano più a sud del bacino dell’Inaco. Agli inizi del 4° sec. si allearono [...] con Tebani, Ateniesi e Corinzi contro Sparta. Assorbiti nel 272 nella Lega etolica, nel 167 a.C. risorsero a federazione autonoma fino a quando Augusto li riunì alla Tessaglia. La città principale era Ipata. ...
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PYRHOS (Pyrrhos?)
E. Paribeni
Ceramista greco del VII sec. a. C.
Il suo nome appare su un arỳballos protocorinzio decorato a sottili linee parallele, ora nel museo di Boston. Firme di artisti sono estremamente [...] rare su vasi e pìnakes corinzi e assolutamente eccezionali nei prodotti protocorinzi: la firma di P. è di conseguenza ritenuta una delle più antiche esistenti
Bibl.: F. Johansen, Les vases sicyoniens, Parigi 1923, p. 171, fig. 113; A. Fairbanks, Cat. ...
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È il fastigio, di schema triangolare, delle due fronti degli edifizî architettonici, specialmente dei templi: cioè il frontone. La parola deriva dalla figura di un'aquila con le ali spiegate: e a tale [...] frontone. Ma, per il senso che debba esser dato alle parole di Pindaro, per le altre "invenzioni" attribuite dagli antichi ai Corinzî, per la costruzione e per la decorazione delle parti alte del tempio, come, infine, per la genesi dell'aetós e per ...
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ACHEROPITA
E. Coche de La Ferté
L'aggettivo ἀχειροποίητος pare sia stato usato solo a decorrere dall'èra cristiana (mentre χειροποίητος apparteneva già alla lingua classica). Il più antico impiego di [...] tale vocabolo si trova nella II ai Corinzî, v, 1; il suo significato, cosa non fatta da mani umane, cioè che appartiene al mondo dello spirito e che pertanto è superiore, deriva dalle concezioni platoniche. Questo concetto, a dire il vero, non è ...
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METONE (Μεϑώνη τῆς Μακεδονίας, Methone) di Pieria
Doro LEVI
Antica città greca della Pieria, sulla costa occidentale del golfo Termaico in Macedonia, in posizione non sicuramente identificata. Fu fondata [...] da cittadini di Eretria, scacciati da Corcira da parte dei colonizzatori corinzî. Subito dopo le guerre persiane si legò di stretta alleanza con Atene, e fu da questa beneficata con ogni sorta di facilitazioni in ricompensa della resistenza della ...
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Religioso ed educatore (Londra 1466 circa - Sheen, Surrey, 1519), fu al centro del piccolo gruppo di riformatori e studiosi di Oxford, composto tra gli altri da W. Grocyn, Th. Linacre e Th. More. Nel 1496, [...] ordinato sacerdote, iniziò a Oxford un corso di conferenze sulle epistole di s. Paolo ai Romani e ai Corinzî, in cui instaurava una nuova esposizione critica, tendente a cogliere il significato globale del testo. Decano di St. Paul's (1505), ne ...
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MOUSOS (Μοῦσος)
G. A. Mansuelli
Bronzista greco di età imprecisabile, ma probabilmente arcaico; anteriormente al sec. V a. C. il nome M. compare infatti a Sicione (Bechtel, Gr. Personennamen, 325). Pausania [...] (v, 24, 1), ricorda di lui un anàthema statuario dei Corinzî in Olimpia fra gli altari di Zeus Leòitas e di Posidone Leòitas.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2080; H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 522, p. 364; G. Lippold, in ...
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Discepolo di s. Paolo, figlio di padre pagano e di madre ebrea che l'educò religiosamente iniziandolo alle Scritture (I Tim. 1,5; 3,5), fu convertito al cristianesimo da Paolo stesso, nel primo viaggio [...] apostolico. Prediletto collaboratore dell'Apostolo che, scrivendo ai Corinzî, ne fa quasi il suo interprete autorizzato, fu da lui circonciso, perché potesse avere maggior facilità di accesso presso gli Ebrei (Atti 16, 1-3); per tre volte fu ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...