Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] in Italia, entrò nello studio di P. Behrens, dove lavoravano W. Gropius, A. Meyer e, per un breve periodo, Le Corbusier. Intorno al 1911 studiò con attenzione l'architettura neoclassica di K. F. Schinkel e conobbe, anche per tramite di P. Berlage ...
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Storico dell'arte (Vienna 1891 - Cheyenne 1953). Contribuì, svolgendo una ricerca isolata, al di fuori degli ambienti accademici, alla rivalutazione degli architetti dell'illuminismo (Ledoux, Boullée, [...] sul piano espressivo e formale, delle strutture nuove della società. Fra le sue opere si ricordano: Von Ledoux bis Le Corbusier. Ursprung und Entwicklung der autonomen Architektur (1934; trad. it. 1973); Architecture in the age of reason (post., 1955 ...
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Pittore e scultore (Orani 1911 - Long Island, New York, 1988). Formatosi all'Ist. per le industrie artistiche di Monza (1931-36) con M. Marini, G. Pagano e E. Persico, realizzò decorazioni per varie esposizioni [...] ed europea, elaborò una ricerca di astrazione formale non esente da implicazioni simboliche e culturali. La collaborazione con Le Corbusier e E. Saarinen lo portò a considerare in particolare la scultura in rapporto all'architettura, e ad inventare ...
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Architetto spagnolo (Cáseda, Navarra, 1918 - ivi 2000). Compiuti gli studi prima alla Escuela tecnica superior de arquitectura di Caseda, Navarra, (ETSAM), poi presso il Colegio de Cataluña y Baleares [...] il percorso eterogeneo di assimilazione del modernismo dell'architettura spagnola, annoverando tra i suoi riferimenti il razionalismo di Le Corbusier e di Mies van der Rohe, così come l'organicismo di F. L. Wright (esemplare dello stile organico è ...
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Cesare. Imprenditore italiano (Meda, Milano, 1909 - Carimate, Como, 1979). Ha fondato nel 1927 con il fratello Umberto (1910-1992) un'azienda artigianale produttrice di mobili, diventata nel tempo di grande [...] Michelangelo. Nel 1965 cominciò a realizzare con successo la Collezione dei maestri, che riproduceva modelli di architetti celebri come Le Corbusier (ad esempio la elegante Chaise-longue). Nel 1966 (fino al 1973) C. fondò con Piero Busnelli la C& ...
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Architetto (Trieste 1909 - Gardone 1969). Dopo essersi laureato al politecnico di Milano si unì a G. L. Banfi, L. Belgioioso e E. Peressutti, formando il gruppo BBPR. R. ha svolto anche un importante ruolo [...] con la direzione di Quadrante (1933-36) e di Casabella-Continuità (1953-64). Oltre alle raccolte di scritti Esperienza dell'architettura (1958) ed Editoriali di architettura (1968), ha pubblicato Auguste Perret (1955) e Le Corbusier tra noi (1966). ...
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Architetto peruviano naturalizzato francese (n. Lima 1936). Dopo un intenso periodo di tirocinio svolto a Lima, nel 1964 è emigrato in Francia, dove si è associato all'Atelier d'urbanisme et architecture [...] Il suo approccio all'architettura muove dai metodi e dalle teorie del movimento moderno assimilato attraverso la lezione di Le Corbusier, retaggio della sua formazione in America Latina. Altre realizzazioni degne di nota sono: un asilo nido a Saint ...
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Architetto francese (n. Casablanca 1944); vincitore del premio Pritzker nel 1994. È stato uno dei principali esponenti della nuova generazione di architetti francesi che ha saputo incorporare le lezioni [...] si è mostrato fautore di una politica della frammentazione opposta ai grandi segni propri dei dettami dell'urbanistica di Le Corbusier. Lunga è la serie di progetti per quartieri urbani: Montpellier, Nantes, Aix-en-Provence e Fukuoka, tutti del 1989 ...
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Pittore francese (Argentan, Normandia, 1881 - Gif, Seine-et-Oise, 1955). Influenzato dalla poetica cubista e dagli sviluppi della civiltà industriale, si esercitò in scomposizioni e contrasti di forme [...] Les disques, 1918, Parigi, Musée d'art moderne). In seguito, pur risentendo del legame con A. Ozenfant e Le Corbusier, L. evidenzia in modo originale la ricerca di più immediati valori decorativi attraverso il recupero degli elementi figurativi resi ...
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Architetto catalano (Reus 1852 - Barcellona 1926). Stabilitosi a Barcellona nel 1868, esordì sotto l'influenza di E.-E. Viollet-le-Duc e di J. Ruskin. Risentì anche del "mudejar" e del Barocco. Le sue [...] -05), casa Milá (1905-10), casa Batlló (1905-07). Altre opere notevoli sono la villa El capricho a Comillas, il Palazzo Vescovile ad Astorga, la casa Fernández a León. La sua personalità fu riconosciuta solo dopo il 1928, a partire da Le Corbusier. ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...