Architetto (Hashima, prefettura di Gifu, 1901 - Tokyo 1969). Con K. Maekawa e K. Tange, è tra i primi esponenti dell'architettura moderna in Giappone. Dopo aver studiato a Tokyo, completò la sua formazione [...] in Francia lavorando nello studio di Le Corbusier (1931-36); nel 1937 ottenne il Grand Prix per il padiglione giapponese dell'Esposizione di Parigi. Tornato in Giappone, progettò e realizzò numerose opere: Museo d'arte moderna di Kamakura (1951; ...
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Architetto messicano (Guadalajara 1902 - Città di Messico 1988). Laureatosi in ingegneria (1925), si dedicò all'architettura da autodidatta. Viaggiò in Spagna e in Francia (1924-26), esercitò poi la professione [...] a Guadalajara (1927-36). A Parigi (1931-32) studiò Le Corbusier e l'International Style in genere. Icontatti con lo scultore M. Goeritz e l'influenza dell'architetto e pittore F. Bac lo orientarono alla progettazione del paesaggio. la sua ...
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Gruppo di architetti formatosi a Berna nel 1955 e ampliatosi negli anni di pari passo con l’allargarsi del campo di attività. L’iniziale notorietà si deve al progetto dell’Halen Siedlung (Berna, 1955-61), [...] reinterpretazione dell’unité d’habitation di Le Corbusier. Dalla poetica brutalista degli esordi, a partire dagli anni 1970 la ricerca si è orientata verso una progettazione centrata soprattutto sul legame tra forma architettonica, tecnologie ...
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Scultore e pittore, nato ad Algeri nel 1896, morto nel 1966 presso Nuova Delhi. Nel 1924 ottenne il diploma in ingegneria ma già da tempo si era interessato ai problemi dell'architettura. Ebbe contatti [...] con Le Corbusier, R. Mallet-Stevens e A. Perret, e nel 1930 fondò la rivista L'Architecture d'aujourd'hui. Negli anni Quaranta si dedicò alla ceramica avviandosi in tal modo a un'attività di scultore. Nel dopoguerra conobbe A. Magnelli, H. Hartung, S ...
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MALLET-STEVENS, Robert
Architetto, nato a Parigi nel 1886. Si rivelò al pubblico nell'esposizione di Parigì del 1925 per la quale costruì il padiglione del turismo; "cubismo mondano" lo definì con spirito [...] J.-E. Blanche, opponendolo al cubismo teoretico di Le Corbusier. Il successo gli valse di costruire numerosi palazzi privati in rue du Docteur Blanche in Parigi. Seguì poi il complesso della rue Mallet-Stevens (1928) in cui l'architetto, sfruttando ...
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Architetto (Lione 1888 - Dinard 1957). Allievo di T. Garnier all'École des beaux-arts di Lione, completò la sua formazione a Parigi, ottenendo il Prix de Rome (1920-23). Sensibile agli insegnamenti di [...] A. Perret e attento alle novità del linguaggio di Le Corbusier, armonizzò esigenze funzionaliste con un gusto raffinato del dettaglio e dei materiali, realizzando opere esemplari del modernismo moderato tra le due guerre. Operò a Lione (scuola per ...
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Poltrona da riposo con spalliera molto inclinata all’indietro e sedile prolungato per l’appoggio delle gambe; di norma imbottita, la c. può essere costituita anche da pezzi separabili. Fu largamente utilizzata [...] in Francia nel 18° sec. come letto da riposo. La c. di Le Corbusier e C. Perriand (1920) è un’icona del design contemporaneo. ...
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FRIEDMANN, Yona
Cinzia Corradini
Architetto naturalizzato francese, nato a Budapest il 5 giugno 1923. Diplomatosi in Architettura all'Istituto tecnologico di Haifa, è tra i maggiori esponenti delle [...] utopie urbanistiche degli anni Sessanta. Nella sua formazione sono importanti i riferimenti a Le Corbusier, dal punto di vista formale, e a K. Wachsmann dal punto di vista tecnologico. Trasferitosi a Parigi, ha fondato nel 1958 il gruppo di studi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riflessione teorica intorno alla nozione di spazio è una peculiarità del Novecento. [...] a due e poi a tre dimensioni non rimangono costanti, ma saltano completamente.
Lo spazio continuo: Wright, Mies, Le Corbusier
Tra fine Ottocento e primo Novecento è Frank Lloyd Wright a porre l’accento sulla qualità dello spazio architettonico, sulla ...
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Architetto (Buenos Aires 1913 - ivi 1989), figlio di Alberto. Ingegnere, aviatore e architetto, membro del Grupo Austral, espressione dell'avanguardia argentina, W. si dedicò soprattutto a una ricerca [...] , elaborando progetti di grande audacia (abitazioni nello spazio, 1942; auditorium, 1947-53; città antartica, 1985). Ebbe rapporti con Le Corbusier e W. Gropius; realizzò poche opere (Casa sul ponte per il padre, 1943-45, Mar del Plata) ma i suoi ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...