Architetto svizzero (n. Mendrisio 1943). Significative per la sua formazione sono state le esperienze avute a contatto con Le Corbusier (1965) e L. Kahn (1969); B. si è imposto per il rigore delle sue [...] realizzazioni nelle quali l'elementare riduzione tipologica è arricchita dalla moltiplicazione dei percorsi e delle visuali. Tra le opere: ginnasio e scuola media a Morbio Inferiore (1972); palestra comunale ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] (L.H. Sullivan, G. Semper, C. Sitte, A. Loos, B. e M. Taut, M.J. Ginzburg, F.L. Wright, W. Gropius, Le Corbusier, G. Pagano Pogatschnig, E. N. Rogers, P. e A. Smithson, R. Venturi, R. Koolhaas ecc.).
Lo sviluppo di un’editoria di settore (riviste ...
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Architetto (n. Newark, N. J., 1934). Dopo gli studî alla Cornell Univ., ha realizzato opere nelle quali esplora le poetiche di Le Corbusier, del razionalismo italiano e olandese, approdando a soluzioni [...] formali di raffinato equilibrio. La sperimentazione messa a punto nelle prime case unifamiliari trova conferma nei progetti a grande scala: dall'Atheneum di New Harmony (1975-79) al museo di etnologia ...
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LURÇAT, André
Pia Pascalino
Architetto, nato a Bruyères (Vosgi) il 27 agosto 1894, morto a Sceaux il 12 luglio 1970. Con Le Corbusier e Mallet Stevens è tra i massimi esponenti del razionalismo francese. [...] L'uso del nuovo linguaggio architettonico da parte di L. risale agli anni intorno al 1922. Una serie di case d'abitazione ne sono validi esempi. A Parigi la casa Rousset, la Cité Seurat, la casa del pittore ...
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Architetto svizzero (Wangen in der Aare, Berna, 1903 - Zurigo 1998). Fu allievo di K. Moser a Zurigo dove, dopo aver lavorato con Le Corbusier e in Svezia, aprì un proprio studio professionale (1932). [...] Membro dei CIAM, dal 1934 ne curò il periodico svizzero (Weiterbauen); diresse Werk (1943-56) e insegnò alla Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (1957-71), impegnandosi nella diffusione dei ...
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Esprit nouveau, L’ Rivista, tra le più importanti del primo quarto del 20° sec., pubblicata a Parigi (1920-25) da A. Ozenfant e Le Corbusier, nella quale fu sviluppata e messa a confronto con le altre [...] estetiche contemporanee d’avanguardia la teoria del purismo ...
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tardomodernista
(tardo-modernista, tardo modernista), agg. Che si attarda su posizioni moderniste.
• Se i re del ’900 avevano provato a portare a Bagdad Le Corbusier e Gio Ponti, Saddam [Hussein] (che [...] vi aveva vissuto da ragazzo negli Anni ’50) portò il modello tardo-modernista delle Coree. (Corriere della sera, 26 ottobre 2009, p. 19) • le linee su cui [Gianfranco] Fini e i suoi ragazzi vogliono costruire ...
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Architetto ingegnere (Baku 1913 - Parigi 1995). Di origine greca, ha studiato al Politecnico di Atene. Dal 1945 al 1951 è stato, a Parigi, collaboratore di Le Corbusier; ha poi lavorato in collaborazione [...] con S. Woods (dal 1951) e A. Josic (dal 1955). Nel 1951, trasferitosi a Casablanca, ha applicato la sua sensibilità urbanistica alle esigenze dell'habitat arabo (interessanti le unità di abitazione per ...
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In architettura, termine applicato a un particolare uso del cemento armato (béton brut) riscontrabile in opere quali l’Unità di abitazione di Marsiglia (1948-54) di Le Corbusier. Una ripresa del termine [...] e della sua peculiarità si diffonde in Gran Bretagna ( new brutalism) nel corso degli anni 1960 e 1970. Precursori e teorici di quest’ultima tendenza sono A. e P. Smithson (scuola superiore di Hunstanton ...
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Gruppo di architetti e urbanisti giapponesi fondato nel 1959 da K. Kurokawa, K. Kikutake, M. Otaka e F. Maki. Condividendo e accentuando il rigore geometrico di Le Corbusier e dei suoi seguaci, il gruppo [...] manifesta con il proprio nome la volontà di rifarsi ai ritmi biologici soprattutto in relazione alla crescita della città. Se dal punto di vista urbanistico le teorie degli esponenti di M. rimarranno mere ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto in territorî ad alta densità di popolazione:...
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...