Egittologo (Torino 1827 - ivi 1912), dal 1865 assistente e dal 1867 vice direttore del Museo Egizio di Torino, quindi (1876) prof. di egittologia nell'univ.; socio corrispondente dei Lincei (1888). Tra [...] le sue pubblicazioni: Papyrus de Turin (1869-76); Grammatica copto-geroglifica (1877); I monumenti egizi del Museo d'antichità di Torino (1884); I papiri copti del Museo egizio di Torino (1887-92); Grammatica egizia (1901). ...
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Bibliotecario ed erudito (Vercelli 1818 - Torino 1903), nipote ed allievo di Amedeo. Vicedirettore della Biblioteca Nazionale di Torino (1860-71). Papirologo, coptologo, ebraista, pubblicò testi greci, [...] ed ebraici (Papiri greci del Museo britannico di Londra e della Biblioteca Vaticana, 1841; Psalterii copto-hebraici specimen, 1876) e compilò i cataloghi dei manoscritti ebraici (1880) e di quelli italiani (1904) posseduti dalla biblioteca torinese ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] Ad Assiut il C. non rimase però a lungo, perché la sua opera di proselitismo gli procurò la forte ostilità dei preti copti, sicché decise di lasciare la città. Risalì il Nilo fino ad Isna, visitando la regione e studiando la lingua nubiana.
Nel 1636 ...
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Orientalista (S. Mauro di Romagna 1711 - Roma 1797); eremitano di s. Agostino. Professore alla Sapienza in Roma, direttore della Biblioteca Angelica, e procuratore generale del proprio ordine (1764-85), [...] scrisse, tra l'altro, un Alphabetum thibetanum (1762) e una grammatica copta, e pubblicò un Fragmentum Evangelii s. Ioannis graeco-copto-thebaicum (1789). ...
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Grecista (Grizzana 1722 - Bologna 1793). Fu prof. all'univ. di Bologna. Scoprì, e pubblicò nel 1769, il De Trinitate di Didimo di Alessandria (per cui già il fratello Ferdinando, 1724-1777, aveva pubblicato [...] nel 1764 un volume preparatorio: Veterum testimonia de Didymo). Studiò scientificamente, per primo in Italia, il copto. Pubblicò fra l'altro anche De Pindari odis coniecturae, 1772. ...
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Papa della Chiesa ortodossa copta, patriarca di Alessandria di San Marco (Asyūṭ 1923 - Alessandria d’Egitto 2012). Nato N. Jayyid Rūfāʾīl, si è avvicinato alla religione copta sin dall’adolescenza; tuttavia, [...] grotta a sette miglia dal monastero). Nel 1962 è stato ordinato vescovo per l’educazione cristiana, nonché rettore dell’università teologica copta in Egitto, e ha assunto il nome di Shenouda. Nove anni più tardi (14 novembre 1971) è stato scelto come ...
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Famiglia di maroniti libanesi, alcuni dei quali, venuti a Roma, contribuirono nel sec. 18º al diffondersi degli studi orientalistici in Italia.
1. Giuseppe Simonio (Ḥaṣrūn o Tripoli di Siria 1687 - Roma [...] di s. Macario e parte di quella del Monastero dei Siri nella Nitria; inoltre portò in Europa i primi frammenti copti del Monastero Bianco. Tutti questi manoscritti furono da lui portati a Roma (ora sono alla Biblioteca Vaticana) dove, tornatovi nel ...
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Zara Iaqob
(o Costantino I) Imperatore d’Etiopia (n. 1399 ca.-m. 1468); regnò dal 1434 fino alla morte. Centralizzò il potere, contrastando le autonomie feudali, represse i movimenti ereticali che scuotevano [...] etiopica al Concilio di Ferrara-Firenze del 1439-41. Si eresse a protettore dei cristiani d’Egitto e del patriarca copto d’Alessandria. Fissò la capitale a Debre Berhan, nell’Amhara. Combatté e sottomise i musulmani del sultanato di Adal (1445 ...
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Scrittore egiziano (n. Alessandria 1926). Considerato uno dei pionieri del racconto breve (qiṣṣa qaṣīra), nel 1958 ha raccolto in Ḥiṭān ‛āliya ("Le mura alte") le novelle composte negli anni Quaranta. [...] realista, al-Ḫ. ha adottato un linguaggio ricercato, dotato di grande forza evocativa e riccamente simbolico. L'amore di Miḫā'īl, copto (come lo stesso al-Ḫ.), per Rama, una ragazza musulmana, costituisce il tema del suo romanzo d'esordio, Rāma wa 'l ...
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Champollion, Jean-François
Sergio Pernigotti
Lo studioso che decifrò i geroglifici
Nel 1822 lo studioso francese Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica degli antichi Egizi, che da secoli [...] ci fosse tra la scrittura geroglifica, ignota, e la lingua che essa serviva a scrivere, che invece era nota, grazie al copto. Non era un problema di facile soluzione perché la scrittura geroglifica era stata dimenticata da circa 1.300 anni e non vi ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
abuna
s. m. [dal ge῾ez (antica lingua etiopica) abuna «padre nostro»]. – Titolo che, in Etiopia, suole precedere il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun (ma negli scritti di europei usualmente abuna) viene usato per designare,...