Vedi KAIROS dell'anno: 1961 - 1995
KAIROS (Καιρός)
G. Bermond Montanari*
È la personificazione e divinizzazione del "momento opportuno" e, come tante altre divinità sorte anch'esse dalla personificazione [...] gemme, in cui K. appare barbuto, forse derivano da una tarda contaminazione tra K. e Kronos (v.). In un rilievo copto del IV sec. d. C. circa, K., contraddistinto dai soliti attributi (ruota, bilancia), è rappresentato insieme a due figure femminili ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] in bronzo, costituito da un incensiere, due lucerne e una situla di tipo copto, con iscrizione dedicatoria a s. Vincenzo, oggi al Mus. Arqueológico Prov.; di tipo copto sono anche due brocche in bronzo (Santos Gener, 1950-1951a; 1958). Campagne di ...
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PETTINE
V.H. Elbern
Utensile munito di dentelli, più o meno sottili, disposti parallelamente, perlopiù utilizzato per la cura e l'ordine dei capelli; gli uomini se ne servono anche per la barba e le [...] (Cairo, Coptic Mus). In numerosissime collezioni si trovano p. doppi di formato rettangolare verticale, provenienti dall'Egitto copto e datati a epoche diverse (Cairo, Coptic Mus.; Berlino, Mus. für spätantike und byzantinische Kunst; Heidelberg ...
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BRISEIDE (Βρισηΐς)
E. Lissi
La fanciulla di Brisa, la città di Lesbo, che era stata conquistata da Achille (Schol., Il., i, 366). Come proveniente da Lesbo è anche ricordata nell'Iliade (ix, 131-274). [...] pure nel papiro di Monaco, ed il passo di danza che si ripete invece, anche se meno accentuato, su di un rilievo al Museo Copto del Cairo, datato al IV-V sec. d. C.: nella parte sinistra Achille è circondato da due donne, delle quali quella a destra ...
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MEROVINGI
P. Perin
La dinastia merovingia, che deriva il suo nome da Meroveo - mitico eponimo dei Franchi Salî, germani del Reno inferiore -, regnò sull'antica Gallia romana dall'epoca di Clodoveo (481/482-511), [...] non trova paralleli né nella Gallia settentrionale né in Burgundia e ancor meno - come invece era stato proposto - nell'Egitto copto o nel mondo delle steppe, ma risulta in realtà un prolungamento dell'arte antica in queste regioni, che rimasero ...
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SERAPIDE (Σαράπις, raro Σεράπις, Σοράπις, Σοροάπις; Serapis, raro Sirapis)
L. Vlad Borrelli
Divinità risultante da un sincretismo dell'egizio Osiride-Apis col greco Zeus-Hades e onorata particolarmente [...] . Σαράπις, σαιρει (radice egizia?) = Χαρμασύνη (gioia, piacere) di Plutarco e altre ipotetiche di moderni che attingono al copto, all'indogermanico, ecc. Comunque, sia che fosse una divinità indigena, sia importata, sia abile creazione dei teologi, S ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA (v. vol. vii, pp. 123-138)
G. Cavallo
Grecia e Roma. - Le ricerche più recenti sulla S. greca e romana, oltre che nell'aprire talune prospettive nuove, [...] scrittorio ha parlato di recente un grecista, J. Irigoin, a proposito della maiuscola greca del cosiddetto "tipo copto").
Sempre in ricerche di paleografia romana, analisi minuziose all'interno di s. canonizzate hanno rivelato fondamentali differenze ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] , accanto alla quale si delineavano altri studî (una dissertazione su Tyche e Nemesi; l'inizio di un catalogo dei manoscritti copti Borgia) subirà una battuta d'arresto con l'episodio rivoluzionario romano, quando lo Z. fu con Visconti e Marini nel ...
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(arabo al-Qāhira) Città dell’Egitto (20.076.002 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del governatorato omonimo (214 km2). Sorge in una posizione favorevole, nella zona di transizione fra il [...] e ogget;ti dell’età faraonica; quello d’arte islamica (inaugurato nel 1903), presso la moschea di al-Ḥākim; quello copto (inaugurato nel 1910), ricco di sculture, dipinti, tessuti, avori, oreficerie ecc. Tra Dokki e Gezira è situato un vasto centro ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] due lingue. In seguito l'arabo guadagnò terreno, ma ancora nei secc. 13°-14° vi erano scrivani copti, come Ibn al-῾Assāl, che conoscevano perfettamente il copto, il greco e l'arabo.Con l'espansione dell'Islam e la costituzione di un grande impero, la ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
abuna
s. m. [dal ge῾ez (antica lingua etiopica) abuna «padre nostro»]. – Titolo che, in Etiopia, suole precedere il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun (ma negli scritti di europei usualmente abuna) viene usato per designare,...