(arabo al-Qāhira) Città dell’Egitto (20.076.002 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del governatorato omonimo (214 km2). Sorge in una posizione favorevole, nella zona di transizione fra il [...] e ogget;ti dell’età faraonica; quello d’arte islamica (inaugurato nel 1903), presso la moschea di al-Ḥākim; quello copto (inaugurato nel 1910), ricco di sculture, dipinti, tessuti, avori, oreficerie ecc. Tra Dokki e Gezira è situato un vasto centro ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] condizioni, soprattutto (se non esclusivamente) nei lessico: nell'Egitto ad es., fu assai importante l'azione dei parlanti in copto prima, poi l'influsso degl'invasori turchi, e in ultimo quello degl'Italiani e dei Francesi giuntivi al principio del ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] romana, poi a quelli della provincia di Milano, con l'incarico di dirigervi il Collegio etiopico. Ma non esistono tuttora monaci antoniani copti, e si può dire che non sono mai esistiti come tali.
2. Al pari di tutti gli orientali, i maroniti del ...
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NUBIA
Sergio Donadoni
. Archeologia. - L'attività archeologica nella N. durante gli ultimi lustri è stata determinata in gran parte dalla progettazione ed elevazione della nuova diga di Aswān, che ha [...] (Tamit, Sonqi), olandesi (Abdallan Irqi) e altre di grossi nuclei pittorici, con ampi corredi epigrafici sia in greco che in copto o nel poco conosciuto (e ora più studiato) nubiano antico. Una nuova provincia dell'arte bizantina si è profilata così ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] [Il Cairo] e che avevano una buona conoscenza dell'arabo e li incaricò di tradurre in arabo libri sull'Arte dalla lingua greca e copta. Questa fu la prima traduzione da una lingua in un'altra nell'Islam". Anche se è poco probabile che il testo di al ...
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BELUS
M.A. Lala Comneno
Zona della Siria settentrionale, compresa tra le città di Apamea, Antiochia, Kyrrus e Aleppo, così chiamata dall'antico nome del massiccio o altopiano calcareo, e formata dalle [...] 'Armenia, la Cappadocia e l'Isauria), dall'altro l'eco di altre civiltà architettoniche, anche più sviluppate (Bisanzio, l'Egitto copto, la Mesopotamia, l'Iran sasanide).Nell'ambito dell'architettura civile, la casa, dal sec. 3° in poi, trova una sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La cultura bizantina è caratterizzata dall’unione di tradizione classica e ideologia cristiana, sentite, [...] .
Città multiculturale, Bisanzio ha una civiltà letteraria e artistica in lingue diverse, non solo il greco, ma anche il copto, il siriaco, l’armeno, il georgiano, lo slavo ecclesiastico e anche il latino. Il periodo tardoantico è essenziale per ...
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CATTEDRA (καϑέδρα, cathědra)
G. Matthiae
P. Pisani
Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci in tre ùpi: thrònos, klismòs (o klisìe o khntèr) e dìphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello [...] magnifico esemplare di Ravenna attribuito, non concordemente, al vescovo Massimiano. Cattedre in pietra si trovano a Saqqārah, nel convento copto di S. Geremia (VI sec.) e a Qirqiza, cui il Grabar ha, per certi aspetti, accostato l'eccezionale "sedia ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] il Q dei Vangeli (Luca-Giovanni, sec. 5°, a Wolfenbüttel), il Q dell’Apocalisse (sec. 8°, Vaticano), il T (codex borgianus, greco-copto, frammentario, di Luca e Giovanni, sec. 5°, Biblioteca Vaticana), l’U (dei Vangeli, sec. 9°-10°, a Venezia), il W ...
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GUZAI Circoscrizione amministrativa (commissariato regionale) della Colonia Eritrea, situata nella parte SE. dell'Eritrea propriamente detta (esclusa la Dancalia), confinante a sud con la provincia abissina [...] (v. eritrea).
Le popolazioni del commissariato appartengono a due grandi ceppi: 1° gli Abissini, cristiani di rito copto, parlanti tigrino, che abitano in villaggi fissi sugli altipiani dell'Acchelè Guzai propriamente detto e dello Scimezana, ove ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
abuna
s. m. [dal ge῾ez (antica lingua etiopica) abuna «padre nostro»]. – Titolo che, in Etiopia, suole precedere il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun (ma negli scritti di europei usualmente abuna) viene usato per designare,...