Orientalista belga (Harveng-les-Mons 1870 - Lovanio 1940). Specializzatosi a Lovanio in patrologia orientale, fu in quella università cattolica professore di esegesi neotestamentaria e di patristica dal [...] 1900 al 1909. Nominato rettore dell'università, dedicò molta energia al suo miglioramento e adeguamento ai tempi. Fu autore di apprezzate pubblicazioni, specialmente nell'ambito degli studî copti. ...
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Egittologo (Torino 1827 - ivi 1912), dal 1865 assistente e dal 1867 vice direttore del Museo Egizio di Torino, quindi (1876) prof. di egittologia nell'univ.; socio corrispondente dei Lincei (1888). Tra [...] le sue pubblicazioni: Papyrus de Turin (1869-76); Grammatica copto-geroglifica (1877); I monumenti egizi del Museo d'antichità di Torino (1884); I papiri copti del Museo egizio di Torino (1887-92); Grammatica egizia (1901). ...
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Storico del diritto (Marburg, od. Maribor, 1888 - Graz 1959), prof. di diritto romano nell'univ. di Graz (dal 1918). Gli si deve una vasta produzione scientifica nei più varî campi del diritto romano, [...] a quelli sul processo greco e sulle origini del processo canonico; dedicò anche larga attività ai documenti copti dell'Egitto bizantino e arabo. Opere principali: Studien zum römischen Versäumnisverfahren (1914); Studien zu den koptischen ...
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Finanziere, tecnico e dirigente di imprese minerarie (New York 1875 - Monte Carlo 1968); naturalizzato inglese (1933). Raccolse una collezione di papiri pubblicati a sue spese. Della collezione fanno parte [...] in Egitto nel 1930-31, comprendenti testi dell'Antico Testamento e gran parte del Nuovo (Vangeli, Atti, epistolario paolino) e codici copti con testi manichei. La collezione B. comprende anche molti manoscritti miniati medievali e del Rinascimento. ...
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Martire cristiano (sec. 3º) a Nicomedia al tempo delle persecuzioni di Diocleziano, secondo la tradizione della Chiesa copta. È collegato a numerose leggende orientali, come vincitore di Satana, incarnatosi, [...] tentarlo, sotto forme femminili. È perciò invocato in formule magiche (arabe, anche musulmane, ed etiopiche e nella Chiesa ortodossa) e considerato anche protettore della madre (e del figlio), prima e dopo il parto. Festa, presso i Copti, 21 aprile. ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] di Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i Greci, 25 gennaio per i Latini, 5 0ttobre per i Siri, 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato Ananos da Flavio Giuseppe, creato sommo sacerdote nel 47 d. C. circa (m. 66 circa); inviato ...
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Famiglia di maroniti libanesi, alcuni dei quali, venuti a Roma, contribuirono nel sec. 18º al diffondersi degli studi orientalistici in Italia.
1. Giuseppe Simonio (Ḥaṣrūn o Tripoli di Siria 1687 - Roma [...] di s. Macario e parte di quella del Monastero dei Siri nella Nitria; inoltre portò in Europa i primi frammenti copti del Monastero Bianco. Tutti questi manoscritti furono da lui portati a Roma (ora sono alla Biblioteca Vaticana) dove, tornatovi nel ...
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BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] , e poi, partito a sua volta dall'Egitto, con una lettera da Rodi del 10 dic. 1440. Di lì, riunite le delegazioni etiopica e copta giunte a gruppi per la via di Creta e di Cipro - per non destare troppa diffidenza tra i musulmani -, il B. si diresse ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] Ad Assiut il C. non rimase però a lungo, perché la sua opera di proselitismo gli procurò la forte ostilità dei preti copti, sicché decise di lasciare la città. Risalì il Nilo fino ad Isna, visitando la regione e studiando la lingua nubiana.
Nel 1636 ...
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CERIANI, Antonio Maria
Fausto Parente
Nacque ad Uboldo (Varese) da Giuseppe e da Marta Maria Gianetti il 2 maggio 1828. Studiò nel seminario diocesano di S. Pietro Martire di Monza ed in quello di Milano. [...] , a custode del catalogo della Biblioteca Ambrosiana, ricca, fin dal suo primo formarsi, di parecchi ed importanti mss. orientali, copti, armeni e, soprattutto, siriaci tra i quali uno della Pešiṭta (B 21 inf.) e uno della cosiddetta "siro-esaplare ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...