In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] alle osservazioni precedenti non tutte le coppie e le triple di parole, evidentemente, possono essere considerate differenza tra una collocazione e un’espressione idiomatica sta invece nel fatto che quest’ultima è fissa nella sua struttura e nei suoi ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] rispetto allo studio stesso. Questi casi si spiegano col fatto che di norma il dottore si trova nel suo studio; il di un paio di capitoli (Maggiani 1995: 136)
(36) le è venuto in mente di chiedere aiuto (Maraini 2004: 11).
Un’altra coppiadi ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] ➔ pronuncia). A questo insieme difatti fonetici ci si riferisce con il termine, di derivazione musicale, di allegro (o pronuncia allegro). Il e specifiche di entità o processi noti all’esperienza comune, e quindi dare luogo a coppie sinonimiche con ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] , al punto che alcuni di questi sono oggi delle vere e proprie antonomasie.
Tra le coppie, si ricordano: Dante e tremante (Inf. V, 136)
lo bello stilo che m’ha fatto onore (Inf. I, 87)
me ritenne / di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo (Purg. XXIV, ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] (diacronico, ad es., usato nel senso di «sorpassato») e della coppia terminologica, tratta da Bally, comunicazione / espressione i suoi errori e imprecisioni, è però incontrovertibile il fatto che il saggio del 1964 «resta uno dei documenti ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] sempre consonanti nasali, laterali e vibranti. Si confrontino, ad es., le coppie seguenti:
sicil. lanna e lat. lam(i)na
roman. guardàllo e da spiegare la tipicità della direzione di quest’ultima, ovvero il fatto che di solito è la prima consonante che ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] la semantica di un nome di massa non sono pertinenti la forma e la consistenza del referente, ma piuttosto il fatto che esso vellutino: tutte coppie in cui il senso collettivo della base si mantiene anche nel derivato.
I nomi di massa italiani hanno ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che, in italiano, le approssimanti si realizzano come tali solo in posizione iniziale di parola (come in uomo [ˈ coppie minime oppositive quali: [ˈfuːso] «strumento per filare» ~ [ˈfuːzo] «participio passato di ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] coppia minima) che ne giustificano lo status fonologico (per es., /ˈʧita/ ~ /ˈʤita/, /ˈfaʧʧo/ ~ /ˈfaʤʤo/), contrariamente a quanto accade nel caso delle due affricate alveolari (per es., /ˈraʦʦa/ «gruppo di ortografico è dovuta al fatto che in latino ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] coppie come neutrino, coniato da Fermi per indicare una particella di massa inferiore rispetto a neutrone, gravitino sulla base di gravitone, ecc. La salienza di
Infine, la vasta applicabilità di -ino appare anche nel fatto che può ricorrere con basi ...
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coppia
còppia s. f. [lat. cōpŭla «legame, congiunzione»; cfr. copula]. – 1. Due persone, due animali, due cose della medesima specie, unite o considerate insieme: una c. di ballerini; una c. di buoi, di cavalli, di canarini; una c. di uova,...
coppa1
còppa1 s. f. [lat. tardo cŭppa, variante del lat. class. cūpa «tino»]. – 1. a. Vaso per bere, di cristallo o metallo, generalmente largo e poco fondo o a forma emisferica e con piede di sostegno (e fino al sec. 15° fornito anche di...