Gruppo di Crostacei considerato dapprima una sottoclasse, e successivamente elevato al rango di classe. Sono state descritte circa 8400 specie di C., suddivise in 6 ordini distinti: quelli dei Calanoidi, degli Arpatticoidi, che comprende specie a vita libera, per lo più marine bentoniche, dei Notodelfioidi, dei Monstrilloidi, dei Caligoidi e dei Ciclopoidi, che comprende specie parassite dalla discussa ...
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. Genere (Argulus Müll.) di crostaceo copepode, del sottordine dei Branchiuri, famiglia Argulidae, comprendente specie parassite di pesci d'acqua dolce. Le forme più note sono: Argulus foliaceus L., o [...] pidocchio delle carpe, e A. coregoni, parassita dei salmonidi (v. copepodi). ...
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Verme piatto della famiglia Botriocefalidi. Al genere Diphyllobothrium appartiene D. latum, parassita intestinale dell’uomo (e di cane, gatto, volpe), diffuso soprattutto nell’Europa settentrionale, che [...] . Le uova opercolate si sviluppano nell’acqua in una larva ciliata (oncosfera o coracidium) che, penetrata in un crostaceo copepode (del genere Cyclops o Diaptomus), si trasforma in larva procercoide. Nei pesci d’acqua dolce (lucci, coregoni, trota ...
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Piccoli Crostacei acquatici appartenenti alla tribù dei Bopyrina, al sottordine degli Epicaridea, all'ordine degli Isopodi, alla sottoclasse dei Malacostraci. Vivono tutti da parassiti, in un primo tempo [...] piccoli abbandonano il marsupio in un primo stadio larvale detto Epicaridium, durante il quale nuotano libetamente. Stabilitosi come parassita sopra un copepode, l'Epicaridium passa ad un secondo stadio larvale di Microniscus. Questo poi abbandona il ...
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Il nome harengus usato dagli ittiologi prelinneani è evidentemente derivato dalla forma francese. Linneo l'ascrisse al suo genere Clupea col nome di Clupea harengus nel gruppo dei Pesci addominali; il [...] ai densi sciami di organismi planctonici dei quali si nutrono, e che sono prevalentemente costituiti da un piccolo copepode, il Calanus finmarchicus; mangiano però anche altri crostacei nonché piccoli cefalopodi e pesci.
I banchi di aringhe sono ...
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MONTEROSSO, Bruno
Fausto Barbagli
MONTEROSSO, Bruno. – Nacque a Catania il 20 maggio 1887.
Si laureò in scienze naturali nel 1911 e da subito divenne assistente alla cattedra di Zoologia, retta dal [...] marina, pura e applicata, e all’etologia.
Iniziò, quindi, il filone di indagini su Peroderma cylindricum, un crostaceo copepode parassita della sardina. Istologia e citologia di questo artropode furono oggetto di una decina di contributi, tra il 1922 ...
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Crostacei
Roberto Argano
I dominatori dell'ambiente acquatico
Gamberi, granchi, paguri, aragoste, porcellini di Sant'Antonio, lupicanti, canocchie, scampi, cicale di mare, soltanto questi sono i nomi [...] antenne, mentre il terzo in un paio in mandibole. E poi continuerà la trasformazione fino alla fase adulta, che sarà aragosta, copepode o balano.
Nei porcellini di terra, quegli animaletti grigi che si trovano spesso sotto le pietre o sotto i vasi da ...
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comunicazione animale
Roberto Argano
Come gli animali si scambiano le informazioni
Colori, odori, suoni che si intrecciano in ogni ambiente sono in realtà le 'parole' usate da un numero immenso di organismi [...] grado di ricevere e tradurre tutti i segnali che vengono emessi ci sarebbe da impazzire. Ogni singola medusa, ogni singolo copepode, ogni singolo protozoo, ogni singolo pesciolino produrrà, nel momento in cui inizia il periodo degli amori, una certa ...
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Le filarie sono vermi Nematodi (v.), filiformi o almeno molto allungati e sottili, costituenti la famiglia dei Filariidae, che comprende varie forme parassite dell'uomo e degli animali, fra cui alcune [...] primo F. Fedčenko nel 1879, queste larve possono penetrare, attraversando il tegumento, nella cavità del corpo di un piccolo copepode d'acqua dolce del genere Cyclops, e ivi compiere un'ulteriore metamorfosi: da una forma allungata, appiattita, con ...
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LAGUNA
Paolo Fabbri
Ireneo Ferrari
(XX, p. 382)
Negli ultimi cinquant'anni gli studi sulle l. sono stati stimolati in primo luogo dal fatto che gli ambienti lagunari furono teatro di importanti operazioni [...] sono attribuiti convenzionalmente organismi di dimensioni tra 0,5 e 1 mm, appartenenti per lo più a nematodi e copepodi arpacticoidi), sia come fattore di stabilizzazione del sedimento, sia come nodo di trasferimenti energetici. In alcuni casi si è ...
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copepodi
copèpodi s. m. pl. [lat. scient. Copepoda, comp. del gr. κώπη «remo» e πούς ποδός «piede» (v. -pode)]. – Sottoclasse di crostacei entomostraci, spesso parassiti, largamente distribuiti in tutti i mari del globo (ove partecipano alla...
eucopepodi
eucopèpodi s. m. pl. [lat. scient. Eucopepoda, comp. di eu- e Copepoda «copepodi»]. – In zoologia, raggruppamento (non sistematico) di crostacei entomostraci che conducono vita libera, e più raramente semiparassita, nei mari e nelle...