Medico (Busseto 1686 - Verona 1745). Dopo aver compiuto gli studî medici a Parma, diede inizio a un'irrequieta quanto fortunata attività di lavoro, che lo portò a viaggiare per tutta l'Europa, spesso assieme [...] a Roma, Londra (dove rimase tre anni e pubblicò, nel 1710, un Breve trattato della peste e sua origine), Copenaghen, Pietroburgo, Stoccolma, Amsterdam, Lisbona. Tornato in Italia nel 1714, si fece chiamare l'Anonimo; conseguì la laurea in chimica ...
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Chimico statunitense (Portland, Oregon, 1901 - Big Sur, California, 1994). Laureatosi e specializzatosi fra il 1922 e il 1925 al California institute of technology di Pasadena, nei due anni successivi [...] i più rappresentativi fisici dell'epoca, in particolare con A. J. Sommerfeld a Monaco di Baviera ma anche con N. Bohr a Copenaghen, E. Schrödinger a Zurigo e con W. H. Bragg a Londra. Nel 1931 ebbe la cattedra al California institute of technology, e ...
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Pittore senese (inizî sec. 14º), seguace di Duccio e di Ugolino di Neri, autore di una Maestà della Vergine (pinacoteca di Città di Castello). Intorno a questa sono stati raccolti varî altri dipinti: due [...] polittici della pinacoteca di Siena (la parte centrale di uno di essi, con una Madonna col Bambino, è nel Museo dell'opera del duomo), una Madonna (Copenaghen, Statens museum for kunst), un S. Giovanni (New Haven, Yale university art gallery), ecc. ...
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Orefice russo (San Pietroburgo 1846 - Losanna 1920). Formatosi in Europa (Parigi, Londra, ecc.), assunse la direzione del laboratorio di oreficeria del padre Gustav a Pietroburgo (1870-1917). Noto per [...] o semipreziose e per le sue "uova pasquali", fu, dal 1884, fornitore della famiglia imperiale russa e dell'aristocrazia europea. Presente a numerose mostre a Mosca (1882), a Copenaghen (1888), a Parigi (1900), ottenne importanti riconoscimenti. ...
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Moss, Eric Owen
Livio Sacchi
Architetto statunitense, nato a Los Angeles il 25 luglio 1943. Dopo aver conseguito nel 1965 il bachelor of arts, alla University of California di Los Angeles, ha proseguito [...] Berkeley (master in architettura, 1968) e di Harvard (secondo master in architettura, 1972). Ha insegnato in Europa, a Copenaghen e a Vienna, e negli Stati Uniti: dal 1974, in particolare, presso il Southern California Institute of Architecture (Sci ...
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Uomo politico svedese (Stoccolma 1695 - Akerö 1770), figlio di Nicodemus il Giovane, fu dal padre indirizzato agli studî di architettura. Alla morte del padre (1728) fu nominato soprintendente ai lavori [...] la morte di Carlo XII fu tra i capi più influenti del partito di Holstein. Ambasciatore (1725-44) a Vienna, Parigi, Copenaghen e Berlino, fu (dopo il 1730) uno degli esponenti del partito dei hattar ("cappelli"). Dopo la caduta di A. Horn divenne ...
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Glottologo, letterato e statista finlandese (Kokemäk 1864 - Helsinki 1935); prof. di lingua e letteratura finnica (1893), viaggiò molto tra i Vepsi, gli Estoni, i Livoni e i Magiari. Fondatore (con K. [...] rivista culturale finlandese, Valvoja ("Il guardiano"), fu ministro dell'Istruzione (1925), degli Esteri (1926) e ambasciatore a Copenaghen e a Budapest (1927-30). Socio straniero dei Lincei (1933). Fondamentali i suoi contributi sui rapporti tra ...
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Pittore (Deventer 1588 circa - Utrecht 1629), allievo di A. Bloemaert a Utrecht. Fu in Italia dal 1604 al 1614; visse soprattutto a Roma, dove fu in contatto con Caravaggio, O. Gentileschi, C. Saraceni. [...] gilda di S. Luca. Non restano opere del periodo romano: il primo dipinto datato è il Cristo deriso (1620, Copenaghen, Statens Museum for Kunst) che, accanto a un'impostazione delle figure ancora manieristica, dimostra l'importanza dell'esperienza ...
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Scrittore danese (Korsør 1764 - Amburgo 1826); con i suoi scritti in danese e in tedesco si affermò come il più vivace e brillante ingegno dell'ultimo '700 nordico. Rispecchiò nella sua vastissima opera, [...] del tempo.
Vita
Di umile condizione, giunse alla prima notorietà letteraria grazie ai circoli aristocratici tedeschi di Copenaghen, che apprezzarono l'elegante frivolezza dei suoi racconti in versi, Komiske fortaellinger ("Racconti comici", 1785 ...
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Musicista (Teuchern, Lipsia, 1674 - Amburgo 1739). Allievo di J. Schelle e forse anche di S. Kusser, esordì a Brunswick (1692) con un'opera, Basilius. Fu poi ad Amburgo (nel 1700-02 diresse concerti), [...] teatrale che non ebbe però buon esito, onde si ritirò a Weissenfels. In seguito (1705) ritornò ad Amburgo, e poi a Copenaghen, dove allestì la sua opera Ulisse (1722) e assunse la direzione della Cappella reale (1723); quindi fu Kantor ad Amburgo ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...