Musicista (Nørre Lyndelse, Danimarca, 1865 - Copenaghen 1931). Violinista, maestro di corte e direttore a Copenaghen, autore di opere liriche (Saul og David, Maskarade), di sei sinfonie, e di varia musica [...] vocale e da camera ricca di elementi etnici ...
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Fisico (Rudkøbing, Langeland, 1777 - Copenaghen 1851). Nel 1794 fu ammesso all'univ. di Copenaghen dove studiò chimica, farmacia, fisica, astronomia e matematica, dedicandosi tuttavia anche a [...] dell'acidità-basicità e dell'elettricità) intrapresa nella Übersicht der neusten Fortschritte der Physik (1803). Tornato a Copenaghen e divenuto professore nel 1806, Oe. pubblicò nel 1812 una Ansicht der chemischen Naturgesetze dove la concezione ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] avvalgono di una flotta di 8,3 milioni di t di stazza lorda (2006), che fa capo a vari porti tra cui emerge Copenaghen, seguito da Køge, Ålborg, Aarhus, Fredericia, Esbjerg. La rete ferroviaria si svolge su 2450 km; quella stradale è di oltre 70.000 ...
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JOHANSEN, Viggo
Pittore, nato a Copenaghen il 3 gennaio 1851. Allievo dal 1868 al 1875 dell'Accademia di belle arti, intraprese nel 1882, 1884 e 1885 alcuni viaggi, soprattutto in Olanda e a Parigi ove [...] espose a più riprese. Fu in Italia nel 1898 e nel 1904. Nel 1887 divenne membro dell'Accademia di Copenaghen, dove nel 1906 fu professore e dal 1911 al 1914 direttore. Dipinse di preferenza, con gusto e finezza, degl'interni, animandoli con scene ...
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Zoologo norvegese (Vang, Oppland, 1813 - Copenaghen 1897), prof. all'univ. di Copenaghen; socio straniero dei Lincei (1883). Autore di numerose ricerche di sistematica e di zoologia generale, fra cui notevoli [...] quelle con cui scoperse il ciclo di sviluppo dei Trematodi e dette un'interpretazione generale della generazione alternante, che poi applicò anche ai Celenterati ...
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Veterinario danese (Sorø, Sjaelland, 1848 - Copenaghen 1932); prof. dal 1880 al 1920 alla scuola veterinaria di Copenaghen, è noto per aver scoperto (1897) il bacillo dell'aborto epizootico, malattia contagiosa [...] dei bovini, ovini e suini, detto appunto bacillo di B. (attualmente: Brucella abortus). Ideò anche un metodo di cura per la tubercolosi dei vitelli ...
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Musicista (Horní Jiřetín, Most, 1798 - Copenaghen 1861). Studiò al conservatorio di Praga. Compositore e direttore d'orchestra, scrisse molti lavori teatrali, nonché cantate, ouvertures e altri brani strumentali, [...] Lieder. Dal 1843 fu direttore della Cappella Reale di Copenaghen. Il figlio Joseph (Berlino 1835 - Hilleröd 1891), suo allievo, fu organista e compositore. ...
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Medico danese (isole Faerøer 1860 - Copenaghen 1904). Prof. d'anatomia normale a Copenaghen, studiò gli effetti biologici delle radiazioni visibili e ultraviolette delle quali attuò per primo l'uso terapeutico [...] in malattie cutanee e generali. Premio Nobel per la medicina nel 1903. Da lui prende il nome l'unità di misura d'intensità della radiazione ultravioletta (simbolo FV) ...
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Astronomo danese (Løgstør, Jütland, 1679 - Copenaghen 1764); aiuto di O. Rømer, cui successe nella direzione dell'osservatorio di Copenaghen. Porta il suo nome un metodo per la determinazione della latitudine [...] geografica con un cannocchiale meridiano o zenitale, senza il sussidio di cerchi graduati (metodo di H.-Talcott); la prima idea di tale metodo sembra però risalire al Rømer ...
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Matematico e medico (Roskilde 1625 - Copenaghen 1698), figlio di Caspar senior; si laureò in medicina a Padova, fu prof. di medicina e matematica nell'univ. di Copenaghen. Il suo contributo scientifico [...] più notevole è la scoperta della doppia rifrazione della luce, che egli poté osservare in un cristallo di spato d'Islanda e descrisse negli Experimenta crystalli islandici disdiaclastici quibus mira et ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...