Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] varia tra 0 e 1, e si indica con u (s) il punto del piano di coordinate (x (s), y (s)), si trova che il tempo impiegato a percorrere la curva è contorno
(x) = 0, detta ‛condizione di Neumann omogenea', che compare nell'equazione di Eulero, non è ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] Jacobi sulla eliminazione di variabili da sistemi di equazioni omogenee, studi che, come ebbe a riconoscere lo stesso Jacobi noti erano gli 'jacobiani' delle trasformazioni da coordinate cartesiane a coordinate sferiche o di altro tipo. Il nome di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] di un'equazione algebrica in un sistema di due coordinate, arrivando così a risolvere tutte le equazioni di grado 1 del Libro X degli Elementi afferma che, date due grandezze omogenee, se si toglie da quella più grande una parte maggiore della sua ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] sua algebra è chiusa e i suoi elementi sono tutti omogenei.
Verso la metà del primo libro della Géométrie, Descartes (oltre al fatto che egli ritenga che per queste ultime la coordinazione delle linee che le tracciano non sia stretta), si basa sulla ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] x,y)dx=U(x,y)dy, dove T e U sono funzioni omogenee dello stesso grado, e con la sostituzione y=zx ottiene l'equazione a la funzione incognita v=v(t) Bernoulli considera allora la logaritmica FG di coordinate AB=t e BG=et/k e, preso BC=r(t) e Af ...
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Matematica: problemi aperti
Claudio Procesi
Prima di parlare dei problemi aperti nella matematica è bene riflettere su quelli che ne hanno segnato la storia passata. Sono infatti proprio questi che [...] it e pensata la funzione come ξ(t), Riemann aggiunge l'ipotesi che nella coordinata t gli zeri siano solo reali: a oggi con il calcolatore si è forme binarie. Una forma binariaè semplicemente un polinomio omogeneo f(x,y)==∑ni=0 aixn−iyi. Effettuando ...
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fase
fase [Der. del gr. phásis "apparizione", dal tema di phaínomai "apparire, mostrarsi"] [LSF] (a) Apparenza di un qualche stato, e anche lo stato medesimo. (b) Relativ. a un fenomeno che si presenta [...] per indicare la parte della f. in cui compaiono, rispettiv., le coordinate spaziali e il tempo. Date due grandezze sinusoidali, y₁=A₁sin(ω applicazioni nello studio della propagazione ondosa in mezzi non omogenei; per es., v. gravità quantistica: III ...
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Matematico e astronomo (Schulpforta 1790 - Lipsia 1868). Prof. di astronomia a Lipsia dal 1816, direttore della specola di Lipsia dal 1848. È da considerarsi uno dei geometri più geniali della prima metà [...] (1827) è fondamentale per lo sviluppo della geometria proiettiva. Si debbono a M. l'introduzione delle coordinate proiettive omogenee e la considerazione delle corrispondenze proiettive in tutta la loro generalità. M. sviluppò anche la teoria dei ...
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VALERIO, Luca
Amedeo Agostini
Matematico, nato - sembra da famiglia oriunda ferrarese - a Napoli intorno al 1552, morto a Roma nel 1618. Dal 1600 insegnò matematica e greco alla Sapienza di Roma. Fu [...] A − X e B − Y, si possono rendere minori di qualsiasi grandezza assegnata omogenea con le precedenti, per quanto piccola, e se inoltre si ha sempre X/Y = abscissae e ordinatim applicatae per indicare le coordinate di un punto di un piano.
Bibl ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] a insiemi X di coordinate in F. Łos aveva mostrato che questa dipendenza da insiemi di coordinate in F si estendeva immergono tutte le strutture elementarmente equivalenti di cardinalità minore ) e omogenee (nel senso che ogni funzione f: A→M che ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...