OMOGENEO
Luigi CAMPEDELLI
. In algebra (v.) un polinomio intero (funzione razionale intera) in due o più variabili x, y, ... z, si dice omogeneo, di grado o ordine n, quando tutti i suoi addendi (monomî) [...] per esempio al caso di tre sole variabili x, y, z, le interpretiamo come coordinate di un punto dello spazio le x, y, z, t costituiscono le coordinateomogenee del punto stesso, le quali servono per trattare le questioni proiettive in modo da non ...
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LAMÉ, Gabriel
Giovanni LAMPARIELLO
Gino LORIA
Matematico, nato a Tours il 22 luglio 1795, morto a Parigi il 1° maggio 1870. Professore di fisica alla scuola politecnica di Parigi (1832-44) e dal 1848 [...] due rette fra loro ortogonali.
Mediante una trasformazione proiettiva le curve di L. si mutano in quelle che, in coordinateomogenee x0: x1: x2 hanno l'equazione
e si chiamano curve triangolari simmetriche. Le analoghe nello spazio diconsi curve ...
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FUBINI (Fubini Ghiron), Guido
Marta Menghini
(Fubini Ghiron), Nacque a Venezia il 19 genn. 1879 da Lazzaro e da Zoraide Torre. Compì i suoi studi presso la Scuola normale superiore di Pisa, dove ebbe [...] per l'applicabilità proiettiva è l'uguaglianza degli elementi lineari proiettivi. Normando poi in modo conveniente le coordinateomogenee di un punto variabile sulla superficie o ipersuperficie, il F. definì e studiò le normali proiettive, le ...
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GERBALDI, Francesco
Aldo Brigaglia
Nacque a La Spezia il 29 luglio 1858 da Francesco e da Caterina Boeris. Compì i suoi studi universitari a Torino dove allora insegnavano E. D'Ovidio (la cui influenza [...] pubblicato l'anno dopo in una nota all'opera omnia di F. Steiner, e cioè appunto che le coordinateomogenee della superficie di Steiner sono esprimibili mediante forme ternarie.
Altri lavori riguardano più direttamente lo studio delle forme binarie ...
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geometria proiettiva
geometria proiettiva settore della geometria che studia gli spazi e le loro trasformazioni, prescindendo dalle proprietà metriche dello spazio e dalla nozione di parallelismo. La [...] ). Ciò comporta che ogni teorema dedotto dai soli assiomi grafici è valido insieme al suo duale.
Le coordinateomogenee costituiscono lo strumento analitico idoneo a rappresentare tutti i punti, senza distinzioni tra propri e impropri. Nel piano ...
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RAJNA, Michele
Elena Canadelli
RAJNA, Michele. – Discendente da un’antica famiglia valtellinese, nacque a Sondrio il 28 settembre 1854 da Eugenio Paolo e da Costanza Simonetta.
Ebbe come fratello maggiore [...] , si laureò in matematica nel febbraio del 1878 con una tesi dal titolo Sulla teoria dell’involuzione in coordinateomogenee proiettive. A indirizzarlo verso lo studio dell’astronomia fu Giovanni Virginio Schiaparelli, che subito dopo la laurea lo ...
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La scuola italiana di geometria algebrica
La scuola italiana di geometria algebrica
La geometria algebrica è oggi uno dei campi più avanzati della matematica. I suoi molteplici legami con altre discipline [...] n dimensioni (con l’introduzione, nel 1844, degli spazi vettoriali n-dimensionali da parte di H. Grassmann e delle quattro coordinateomogenee da parte di J. Plücker, nel 1846), ma anche l’introduzione dei numeri transfiniti e la crisi dei fondamenti ...
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polare 2
polare2 [s.f. dall'agg. polare] [MCF] P. dell'urto: rappresenta, nel piano odografico, la velocità di un'onda d'urto: v. aerodinamica supersonica: I 73 f. ◆ [ALG] P. di un punto rispetto a una [...] [ALG] P. di un punto rispetto a una curva algebrica piana, o curva polare: se la curva è di ordine n ed è funzione delle coordinateomogenee xi, f(xi), è la curva, di ordine n-1, di equazione Σixi(ðf/ðxi)=0. Una medesima curva C ha perciò ∞2 p. (una ...
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spazio proiettivo
spazio proiettivo ambiente geometrico in cui gli elementi che, in uno spazio affine, sono all’infinito (punti impropri, rette improprie ecc.) non sono distinguibili da quelli al finito; [...] spazio proiettivo è determinato dalle stesse, definite a meno di un fattore non nullo, che costituiscono un sistema di coordinateomogenee. Se lo spazio vettoriale cui è associato lo spazio proiettivo è dotato di una topologia, se ne può dedurre ...
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retta e conica, intersezione di
retta e conica, intersezione di insieme formato da tutti e soli i punti comuni a una retta e a una conica. Vanno distinte le situazioni a seconda dell’ambiente spaziale [...] retta e alla conica siano, rispettivamente, reali e distinti, reali coincidenti oppure complessi e coniugati. In particolare, in coordinateomogenee, se la conica ha due intersezioni reali e distinte con la retta impropria allora è un’iperbole, se ne ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...