preparare
Ha il senso proprio di " apparecchiare ", " predisporre ", e si registra solo nel Convivio: II I 1 è lo mio pane ne lo precedente trattato con sufficienza preparato; IV XXI 4 la vertù formativa [...] prepara li organi a la vertù celestiale; XXVI 3 tutto quanto la nobile natura prepara ne la prima etade, è apparecchiato e ordinato per provedimento di Natura universale. Anche con costrutto riflessivo: ...
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tangibile
Alessandro Niccoli
Vale " percepibile mediante il tatto ", e ricorre nel passo del Convivio in cui vengono definiti i sensibili comuni, cioè le determinazioni sensibili comuni a più sensi: [...] III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente, però che [anche] altro senso sente quello, sì che non si può dire che sia propriamente visibile, né propriamente tangibile; sì come è la figura, ...
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seguitatore, seguitatrice
Antonietta Bufano
È propriamente " colui che segue ", e ricorre solo nel Convivio, nel contesto figurato che allude al legame con un'entità astratta.
Accanto a li seguitatori [...] de la veritade abbiamo li seguitatori de lo errore e de la falsitade (IV I 3), e li seguitatori di scienza, che prima di Pitagora erano chiamati... non filosofi ma sapienti (III XI 4). Così anche nella ...
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cechitade
Andrea Mariani
Sempre in senso traslato, il vocabolo appare tre volte nel Convivio. In I XI 2 il sostantivo è unito a discrezione: la cechitade di discrezione è da interpretare come " mancanza [...] di discernimento " (Pazzaglia). Analoga è la metafora in III V 22 in quanta cechitade vivete, non levando li occhi suso a queste cose: chi non pensa a Dio e all'anima è come se vivesse, in completa ignoranza, ...
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etternità (etternitade; etternitate)
Carlo Chirico
Ha appena quattro presenze, di cui tre nel Convivio e una nel Paradiso.
Nel suo significato specifico l'e. è carattere che appartiene solo a Dio, anzi [...] è proprio la misura dell'essenza di Dio. Essa si definisce anche per opposizione al ‛ tempo ', misura delle cose mutabili nell'essere e nell'esistere, e all'‛ evo ' che misura le cose immutabili nell'essere ...
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formalitade
Alfonso Maierù
Sostantivo derivato da ‛ forma ', ‛ formale ', occorre una sola volta nel Convivio e denota ciò che attiene alla forma o all'essenza di qualcosa: nel nostro caso, della nobiltà, [...] della quale si discute la definizione attribuita a Federico di Svevia (in realtà di Aristotele Pol. IV 8, 1294a 21). Scrive D. (IV X 5): Poi dico similemente lui [Federico] errare, che puose de la nobilitade ...
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visivo
Riccardo Ambrosini
L'aggettivo, attestato una volta nella Vita Nuova, 5 nel Convivio e 2 nella Commedia, si riferisce con specializzazione tecnica a organi e facoltà del senso della vista, ed [...] è pertanto attributo di ‛ spiriti ' (v. SPIRITO).
Si vedano i seguenti luoghi: Vn XIV 14 Amore uccide tutti li miei spiriti, e li visivi rimangono in vita (cfr. § 5 fuoro sì distrutti li miei spiriti per ...
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diffinizione (alcuni editori leggono, in certi casi, definizione)
Andrea Mariani
Appare solo nel Convivio, e ha sempre valore di termine tecnico, chiaramente legato all'uso aristotelico scolastico per [...] cui la d. consisteva in un enunciato comprensivo degli elementi atti a manifestare l'essenza della cosa definita. Tali elementi Aristotele suddivideva in ‛ genere prossimo ' e ‛ differenza specifica ' ...
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concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come [...] ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla lingua quale mezzo necessario a esprimerlo: in Cv I V 12 lo sermone... è ordinato a manifestare lo concetto umano (cfr. VE II I 8 cum loquela non aliter sit necessarium ...
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sopranaturale (sovranaturale)
Andrea Mariani**
Il termine compare in uso aggettivale due volte, nel Convivio. Si tratta di vocabolo non raro nell'italiano del tempo, derivato dal tardo latino supernaturalis, [...] comune nel linguaggio teologico e filosofico, e usato da D. in Mn III XV 9.
Questa diretta discendenza suggerisce a Busnelli-Vandelli di accettare la grafia unita, contrariamente a quanto accade per altri ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...