FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] notes, p. 342; G. Holton, pp. 62s.) -, una certa continuità della tradizione della fisica matematica italiana e una convergenza della stessa verso aspetti più propri della nuova indagine fisica, che all'estero, e specialmente in Germania, si era già ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] di simili che, nelle loro singole diversità, riconoscono l’esistenza di un fondamento comune. Lo Stato nasce quindi da questa convergenza di natura e ragione, e riconosce nel processo dell’ordine naturale, ove ogni cosa è parte di un tutto e in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] cui fine era il mantenimento della pace e della libertà necessarie per ottenere la «felicità temporale». Se Dante celebrava la convergenza degli interessi tra la monarchia spirituale e la monarchia terrena, le due autorità, come le due «vie» o «medii ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] si realizza – in forme stilisticamente diverse nei Paralipomeni e nella Ginestra, e con diversi risultati poetici – una convergenza completa tra filosofia naturale e cosmica, e filosofia pratica e sociale.
Nei Paralipomeni la più appariscente critica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] , al di là dell’estraneità da parte di Niccolò al neoplatonismo fiorentino, possono riscontrarsi punti di convergenza con la constatazione machiavelliana della irriducibilità degli avvenimenti storici a postulati ideali), né etico-naturale (la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] Dell’instituto dei veri liberi muratori, apologia della ‘rispettabile società’ in tempi di persecuzione, e della convergenza tra la filantropia massonica, tutta morale e ‘apolitica’, e un cristianesimo di matrice gnostica.
Nel Piano ragionato ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] produzione letteraria; e soprattutto schivo di pretese d'imposizione" (Nencioni, p. 298), va rilevata la sua sostanziale convergenza con le idee manzoniane nell'aspirazione a una lingua viva (cioè rigenerata e modellata nel rapporto costante con il ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] per il timore di riaprire con una troppo recisa opposizione la via a Crispi, sia per l'illusorio proposito di favorire una convergenza fra le correnti di Sinistra e di Estrema che in qualche modo influisse sul governo. Ma già nel maggio si produssero ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] i Panegirici, il L. potrebbe avere impostato una vera e propria operazione editoriale volta forse a favorire una convergenza tra cultura ebraica e istanze filoprotestanti. Egli illustra gli insegnamenti delle Scritture a Lucrezia, secondo il modello ...
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DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] tuttavia alcuni motivi fondamentali gli erano chiari e costituiscono il filo dei suoi numerosissimi interventi Propagandistici. La convergenza della maturazione personale del D. con le idee socialiste fu comunque favorita dalla tensione propria dello ...
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convergenza
convergènza s. f. [der. di convergere]. – 1. Il convergere, l’essere convergente, cioè diretto verso un unico punto o limite: c. di due linee, di due strade; negli autoveicoli, c. delle ruote, la particolare disposizione delle...
convergente
convergènte agg. e s. m. [part. pres. di convergere]. – 1. agg. Che converge, cioè si dirige a un medesimo fine o punto: linee c.; strade c.; due fasci di luce convergenti; e in senso fig.: azioni, interessi convergenti. 2. agg....