La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] malissimo. Fiaccata da cronici mali non è suscettibile, tant'è debole, di ripresa per via di qualche energica terapia. Neque mala cultura, ma il nesso, l'interconnessione, la correlazione, la convergenza, sin la fusione. Le "azioni civili" e "le ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] si erano da tempo rassegnati all'idea che "stà Republica / xè debole, e slogada / dal tempo, e dai abusi", che aveva già ).
Non è un caso che anche questo episodio registrasse una convergenza tra i ricchi (Nicolò Foscarini) e i poveri sobillati da ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] di pace ed eventualmente contrattare prospettive di convergenza in processi di costruzione di un più 3 giugno) che la posizione della municipalità veneziana era estremamente debole anche perché le grandi città venete di Terraferma non erano ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] con Padova, cui qui sotto si accenna, e dunque la convergente azione (da sud e da est) sull'area friulano-istriano-dalmata (289), la Repubblica veneta si trovò in posizione piuttosto debole, perché rispetto a Sigismondo che (alleato ai conti di ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] qualificanti prevedeva l'impegno di ridurre per le classi più deboli la pressione tributaria e di avviare un piano di elaborazione culturale che troviamo i più significativi punti di convergenza con il nazionalismo. Non dimentichiamo, infatti, l' ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] processo formativo di enorme portata. La medesima convergenza di apporti culturali sottende infatti alla formulazione del t. tardo-arcaici interpretano invece il modello attraverso un debole allungamento della pianta e l'inserimento di una duplice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] forza e l’intensità dei processi storici in corso e la debole pulsione della riflessione storica coeva.
Al di fuori del problema diversi, che trovavano il loro maggiore punto di convergenza nella visione dello Stato come effettiva incarnazione storica ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] suo essere, di fatto, prepotente coi deboli e debole coi prepotenti, ossia coi nobili di la fermezza antiereticale di Venezia, si ricordano i momenti alti della sua convergenza con Roma, si esalta la vittoria di Lepanto.
Ma la dimensione ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] alla Camera il primo discorso prospettante una possibile convergenza di interessi tra fascismo e cattolicesimo(73).
democratica dei cattolici resistenti, secondo studiosi attuali "fu troppo debole e venne sconfitta", se è vero che "non solo ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] musulmano che ormai infestava tutti i mari. Una nuova congiuntura debole per Bisanzio (in Asia Minore lo stesso Teofilo era stato in un rapporto di alleanza rinsaldata da secoli di convergenze e vicende comuni, ma franca da ogni vincolo di ...
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lama1
lama1 s. f. [dal fr. lame, che è il lat. lamĭna «lamina»]. – 1. a. La parte principale di un utensile destinato a tagliare e avente quindi un bordo (talora anche tutti e due) molto affilato: la l. del coltello, del rasoio, della spada,...
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...