Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] teoria bembiana, dalla prassi editoriale, dalla generale convergenza dei letterati sul modello dei grandi trecentisti.
progressivamente una situazione nuova, in cui si fa sempre più debole il collegamento fra l’origine regionale dello scrittore e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] . Già nell’opera di Goethe appare evidente la convergenza tra gli interessi estetici e gli studi naturalistici, due vigorosi, si ramificano e superano da ogni parte un ramo più debole, così per generazione io credo sia avvenuto per il grande albero ...
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Caos deterministico
Angelo Vulpiani
Il programma di formalizzazione matematica della realtà inaugurato con la pubblicazione, nel 1687, dei Principia Mathematica di Isaac Newton è un punto di riferimento [...] piacere diminuendo ε, ma, a causa della debole dipendenza, logaritmica, il tempo di predicibilità è in cui r=4, quando t→∞ si osserva una rapida convergenza verso una misura invariante:
[14] formula
indipendentemente dalla scelta iniziale ...
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zona euro
zòna èuro locuz. sost. f. – Espressione che indica l’insieme dei paesi membri dell’Unione europea (17 nel 2013), che hanno adottato progressivamente l’euro come valuta ufficiale comune costituendo [...] eurozona. Inoltre si è verificato un sostanziale processo di convergenza dei rendimenti dei titoli pubblici e un allineamento dei fatto che la reazione della BCE sia stata estremamente debole nel rifornire liquidità alle banche, e la politica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento la psicologia è contraddistinta dalla dialettica tra due contrapposte [...] condiviso tra chi parla e chi ascolta.
La tradizione “debole” della psicologia postmoderna emerge solo nell’ultimo quarto del Novecento linguaggio (speech) sono il risultato della convergenza delle due direzioni dello sviluppo biologico e ...
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La corteccia cerebrale è considerata la struttura più evoluta e complessa tra tutti i sistemi viventi: si stima che nell’uomo la superficie corticale sia ca. 2.600 cm2, i neuroni ca. 30 miliardi, le sinapsi [...] potente da essere efficace anche quando è relativamente debole. La più nota modalità di flusso delle informazioni funzione, per es. la percezione, dipenda dalla convergenza d’informazioni originate da diversi canali sensoriali attraverso specifiche ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] che δ(N)≤0(N-1/2 (lnN)2) (o all'affermazione, apparentemente più debole, che δ(N)≤0(Nε-(1/2)) per ogni ε>0). ◆ [MTR] , ossia considerando anche i limiti delle successioni di Cauchy (→ CONVERGENZA: Criterio di c., o di Cauchy) di n. razionali ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] in Oriente rendevano il controllo dell’Italia incerto e debole ed esponevano le popolazioni provinciali al rischio di venire materia di dottrina e di culto e come punto di convergenza della rinnovata Chiesa continentale.
All’interno del regno franco l ...
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GISULFO
Andrea Bedina
Duca longobardo di Benevento, secondo di questo nome, figlio del duca Romualdo (II) e della sua prima moglie Gumperga, figlia di Aurona, sorella di re Liutprando. Romualdo, alla [...] senso nettamente opposto a quelle liutprandine. La pericolosa convergenza politica dei duchi di Benevento e Spoleto ormai non contrario, a un'agguerrita azione espansiva ai danni del debole Ducato romano. L'azione repressiva di Liutprando non si fece ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] rionali, le familiari, fino ai singoli idioletti. La convergenza verso il codice italiano si attua, secondo l’autore, del volgare priva di exempla d’autore, risulta normativamente debole perché accoglie più forme (per es., nella seconda persona ...
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lama1
lama1 s. f. [dal fr. lame, che è il lat. lamĭna «lamina»]. – 1. a. La parte principale di un utensile destinato a tagliare e avente quindi un bordo (talora anche tutti e due) molto affilato: la l. del coltello, del rasoio, della spada,...
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...