Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] causa del primo, si ruppero definitivamente e R. passò a Ginevra, dove fu accolto con grandi onori e dove ritornò all' l'ipotesi dello stato di natura consente a R. di delineare, per sottrazione delle convenzioni e delle artificiosità introdotte ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] nostri, ma che fare? ". Espulso dalla Francia, raggiunse prima Ginevra e poi Lugano; qui incontrò alcuni esponenti del socialismo milanese, tra di riunione e contro la ammonizione (seduta del 21 giugno 1884); illustrò un o. d. g. sulle convenzioni ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] già adottato la convenzione della prospettiva aerea di stampo fiammingo. La tecnica dell'Adorazione di Londra è essenzialmente di ninfe o di belle donne (esempi ibid., e Londra, National Gallery); le tre Veneri di formato verticale (Ginevra ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] ) al gusto e alle convenzioni melodrammatiche del tempo, sia d'ispirazione straniera. Vi si riconoscevano in parte attuate quelle concezioni musicali che il B. aveva enunciato nel suo scritto critico Ginevradi Scozia di Rota del 1864 ("L ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] eventi paralleli, in una atmosfera gaia ma non senza qualche riflessione di carattere sociale, segna alcuni mutamenti di gusto che porteranno il cinema italiano fuori dalle convenzioni dei film dei telefoni bianchi". Tofano accettava, alle soglie del ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] dimentichi che Bernardino Ochino predicò in Faenza più volte prima di fuggire a Ginevra - e nel complesso l'umanità è sommersa in tal trattatistico, egli restò ancorato alla sua epoca, alle convenzioni ed alla difesa dell'ordine stabilito, anche se ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] di passare all'azione (Grassi, pp. 922 ss.). Lo stesso Mazzini, nonostante l'appello all'insurrezione inviato da Ginevra il di prigioniero dà pretesto al B. per demolire, con brevi e apparentemente paradossali battute, le istituzioni e le convenzioni ...
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Nacque a Montecchio Precalcino (Vicenza), il 12 luglio 1859, dal conte Lodovico e da Maria dei nobili Nievo. Crebbe nell'ambiente culturale vicentino dominato dallo Zanella, di cui fu allievo, al pari [...] diplomatiche a Londra nel 1924 e a Washington nel 1925, accanto al ministro Volpi di Misurata, per la sistemazione dei debiti di guerra e la concessione di prestiti all'Italia; a Ginevra nel 1926, accanto a Grandi e Scialoja, per la conclusione ...
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PATANE, Giuseppe
Giuseppe Rossi
PATANÈ, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 1° gennaio 1932, primogenito di Franco (1908-1968), rinomato direttore d’orchestra, e Giulia Caravaglios, appartenente a una famiglia [...] decisiva all’estero. Nell’aprile 1958 diresse La bohème di Puccini a Ginevra, dove ritornò per altre sette produzioni fino al 1988. con passione e intelligenza le convenzioni contro il diffondersi di atteggiamenti ‘filologici’ rigoristici, sempre ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] molto originali che, pur partendo da alcune convenzioni teatrali, risultano non rappresentabili ma fruibili piuttosto da un pubblico di lettori. Lo stesso N. ha provveduto, in molti casi, a fornire una versione più breve e più semplice dei suoi testi ...
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convenzione
convenzióne s. f. [dal lat. conventio -onis «incontro, riunione; accordo, contratto», der. di convenire: v. convenire]. – 1. Accordo, patto stretto fra due o più persone, fra enti pubblici, fra stato e stato, mediante il quale...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...