LAPINI, Frosino (Eufrosino, Eufrosio)
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Firenze da Francesco intorno al 1520; fu sacerdote ed esercitò la professione di precettore (tra i suoi allievi vi furono Giorgio [...] maniera trascritte". Tutte le lettere sono datate Firenze o Bologna in un periodo tra il 1553 e il 1556. La convenzione adottata consente al L. di calare all'interno di forme epistolari "famigliari" molto fluide i contenuti di una institutio che ...
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DORIA, Simone
Margherita Spampinato Beretta
Nacque, presumibilmente a Genova, nella prima metà del sec. XIII e fu trovatore.
Della famiglia Doria nel sec. XIII compaione nei documenti a noi pervenuti [...] uno scopo determinato. Il partimen rivela in atto un processo di trasformazione di obblighi autenticamente morali in una convenzione, ugualmente vincolante, ma destituita ormai di qualsiasi motivazione etica, in nome della quale possono essere posti ...
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CEFFINO, Zanobio
Claudio Mutini
Nacque a Firenze nell'anno 1499, ultimo figlio di Giuliano e di Francesca Di Girolami. In data non precisabile egli sposò Giulia, che era figlia di Alessandro Farnese: [...] di una mediocrità deludente: i caratteri individuali sono appena abbozzati, le scene d'assieme risentono pesantemente della convenzione epica quattrocentesca, lo stile è quello dell'agiografia. Culturalmente il motivo di maggiore interesse è forse ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] critica radicata nella sua vita del pari alla poesia, e costituendo, non diversamente dalle sue lettere ove "la convenzione epistolare è vinta da prorompente afflato poetico", una forma di poesia minore. Il Foscolo - osservava - converte i problemi ...
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CONTELORI, Felice
Franca Petrucci
Primogenito di Giovanni Maria, giudice criminale, e di Lucrezia Libicini, nacque a Cesi (Temi) nel dicembre del 1588.
Nel 1611 era a Roma, studente del Collegio Romano [...] dell'Urbe e probabilmente già m precedenza, da quando cioè se ne interessava Urbano VIII, che nel 1624 aveva concluso la convenzione della devoluzione del ducato di Urbino alla S. Sede alla morte di Francesco Maria Della Rovere, il quale deteneva la ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] la destra del Po, unica linea strategica, riva abbandonata dagli Austriaci, ed occupazione che non sarebbe stata distrutta dalla Convenzione di Villafranca" (cfr. Cerretti, p. 30).
L'ultimo decennio del C., insignito prima del cavalierato poi della ...
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PARABOSCO, Girolamo
Daniele Ghirlanda
Luigi Collarile
PARABOSCO (Paraboschi), Girolamo (Gerolamo). – Figlio di Vincenzo, nacque a Piacenza probabilmente nel 1524 e comunque prima del 1526, anno in [...] Venice, Ph.D. diss., Princeton University 1990, passim; G. Miggiani - P. Vescovo, «Al suono d’una suave viola»: convenzione letteraria e pratica musicale in ambienti accademici veneziani di metà Cinquecento, in Recercare, V (1993), pp. 5-32; M ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] del carteggio con lo Sclopis è dedicato a considerazioni sulla politica italiana. Con particolare trepidazione e sfiducia segue la convenzione di settembre ("Ora tutto è consumato, e Dio protegga il nostro paese che dopo il trasferimento mi rende ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] del Parlamento e all'azione dei Comitati di provvedimento per Roma e Venezia; soltanto nelle polemiche contro la convenzione di settembre ritrovò in parte l'antica vivacità: temeva che il trasferimento della capitale a Firenze implicasse l'abbandono ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] , come le altre due; certo è che essa costituisce uno dei suoi scritti più importanti, perché, lasciando cadere la convenzione abusata del codice della ragion di Stato, abbozza un ritratto assai acuto della corte di Roma, che giudica una caricatura ...
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convenzione
convenzióne s. f. [dal lat. conventio -onis «incontro, riunione; accordo, contratto», der. di convenire: v. convenire]. – 1. Accordo, patto stretto fra due o più persone, fra enti pubblici, fra stato e stato, mediante il quale...
convenzionare
v. tr. [der. di convenzione] (io convenzióno, ecc.). – Stabilire per mezzo di una convenzione. Nel rifl., convenzionarsi, impegnarsi tramite una convenzione, riferito in partic. a medici liberi professionisti o a cliniche private...