CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] a Zuz, nell'Engadina superiore, un sinodo dei ministri evangelici della Rezia. Il C. vi dovevano essere prelevati dalle rendite del convento di S. Maria di Dona presso intervento di un gruppo di teologi cappuccini, zoccolanti, gesuiti e soprattutto ...
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GERARDO Maiella, santo
Silvano Giordano
Nacque a Muro Lucano il 6 (secondo alcune fonti il 23) apr. 1726 da Domenico, che esercitava la professione di sarto, e da Benedetta Galella, contadina. Fu battezzato [...] sue istanze per entrare tra i cappuccini, ricevendo però nuovi dinieghi. Provò di trattare con la gente estranea al convento; più tardi andò a Caposele (presso Nicolai, che lo raccomandava alla benevolenza dei parroci, si dedicò alla questua in ...
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CRISPINO da Viterbo, santo
Jean-Michel Sallmann
Pietro Fioretti nacque il 13 nov. 1668 in un ambiente di piccoli artigiani di Viterbo. Appena raggiunse l'età adatta, fu sistemato come apprendista da [...] e i pii sonetti di Filippo Neri, e leggeva naturalmente le vite dei santi che gli servivano di modello.
Nel luglio del 1693 la sua ammissione come novizio nel conventocappuccino di Palanzana (Viterbo) fu una nuova tappa di questa ascesa sociale ...
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BONSI, Clemente
Bernard Barbiche
Nacque nel 1598 da Pietro e da Lucrezia Manelli. All'indomani del conclave che aveva portato all'elezione di papa Gregorio XV, lo zio del B., il cardinale Giovanni Bonsi, [...] editti di Nîmes (luglio 1629), uno dei quali fissava l'istituzione di un . L'11 dello stesso mese presiedette nel convento degli agostiniani all'apertura degli Stati di Linguadoca a Notre-Dame-de-Mougères, i cappuccini a Servian e concesse ai minimi ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] affiancati da due frati cappuccini che avrebbero suggerito all Barbarigo una visita nel convento d'Aracoeli, nella quale con aggiunte, a cura di J. Berthier, Roma 1889; L. von Pastor, Storia dei papi, XIV, 2, Roma 1932; S. Mihály, Il papa I. XI e la ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] avvalse dei nuovi ordini religiosi nati nella temperie spirituale pretridentina. Nel 1566, chiamò a Cremona i cappuccini; nel che vi si istallassero i teatini, a disposizione dei quali mise il convento di S. Abbondio, mentre dal 1561 aveva consegnato ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] annate in occasione della presa di possesso delle cattedrali e deiconventi maschili. Notevoli concessioni, invece, la Santa Sede aveva i Cappuccini riconosciuti nel 1528 come ramo autonomo dell'Ordine francescano, sotto la protezione dei Conventuali ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] Carlo e Ferdinando d'Asburgo, e, quindi, nel 1574, deiconventi della Boemia e della Moravia.
Il problema più delicato che di recente fondazione, quali i Barnabiti, i Teatini o i Cappuccini. Ma l'Ordine per il quale dimostrò una evidente inclinazione ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] napoleonici poi (con confische di case e conventi, dispersione dei frati, abbandono della vita comune), per motivazioni anche l’articolata famiglia francescana arrivando addirittura a dimezzare i Cappuccini, che passavano da 8.563 unità nel 1860 a ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] La commissione presieduta dal B., che aveva la sua sede nel convento di S. Paolo Maggiore, era delegata all'esame del clero attiva soprattutto nei ceti aristocratici, la confraternita dei laici cappuccini delle Torricelle, ed i somaschi ai quali ...
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convento
convènto s. m. [dal lat. conventus -us «adunanza», nel lat. eccles. «riunione di frati, convento», der. di convenire «riunirsi»]. – 1. a. Casa dove abitano i religiosi e le religiose di ordini mendicanti, per la cui erezione è necessario...
amico
s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente...