CANCELLIERI, Vanni (detto Focaccia)
Giancarlo Savino
Nacque a Pistoia nella seconda metà del sec. XIII, figlio naturale di Bertacca di messer Ranieri, di parte bianca. Il soprannome Focaccia, con cui [...] Il podestà di Prato dette corso alla sua istruttoria, ma il C. e quasi tutti i suoi complici, giudicati in contumacia, si sottrassero di fatto a qualsiasi pena. Ebbe invece successo una seconda aggressione qualche tempo dopo a Montemurlo, tra Pistoia ...
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ERIZZO, Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nell'antica casa turrita degli Erizzo, sul rio di S. Canzian, da Marco di Stefano e da Maria Arbosani, nel 1411.
Riteniamo siano queste la paternità [...] , l'E. ricoprì la carica di savio agli Ordini, che mantenne sino al settembre del 1452, alternandola nei periodi di contumacia con la partecipazione alla Quarantia e, nel 1451, alla Giustizia Vecchia.
A partire dal 1453, tuttavia, e per un decennio ...
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POLENTA, Ostasio da
Augusto Vasina
POLENTA, Ostasio da. – Figlio di Guido Minore e di una discendente dei Fontana, nacque attorno alla metà del XIII secolo ed ebbe sei fratelli – Lamberto, Bannino, [...] , per infrazione alla disciplina del commercio del grano, furono richiamati dal rettore papale e, data la loro contumacia, furono condannati a una pesante multa. Tale processo di dissociazione fra governanti e governati si acuì ulteriormente nel ...
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POLENTA, Guido da
Augusto Vasina
POLENTA, Guido da. – Figlio di Geremia (documentato negli anni 1169-84) e di una madre non identificata, dovette nascere con ogni probabilità fra gli anni Sessanta e [...] Godo e in altre zone del Ravennate.
Nel 1199 Guido all’interno della Curia arcivescovile prese parte alla condanna in contumacia di un certo Paganello, che si era ribellato all’arcivescovo nel castello di Montalboddo (Marca Anconetana) e fu privato ...
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BAROLO, Ferdinando
Umberto Coldagelli
Nato nel 1751 a Giaveno (Torino), si laureò in medicina a Torino ed esercitò all'inizio la libera professione. Le sue idee repubblicane lo posero presto al centro [...] furono arrestate; un tribunale speciale istruì i processi che si conclusero con durissime condanne, molte delle quali però in contumacia: dovettero salire il patibolo Giovanni Chantel, Francesco Junod. e Giovanni De Stefanis. Più tardi il B. cercò di ...
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FOSCARI, Girolamo
Giuseppe Gullino
Ultimo dei numerosi figli di Alvise di Federico, del ramo "ducale" a S. Pantalon, e di Elisabetta Loredan, nacque a Venezia il 7 giugno 1586. Quando il padre morì, [...] con l'omicidio di tale Francesco Martini, comandante di un reparto di schiavoni al soldo della Repubblica.
Ne seguì la contumacia dalla politica per qualche anno, ma poi il F. riprese l'attività accettando di recarsi provveditore a Legnago, ove ...
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GHERARDINI, Andrea
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze nella seconda metà del XIII secolo da Filippo di messer Pegolotto.
Il nonno, cavaliere, appartenente a una delle più antiche famiglie di Firenze, [...] al pagamento, né si presentò davanti ai suoi giudici, meno di due mesi dopo, il 10 marzo, fu condannato in contumacia al rogo insieme con gli altri. I due provvedimenti significarono quindi per lui di fatto l'esilio insieme con altri esponenti della ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe
Elena Fasano Guarini
Nato a Milano il 9 apr. 1797 dal marchese Carlo, ex consigliere generale della città, e da Teresa Trotti Bentivoglio, nobildonna dedita a severe pratiche [...] l'inchiesta delle autorità austriache portò gravi elementi a carico dell'A., e il processo si concluse con la condanna a morte in contumacia, alla fine del 1823, e la confisca dei beni lombardi. L'A., insieme con la moglie, si stabilì in Belgio, dove ...
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CAPONE, Filippo
Francesco Barra
Nacque a Montella (Avellino) il 25 maggio 1821 da Andrea, avvocato, e da Petronilla Terribile.
Antica ed agiata, la famiglia apparteneva a quella operosa e vivace borghesia [...] , questo opuscolo, ritenuto dalle autorità "proclama incendiario", doveva costare al C. già esule in Piemonte un processo in contumacia innanzi alla Gran Corte criminale di Avellino. Il tragico 15 maggio 1848, lo vide sulle barricate napoletane a ...
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BADOER, Pietro
Giorgio Cracco
Da non confondersi con Pietro di Marino, vissuto nella stessa epoca, nacque da Andrea della contrada di S. Stefano Confessore, a Venezia, forse nel primo ventennio del [...] un inquisitore dei Dieci come se fosse un delinquente comune; il B., che nel contempo era fuggito, venne allora condannato in contumacia. Mentre il 22 ottobre dello stesso anno la sentenza contro di lui veniva gridata sulle scale di Rialto, un notaio ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...