IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] . In conseguenza di ciò, nel 1852 ebbe confiscati tutti i beni e il 23 ag. 1853 fu condannato a morte in contumacia.
A Torino, dove si era intanto trasferito, l'I. visse in forti ristrettezze economiche nonostante gli aiuti della sorella Rosa, che ...
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GENOINO, Giulio
Eugenio Di Rienzo
Nacque nel 1567 a Cava de' Tirreni (e non a Napoli nel 1561, come lui stesso ebbe ripetutamente ad affermare), da una famiglia di artigiani della seta. Ottenne però [...] anche in assenza di un verdetto definitivo, che venne emesso il 28 sett. 1620 e stabilì la condanna del G. in contumacia per sedizione e l'imposizione di una taglia.
Pervenuto in Spagna l'ordine d'arresto, il G. fu catturato durante il viaggio ...
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DEL RE, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Turi, in Terra di Bari, il 2 genn. 1806 da Francesco Paolo e da Maria Componibile.
In un passato non lontano molti membri della famiglia paterna, originaria [...] piroscafo francese che lo portò a Marsiglia da dove nell'agosto passò in Piemonte: quattro anni più tardi, giudicato in contumacia per cospirazione contro la sicurezza dello Stato, sarebbe stato condannato ad una pena di diciannove anni.
A Torino i ...
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GRIECO, Ruggero
Giuseppe Sircana
Nacque a Foggia il 19 ag. 1893 da Giuseppe, impiegato postale, e da Teodolinda Pomarici, appartenente a una famiglia di nobili decaduti.
Sulla formazione del G., rimasto [...] il G. si rifugiò in Svizzera e quindi a Parigi, dove, dal 1927, lavorò alla redazione di Lo Stato operaio. Processato in contumacia dal Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato, il 17 ott. 1927 il G. fu condannato a diciassette anni e sei mesi ...
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DE CONCILJ (De Concili, De Conciliì, De Concilij, De Conciliis), Lorenzo
Silvio De Majo
Nacque ad Avellino il 6 luglio 1776 da Donato e Maddalena Genovese.
Tra le varie forme dei cognome, delle quali [...] che lo condusse a Barcellona. Iniziò un esilio che sarebbe durato ben ventisette anni, perché, condannato a morte in contumacia con il Pepe, il Carrascosa e diversi altri nel 1823, il D. sarà escluso dalle amnistie concesse dal governo napoletano ...
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GUALANDI, Bacciameo
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa, verosimilmente poco dopo il 1250, da Bonifacio di Gerardo di Cortevecchia e, forse, da una Beatrice, d'ignota famiglia, attestata come moglie di Bonifacio [...] da Pisa del conte, il quale non appena ne fu informato, accusò il G. di tradimento e lo fece mettere al bando in contumacia. Questi apprese della condanna al proprio ritorno in città e, pur facendo in tempo a fuggire, non poté evitare che il vicario ...
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CARACCIOLO, Carmine Nicola
Raffaele Barometro
Nacque il 5 luglio 1671 a Bucchianico (Chieti) da Marino, principe di Santobuono, e da Giovanna di Giuseppe Caracciolo, principe di Torella. Trascorse la [...] e così, quando gli Austriaci vi entrarono (1707), il C. si vide confiscati i beni e fu condannato a morte in contumacia. Perciò, quando nel giugno 1711 lasciò Venezia, fu costretto a dirigersi a Madrid. Qui, nel dicembre dello stesso anno, ricevette ...
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CAETANI, Onorato
Edmond René Labande
Figlio primogenito di Nicola, conte di Fondi, e di Giacoma Orsini, nacque verso il 1336. Morto Nicola intorno al 1348, il C. ereditò la contea di Fondi che gli fu [...] il suo aiuto a Luigi I d'Angiò quando costui cercò di conquistare il Regno: Carlo di Durazzo lo condannò in contumacia. Nel settembre 1384 Luigi I, alla vigilia della morte, incluse il C. tra i suoi esecutori testamentari: segno evidente della sua ...
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CONTARINI, Giovanni
Gino Benzoni
Primogenito di Tommaso (1606-1650; straordinario a Sebenico, conte a Zara e, nel 1645 "castellan" al Lido) di Giovqnni e di Elena di Angelo Miani, nacque nel 1632. Ebbe [...] capi" del Consiglio dei dieci "per diffendersi et escolparsi". In caso contrario si proceda egualmente in loro "absenza" e "contumacia". Ma, mentre Renier, più avveduto, s'affretta a presentarsi e riesce a scagionarsi sino a riprendere, assolto, la ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] padre.
Nel 1796 la grave situazione in cui versava la Repubblica spinse il Maggior Consiglio a porre fine alla lunghissima contumacia che aveva colpito il Donà. Essendo stato eletto censore, poté finalmente entrare in Senato. Nell'aprile del 1797 fu ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...