RICCIARDI, Giuseppe
Luca Di Mauro
RICCIARDI, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 19 luglio 1808 da Francesco e da Luisa Granito dei marchesi di Castellabate.
Il padre, avvocato originario della Capitanata, [...] comitato di salute pubblica con poteri speciali; la sua proposta, tuttavia, venne messa in minoranza.
Condannato a morte in contumacia ‘con terzo grado di pubblico esempio’, insieme a sei compagni si rifugiò in Calabria, regione che non conosceva e ...
Leggi Tutto
RAVERA, Camilla
Aldo Agosti
RAVERA, Camilla. – Nacque ad Acqui Terme (Alessandria) il 18 giugno 1889, da Domenico e da Emilia Ferrero. Seconda di sette figli tra i quali per tutta la vita rimasero stretti [...] , sul lago Maggiore. Ma fu arrestata in seguito a una delazione il 10 luglio 1930.
Sul suo capo pendevano già numerose condanne in contumacia. Il tribunale speciale la condannò nel novembre del 1930 a 15 anni e sei mesi di detenzione per i reati di ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Carmine Nicola
Raffaele Barometro
Nacque il 5 luglio 1671 a Bucchianico (Chieti) da Marino, principe di Santobuono, e da Giovanna di Giuseppe Caracciolo, principe di Torella. Trascorse la [...] e così, quando gli Austriaci vi entrarono (1707), il C. si vide confiscati i beni e fu condannato a morte in contumacia. Perciò, quando nel giugno 1711 lasciò Venezia, fu costretto a dirigersi a Madrid. Qui, nel dicembre dello stesso anno, ricevette ...
Leggi Tutto
CAETANI, Onorato
Edmond René Labande
Figlio primogenito di Nicola, conte di Fondi, e di Giacoma Orsini, nacque verso il 1336. Morto Nicola intorno al 1348, il C. ereditò la contea di Fondi che gli fu [...] il suo aiuto a Luigi I d'Angiò quando costui cercò di conquistare il Regno: Carlo di Durazzo lo condannò in contumacia. Nel settembre 1384 Luigi I, alla vigilia della morte, incluse il C. tra i suoi esecutori testamentari: segno evidente della sua ...
Leggi Tutto
SALVIATI, Jacopo
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 15 settembre 1461 da Giovanni di Alemanno e da Elena Gondi, e frequentò lo Studio fiorentino.
Angelo Poliziano gli dedicò il suo Rusticus (1483), [...] gonfaloniere della Repubblica in assenza dei Medici. L’odio dei fiorentini contro Salviati si manifestò in una causa in contumacia per aver evitato la gabella sul matrimonio delle due figlie (Elena con il signore di Piombino, Luisa con Sigismondo ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Giovanni
Gino Benzoni
Primogenito di Tommaso (1606-1650; straordinario a Sebenico, conte a Zara e, nel 1645 "castellan" al Lido) di Giovqnni e di Elena di Angelo Miani, nacque nel 1632. Ebbe [...] capi" del Consiglio dei dieci "per diffendersi et escolparsi". In caso contrario si proceda egualmente in loro "absenza" e "contumacia". Ma, mentre Renier, più avveduto, s'affretta a presentarsi e riesce a scagionarsi sino a riprendere, assolto, la ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] padre.
Nel 1796 la grave situazione in cui versava la Repubblica spinse il Maggior Consiglio a porre fine alla lunghissima contumacia che aveva colpito il Donà. Essendo stato eletto censore, poté finalmente entrare in Senato. Nell'aprile del 1797 fu ...
Leggi Tutto
VINCIGUERRA, Sisto
Serena Presti Danisi
– Nacque ad Alatri, nel Frusinate, il 17 aprile 1815 da Bernardo e da Zefirina Mascetti.
I Vinciguerra furono una delle più ricche famiglie alatrine, grazie agli [...] , procedette a diversi arresti, tra cui quello del leader Giuseppe Petroni –, il tentativo condusse alla condanna in contumacia di Vinciguerra, insieme con Mazzini, Luigi Pianciani e Massimiliano Grazia, tutti individuati come mandanti.
In esilio ...
Leggi Tutto
TREVISAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
TREVISAN, Girolamo. – Nacque a Venezia il 1° aprile 1572, unico figlio di Francesco, del ramo a S. Pantalon, e di Elisabetta Priuli di Domenico.
Rimase orfano assai [...] provveditore oltre il Mincio (26 febbraio 1630), fu presente alla rotta di Valeggio del 30 maggio; rimpatriato, durante la contumacia nel Lazzaretto (c’era la peste) stese uno scritto in cui giustificava la sconfitta e l’operato del provveditore ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Dante
Paolo Malanima
Nacque a Firenze da Guido di Dante di Bernardo e Alessandra Tornabuoni il 1º giugno 1503.
Il padre, dei Signori nel 1498 e nel 1527,era giudicato dai contemporanei [...] agli Arrabbiati, il C. riuscì ad abbandonare Firenze in abito da frate. Veniva di lì a poco condannato in contumacia e bandito dalla città. Il capo di imputazione più pesante era l'incendio della villa medicea.
Non conosciamo con esattezza ...
Leggi Tutto
contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...