Al-Mālikī, Nūrī. - Uomo politico iracheno, anche noto con lo pseudonimo di Jawar (n. Al-Hillah 1950). Primo ministro dal 2006. Membro del partito islamico sciita Da’ wa durante gli anni degli studi universitari, [...] nel 1980 fu costretto all’esilio dal regime di Saddam Hussein e condannato a morte in contumacia. In Iran, dove si era rifugiato, si dedicò ad attività di opposizione al regime. Rientrato in patria dopo la guerra in Iraq e la caduta di Hussein, è ...
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Uomo politico tedesco (n. Halberstadt 1900); membro del partito nazista, fu segretario di R. Hess (1933-1941); quando questi si recò in Inghilterra, B. divenne capo della cancelleria di Hitler. Durante [...] la battaglia di Berlino se ne persero le tracce (tra il 1° e il 2 maggio 1945); fu condannato a morte in contumacia, come criminale di guerra, dal tribunale di Norimberga. ...
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Storico e uomo politico, nato a Potenza il 23 marzo 1863, morto a Roma il 20 maggio 1939. Avviatosi dapprima agli studî giuridici, poi a quelli di storia dell'antichità, militò da giovane nel socialismo. [...] Implicato nei fatti di Milano del 1898, n'ebbe una condanna in contumacia, la destituzione dalla cattedra di storia antica che aveva conseguito (1890) nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano. Eletto deputato a Milano e a Napoli nelle elezioni ...
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BUONCONSIGLIO, Vitruvio
Franco Barbieri
Figlio del maggiore e ben più valente Giovanni, è comunemente menzionato nella forma dialettale Vitrulio. La prima notizia su di lui risale al gennaio 1523 quando, [...] assieme all'intagliatore F. Maio, feriva in una rissa presso Rialto un mercante veneziano. Fuggito, venne condannato in contumacia, il 20 febbr. 1523, a sei anni di esilio; lo ritroviamo a Ferrara, testimone in documenti del 3 nov. 1528 e del 1º sett ...
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Quinto duca di G. (Blois 1614 - Parigi 1664); figlio cadetto del duca Carlo, destinato alla vita ecclesiastica e arcivescovo di Reims a quindici anni, per la morte del fratello maggiore e del padre (1639-40) [...] divenne capo della casa. Sostenitore del conte di Soissons nella sua ribellione, fu (1641) condannato a morte in contumacia dal parlamento di Parigi, ma ottenne il perdono (1643) e anche il ducato, che era stato confiscato (1632) al padre. Dopo la ...
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Militare e uomo politico paraguaiano (Encarnación 1912 - Brasilia 2006). Comandante in capo delle forze armate, nel maggio 1954 si impadronì del potere con un colpo di stato e nel luglio dello stesso anno, [...] di capitali dall'estero (USA e Brasile soprattutto). Deposto da un colpo di stato militare nel febbr. 1989, si rifugiò in Brasile, dove gli fu concesso asilo politico. Successivamente (1997) fu condannato in contumacia per crimini contro l'umanità. ...
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Patriota e uomo politico napoletano (Calvanico, Salerno, 1804 - Caserta 1880). Fu ministro dell'Interno con C. Troya; il conflitto del 15 maggio 1848, che invano aveva cercato di evitare, lo costrinse [...] alla riapertura della Camera, la reazione lo costrinse a esulare in Piemonte (1849); fu allora condannato a morte in contumacia. Dal 1849 al 1860 visse tra Genova e Torino, esercitando la professione di avvocato. Eletto nel 1860 al Parlamento ...
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Uomo politico (Bologna 1886 - Milano 1966). Nazionalista, aderì al fascismo e fu deputato dal 1924, sottosegretario per le Corporazioni (1929-32), poi per la Stampa e propaganda (1935), ministro per la [...] del 24 luglio 1943 votò a favore dell'ordine del giorno Grandi Ciano, e fu per ciò condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona (11 genn. 1944). Ha scritto un volume di ricordi diplomatici: Due dittatori di fronte. Roma-Berlino ...
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Scrittore italiano (Parma 1891 - Padova 1968). Volontario nella guerra 1915-18 e decorato al valore. Poeta di un delicato, crepuscolareggiante intimismo (Prigioniere, 1926; In grigiorosa, 1931; In riva [...] 1969, a cura di C. Della Corte, comprendente una scelta di tutte le sue poesie); narratore versatile (Giorni di contumacia, 1935; Conte Labia, 1938; Chiara, 1939; Gelsomino, 1939; L'ingaggio, post., 1969), il suo nome si raccomanda specialmente alla ...
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Ben Barka, Mahdi
Politico marocchino (n. Rabat 1920-m. prob. 1965). Membro del partito Istiqlal, partecipò alla lotta per l’indipendenza del Marocco, divenendo il principale esponente della sinistra [...] dall’Istiqlal che diede vita all’Unione nazionale delle forze popolari (UNFP). Rifugiatosi in Francia, condannato a morte in contumacia per alto tradimento per aver preso posizione a favore dell’Algeria nel conflitto di frontiera fra questa e il ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...