CERIOLI, Gaspare
Aldo Gaudiano
Nacque a Cremona il 3 ag. 1784 da Giuseppe e da Giuseppa Meli; si laureò a Pavia in medicina nel 1806 e in chirurgia nel 1807. Appassionato di chimica, si dedicò, giovanissimo, [...] a visitare i coscritti. Ma nel 1836, essendo comparso il colera a Cremona, gli fu affidata la direzione della locale Casa di contumacia, ufficio che egli tenne anche negli anni 1854 e 1855 e da cui trasse spunto per alcuni scritti sulla natura e la ...
Leggi Tutto
CARTA MOLINO, Pietro
Salvatore Candido
Nacque a Croce Mosso nel Biellese l'11 ott. 1797. Nulla risulta della sua vita fino al 1821, quando sarebbe stato ripetitore nel Collegio delle province di Torino [...] di cattura dall'uditore generale di guerra in Torino e, il 28 successivo, l'esule fu condannato a morte in contumacia. Il C., che risultava essere in Francia nel 1824, nell'anno successivo, sembra tramite vincoli massonici, prese contatto con un ...
Leggi Tutto
CASTELVÌ, Iacopo Artaldo
Bruno Anatra
Nacque a Cagliari il 27 dicembre del 1606 da Paolo marchese di Cea e da Marianna de Yxar. Venne avviato molto precocemente alla carriera delle armi; partecipò nel [...] spediti in esilio.
Nel giugno 1669 il C. e i suoi più stretti partigiani furono condannati a morte in contumacia. Per sottrarsi alla cattura essi si rifugiarono sul monte Nieddu, dove resistettero al corpo di spedizione inviato dal viceré, composto ...
Leggi Tutto
BONELLI, Pio Camillo
Renzo De Felice
Nacque a Roma il 2 nov. 1757 da Marcantonio, marchese di Cassano e duca di Montanara e Salci, e da Violante Crescenzi. Di famiglia nobile dello Stato della Chiesa [...] Napoleone Bonaparte. A Roma, intanto, il 27 maggio 1800 la giunta di Stato - pare su pressioni dei Napoletani - lo condannava in contumacia alla decapitazione e alla confisca dei beni. Il 25 febbr. 1801 Pio VII lo graziò e lo rimise in possesso dei ...
Leggi Tutto
Gangalandi, di
Arnaldo D'addario
Antica consorteria fiorentina, i cui privilegi cavallereschi e il cui stemma risalgono all'investitura concessa ad essa e ad altre casate della città dal gran barone, [...] attraverso il suo territorio del grano necessario a Firenze, e per questo gesto il comune guelfo fiorentino lo condannò in contumacia al rogo, il 13 ottobre. E ancora, nel 1304, i di G. furono protagonisti - insieme con gli Ubertini, i Pazzi ...
Leggi Tutto
CAETANI, Benedetto
Daniel Waley
Figlio primogenito del conte Bonifacio e di Maria de' Conti, nacque probabilmente intorno al 1320. Era certamente ancora in tenera età quando nel 1329 morì il padre: [...] e i suoi sostenitori lo elessero signore di Anagni. Il rettore fuggì a Frosinone, ove il 1ºluglio condannò a morte il C. in contumacia e inflisse alla città una pesante multa. Nel gennaio del 1341 il C., con l'aiuto di Anagni e di alcuni cittadini di ...
Leggi Tutto
APPIANO, Bernardo
Roberto Zapperi
Medico di Pallanza, visse a Milano dove, secondo quanto risulta da una sentenza del Santo Uffizio del 27 apr. 1571, professò dottrine ereticali che gli dettero molto [...] arcivescovili, si era rifugiato prudentemente in Francia. Riconosciuto quale complice nella fuga di Bemardo e processato in contumacia, il suo caso provocò l'arresto del terzo fratello, Luigi, sotto accusa di favoreggiamento. Rientrato più tardi ...
Leggi Tutto
(lat. appellatio, da appellare "invocare, reclamare"; fr. appel; sp. apelación; ted. Berufung; ingl. appeal). L'appello è un reclamo al giudice superiore contro la sentenza del giudice inferiore, dalla [...] . 413), che si può considerare o come un caso eccezionale di soccombenza in merito basata sul solo fatto della contumacia (Chiovenda), o come una preclusione del diritto di appello, con conseguente passaggio in giudicato della sentenza in primo grado ...
Leggi Tutto
TRASIBULO di Stiria
Gaetano De Sanctis.
Uomo di stato ateniese della fine del sec. V e del principio del IV a. C. Di famiglia facoltosa, figlio di Lico del demo di Stiria, nacque intorno al 445. Sincero [...] tendenza estremista capitanata da Crizia, egli già prima della uccisione di Teramene si rifugiò in Tebe e fu condannato in contumacia insieme con Anito e Alcibiade (Senofonte, Hellen., II, 3,92). Da Tebe Tr., con 70 fuorusciti, passò il confine dell ...
Leggi Tutto
Titolo per indicare funzioni di varie amministrazioni, che vanno da quelle di semplice impiegato in una branca, specialmente in quella giudiziaria, dell'amministrazione dello stato, su fino a quelle dei [...] del giudice. Talora questo funzionario adempie alle funzioni di giudice supplente, specialmente quando il giudizio avviene in contumacia. Alla funzione del cancelliere così elevata poté adattarsi l'epiteto baconiano di digitus curiae. Anche in Italia ...
Leggi Tutto
contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...