Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Mazziniano, fu accusato di congiura contro il governo piemontese e venne condannato in contumacia (1833) alla pena capitale. Amnistiato, tornò in patria e, [...] convertitosi alla causa sabauda, fu eletto deputato (1848); inviato a Parigi come ministro plenipotenziario da V. Gioberti, abbandonò la vita politica dopo la sconfitta di Novara (marzo 1849) e si recò ...
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Pittore (Foggia 1822 - Napoli 1897). Nell'accademia di Napoli, si legò d'amicizia con D. Morelli. Condannato a morte in contumacia per aver cospirato contro i Borboni, si rifugiò all'Aquila (1848) e poi [...] a Firenze (1850). Con il De Tivoli, nel 1855 fu a Parigi; fu poi in contatto col gruppo dei macchiaioli. Rientrò a Napoli nel 1860. Amico di Garibaldi, fu poi consigliere comunale e tra i fondatori del ...
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Patriota (Vercelli 1794 - Genova 1855); capitano d'artiglieria nell'esercito sardo, partecipò ai moti piemontesi del 1821. Condannato a morte in contumacia, riparò in Spagna, dove combatté tra le file [...] costituzionali, poi in Inghilterra. Rientrato in Piemonte fu eletto deputato (1848 e 1849-53) e inviato da Gioberti in missione diplomatica a Francoforte e a Bruxelles (1848-49) ...
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Nome di alcuni magistrati romani, tra cui: 1. Pretore nel 66 a. C., seguace di Catilina: fu condannato a morte in contumacia. 2. Fratello di Gaio Cassio Longino, l'uccisore di Cesare. Combatté nella guerra [...] civile per Cesare in Tessaglia e in Grecia. Fu tribuno della plebe nel 44 a. C. e oppositore di Antonio, col quale si riconciliò nel 41. 3. Console nel 30 d. C., partigiano di Seiano; sposò nel 33 Drusilla ...
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Patriota (Arona 1796 - Torino 1867). Laureatosi in legge a Pavia, prese parte al moto torinese del 1821 e, condannato a morte in contumacia, esulò in Spagna, ove si batté con i costituzionali nel 1823, [...] poi in Inghilterra. Tornato in patria, pubblicò nel 1852 una nuova edizione ampliata delle sue Reminiscenze dell'esilio (1a ed., 1830) e fu deputato di Arona nella VI e VII legislatura ...
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Uomo politico francese (Parigi 1800 - ivi 1879); repubblicano, arrestato dopo i tumulti del giugno 1832, fuggì e fu condannato a morte in contumacia; venne graziato nel 1834; dal maggio al dic. 1848 fu [...] ministro degli Esteri e nell'agosto impose al Regno di Sardegna la mediazione anglo-francese, mirando a una soluzione federalista del problema italiano; offrì ospitalità in Francia a Pio IX dopo l'assassinio ...
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Patriota (n. Pavia 1780 - m. 1852); ricco proprietario nell'Oltrepò e nella Lomellina, implicato nei moti del 1821, fu condannato a morte in contumacia. Esule (fino al 1840), profuse gran parte del patrimonio [...] nelle diverse iniziative degli esuli ed ebbe un ruolo preminente nella tentata spedizione di Savoia (1831) ...
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Uomo politico francese (Fort-Dauphin, San Domingo, 1756 - Parigi 1845). Deputato monarchico alla Legislatura (1791), eclissatosi sotto il Terrore, condannato a morte in contumacia per la sua partecipazione [...] all'insurrezione del 13 vendemmiaio, deputato ai Cinquecento e proscritto dopo il 18 fruttidoro, fu sotto Napoleone deputato, prefetto e conte dell'Impero. Alla Restaurazione si segnalò per lo zelo ultrarealista ...
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Patriota (Genova 1824 - ivi 1890); mazziniano, fondò (1850) a Genova una società di tiro a segno con obiettivi patriottici. Condannato a morte in contumacia (1857) per i moti di Genova, fu poi (1859) a [...] capo dei carabinieri genovesi nella seconda guerra d'indipendenza, poi nella spedizione dei Mille. Nella terza guerra fu nel Trentino al comando di un battaglione, e nel 1867 partecipò alla campagna dell'Agro ...
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Calvinista francese (n. Castres 1709 - m. 1777). Accusato (1762) di aver ucciso la figlia, suicidatasi invece per le persecuzioni dei cattolici, fu condannato in contumacia a morte dal Tribunale di Tolosa. [...] Come già per J. Calas, Voltaire si fece difensore dell'innocenza di S. e (1769) ottenne l'annullamento della sentenza ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...