BELLELLI, Gennaro
Gian Paolo Nitti
Nato a Napoli il 18 sett. 1812 da antica e agiata famiglia baronale, s'impiegò giovanissimo nell'anuninistrazione borbonica. Risulta noto alla polizia per aver prestato, [...] di piazza. Dopo i fatti del 15 maggio 1848 si rese latitante; il 20 ag. 1853 era condannato a morte in contumacia dalla Gran Corte criminale di Salerno. Nel maggio del 1849 fuggì a Marsiglia, dove si erano rifugiati i fratelli Plutino, R ...
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Antica nobile famiglia boema. Il primo personaggio noto della famiglia è Ottone di B., vissuto nella seconda metà del sec. XIV. La famiglia aveva nello stemma un tamburo (buben), che si mise in relazione [...] un terzo dei beni. Giovanni iunior, che aveva comandato una parte delle truppe boeme alla Montagna Bianca, venne condannato a morte in contumacia e privato di tutti i suoi beni. Altri membri della famiglia B., i figli di Nicola Vratislao di B., erano ...
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MARTY, Andre
Armando SAITTA
Uomo politico francese, nato a Perpignano (Pirenei Orientali) il 6 novembre 1886. Ingegnere meccanico della marina militare durante la prima Guerra mondiale, nel 1919 si [...] l'azione dei decreti repressivi di Daladier, perse il mandato parlamentare e il 26 gennaio 1940 fu condannato in contumacia a cinque anni di prigione. Successivamente, ad Algeri, M. contribuì attivamente all'adesione delle forze democratiche a De ...
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EMO, Giovanni
Renata Targhetta
Ultimogenito di Pietro di Gabriele e di Fiordiligi Valmarana di Prospero, nacque a Venezia il 16 sett. 1670. Il padre, che apparteneva al ramo di S. Maria dei Servi, percorse [...] assumendo il saviato agli Ordini, che costituiva il tradizionale tirocinio per gli esponenti delle migliori famiglie. Trascorsa la contumacia prevista dalla legge, fu rieletto alla carica dal io ottobre 1698, ma neppure tre mesi più tardi (23 ...
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LIPPOMANO, Giovanni
Giuseppe Gullino
Primo dei figli maschi del patrizio Alessandro di Giovanni e di una figlia di Pietro Zen dottore, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Baseggio, nel 1515.
È probabile [...] nel giro delle tre Quarantie, che prevedevano il passaggio, si può dire automatico, da una mano all'altra senza contumacia; in pratica, una sola elezione comportava un susseguirsi di mandati che potevano protrarsi sino a ventiquattro mesi. Dopo un ...
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GRASSI, Alfio
Emanuele Pigni
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 2 ag. 1766 da Nicola e da Maria Vasta. Di famiglia benestante, ebbe un'ottima educazione letteraria (studiò con passione Livio e Plutarco), [...] di portare la sedizione nell'esercito napoletano. Scoperto, subì un arresto preventivo e successivamente la condanna a morte in contumacia e la confisca dei beni (1796). Riuscì però a darsi alla latitanza e a rimanervi, nonostante una taglia posta ...
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Provenzano, Bernardo. - Mafioso italiano (Corleone 1933 - Milano 2016). Ha iniziato il suo percorso criminale compiendo reati di abigeato, macellazione illegale e piccoli furti, e affiliandosi negli anni [...] impegnati nella lotta al sistema di potere mafioso, gli sono state comminate, tra le numerose altre, le pene dell’ergastolo in contumacia per le stragi di Capaci in cui hanno perso la vita G. Falcone , la moglie F. Morvillo e gli agenti della ...
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Uomo politico congolese (Musumba, Katanga, 1919 - Algeri 1969). Di famiglia benestante, membro (1951-54) del consiglio provinciale del Katanga (od. Shaba), nel 1959 divenne presidente della Confederazione [...] e di voler rovesciare il presidente, nel 1965 T. fu destituito e riparò nuovamente in Europa. Condannato a morte in contumacia, nel 1967 fu rapito, condotto in Algeria e ivi detenuto sino alla morte, nonostante le richieste di estradizione delle ...
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GENOINO, Giulio
Walter Maturi
Agitatore e giurista napoletano, nato verso il 1567 da famiglia oriunda di Cava dei Tirreni, ebbe cittadinanza e casa a Napoli. Prese gli ordini minori, e, laureato in [...] , in cui esponeva le sue idee, ma, richiamato l'Ossuna, il G. dovette esulare in Spagna (5 giugno 1620). Condannato in contumacia dai tribunali napoletani, il G. fu messo in carcere a Madrid; ottenne la revisione del processo a Napoli, ma essa gli fu ...
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MACCHIA, CONGIURA DI
MicheIangelo Schipa
Fu detta così perché ritenuta opera di Gaetano Gambacorta, principe di Macchia (v. gambacorta).
In una rissa tra borghesi napoletani e soldati spagnoli, uno [...] dove si era rifugiato il principe della Riccia; secondo, Benevento, dove quel principe riparò quando fu condannato in contumacia. Primo loro programma: disfarsi del Medinaceli, aggregandosi quanti altri avessero contro di lui motivi personali; fra i ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...