FIRPO, Luigi
Andrea Romano
Nacque a Torino il 4 genn. 1915, da Oreste e Angiola Ramella. La famiglia, di modeste condizioni, apparteneva ad un vecchio ceppo piemontese con lontane origini liguri. Frequentò [...] F. Chabod ed a queste inevitabilmente rivolta, era innovativa per il suo voler superare l'immagine puramente controriformistica del pensatore piemontese, che veniva valutato anche come osservatore attento della propria realtà storica. Ne derivava un ...
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ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] i cristiani, furono assoggettati a una tassa speciale e a numerose restrizioni.
Età moderna e contemporanea
In età controriformistica, la situazione degli e. peggiorò anche in Italia, in particolare nei territori soggetti alla Chiesa, dove pure non ...
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FORMENTINI, Marco
Luisa Narducci
Nacque il 17 giugno 1811 in Bosco Valtravaglia (ora in provincia di Varese), da Gabriele e Marianna Parietti.
La famiglia Formentini, proveniente dal Friuli, si era [...] dei gesuiti, i quali se ne erano serviti per realizzare il progetto di fare di Milano il centro della politica controriformistica in Italia attraverso l'attuazione di una serie di provvedimenti in linea con i decreti stabiliti nel concilio di Trento ...
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CICOGNA, Pasquale
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 27 maggio 1509, da Gabriele di Francesco e da Marina Manolesso fu Marco.
La sua famiglia faceva parte del gruppo entrato nel Maggior Consiglio nel [...] che aveva preso con sé dopo la morte della moglie. Le sue volontà per la sepoltura sono segnate dalla religiosità controriformistica ed un po' formale propria dell'epoca; volle essere sepolto nella chiesa dei crociferi, ora dei gesuiti, dove aveva ...
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Il Rinascimento
Sergio Bertelli
Innanzi tutto un problema di cronologia. Come distinguere il periodo che definiamo Rinascimento da quello precedente, che i manuali di storia chiamano Umanesimo; che [...] costretta a subire l’esilio ginevrino di una parte cospicua del proprio patriziato, pur di evitare la rappresaglia controriformistica, che ne avrebbe compromessa l’indipendenza. Mentre l’antico reame aragonese andava ormai alla deriva, sottoposto al ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] forma di consorzio civile; i vescovi erano richiamati all'unità, a rafforzare strutture e istituzioni di derivazione controriformistica e a vigilare sull'ortodossia dottrinale del clero in modo da contrastare infiltrazioni nella Chiesa delle tesi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] Antonio Campano, anche lui al seguito di Pio II) e destinata a emergere nel Rinascimento libertino e nell’ipocrisia controriformistica.
Il Contra amores, composto dal Platina fra il 1465 e il 1472 sfiorando il misoginismo, corrisponde con il titolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] una periodizzazione ‘guelfa’, in quanto la rinascita seicentesca viene fatta coincidere anche con l’avvio della politica controriformistica della Chiesa.
Naturalmente, il tema della popolazione è intimamente legato a quelli del commercio e del lusso ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] la morale civile, il patriottismo, il senso d’indipendenza delle comunità cittadine medievali. L’azione della Chiesa controriformistica aveva fatto degli italiani un popolo cattolico più che cristiano, aveva asserito Sismondi, riprendendo un’immagine ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] II riformatore religioso e portatore di ideali e che, se avessero potuto prender piede, avrebbero impedito il degrado controriformistico dell'Italia cattolica. Michele Amari ed Ernest Renan, a loro volta, offriranno allo storico della chiesa Hermann ...
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controriformistico
controriformìstico agg. [der. di controriforma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Controriforma, e in partic. ai suoi aspetti negativi (l’opera c. della Chiesa cattolica), o a una controriforma (nel sign. estens.); oppressione...
controriformatore
s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, i tentativi di superarla consumatisi...