FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] Antonio Magini, F., nel 1599-1602, perfezionò la propria preparazione all'università di Ingolstadt, roccaforte avanzata della cultura controriformista. Seguirono altri tre anni di studio presso l'ateneo di Pisa, dove - stimolata dalle recite e dagli ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] ingombrante ed invadente, su quella subito intimidita del D., da un lato suggestionato dal fervore dell'impegno controriformista di Borromeo, dall'altro convinto - stando alle sue professioni di riconoscenza sparse nella corrispondenza con questo ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] le idee di J. Hus; alla politica conciliante di Ferdinando I e del figlio Massimiliano II (1564-76), seguì il tentativo controriformista di Rodolfo II (1576-1612), ma neppure il fratello Mattia (1612-19) riuscì a sedare la lotta ormai aperta tra le ...
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CRIVELLI, Francesco
Georg Lutz
Nacque probabilmente a Roma, tra il 1585 e il 1590 da Giovanni Battista e da Porzia de' Massimi.
Niente si sa dei suoi studi. Seguendo l'esempio di vari suoi parenti - [...] ascesa della Baviera - il papa avrebbe visto volentieri il principe elettore bavarese sul trono imperiale - a potenza controriformista dominante nell'Impero. Questi progetti comunque sarebbero falliti per vari motivi: per l'invasione della Baviera da ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] tramontato e se più o meno dallo stesso torno di anni si andò affermando la nuova figura di vescovo controriformista tutto impegnato nello svolgimento del nuovo ministero che il concilio gli aveva affidato, grandi difficoltà continuò a incontrare la ...
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BUSINELLO, Alvise
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova il 10 marzo del 1552 da Alessandro. Dopo alcune "ballottazioni" sfortunate, iniziò l'attività pubblica nel 1580 con l'elezione, per quell'anno, [...] un elemento d'un certo interesse nella Cronica del Businello. Se, infatti, da una parte sembra seguire la mentalità "controriformista" del tempo, altri cenni potrebbero, sia pure in modesta misura, accostare la sua opera al mondo del "libertinage ...
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CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] gli Ugonotti rebelli di Dio et suoi (Roma 1572), una interpretazione in chiave "eroica" - nel senso del machiavellismo, controriformista - del comportamento del sovrano.
Le lunghe perplessità di Carlo IX, le sue relazioni di amicizia con il Coligny ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] calvinisti e luterani. Nello Stato della Chiesa trovarono applicazione, naturalmente, le direttive più rigide dell’azione controriformista. Delle antiche aspirazioni territoriali rimase solo la tendenza a richiamare a ogni occasione sotto la diretta ...
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LOTTINI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Volterra nel 1512 da Antonio e da Costanza Giovannini, membri del patriziato cittadino. Sulla sua giovinezza non si hanno molte notizie. Sembra che [...] 1970, ad ind.; F. Diaz, Il Granducato di Toscana. I Medici, Torino 1976, ad ind.; R. De Maio, Michelangelo e la Controriforma, Roma-Bari 1978, pp. 320, 339 s.; F. Diaz, L'idea di una nuova élite sociale negli storici e trattatisti del principato ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] Luigi XIII (1610-43) attenuò la politica antiasburgica e cercò di allineare la F. su posizioni di intransigente cattolicesimo controriformista, e anche la nobiltà si agitò e cercò di riprendere le posizioni di un tempo.
Liberatosi con un colpo di ...
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controriformista
s. m. e f. [comp. di contro- e riforma; nel sign. 2, der. di controriforma] (pl. m. -i). – 1. Chi, o che, è contrario a una riforma. 2. In senso storico, sostenitore o seguace della Controriforma o di una controriforma (nel...
controriformatore
s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, i tentativi di superarla consumatisi...