PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] , specialmente in materia scolastica. Ne attribuì il merito alla vitalità e alla capacità organizzativa dei cattolici tedeschi XII si pose nei confronti di tali fenomeni come suprema istanza dicontrollo e di riunificazione, delimitandone, sul piano ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] Francesi e Inglesi si spartivano il merito dei successo. I frutti di questa partecipazione alla guerra di Crimea il C. li colse , la 4ª divisione si assicurò il controllo della regione con una serie di azioni minori condotte insieme con i Cacciatori ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] di Stato. Distintosi per capacità e assiduità (una sua relazione sulla fondazione del regno d'Olanda meritò , n. 123 (Perrone al B., Torino 23 ag. 1848); Ibid., ma Sezioni Riunite,Patenti Controllo Finanze, sec. XIX, nn. 1 f. 121, 8 f. 26, 23 f. 121, ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] matura l'una sull'altra, l'una a controllo dell'altra" (Tessitore, pp. 5 s.).
] torna piuttosto a suo merito che a demerito, perché vuol quei mille anni, tutto quanto di buono, di saggio, di bello, di utile era stato prodotto e pensato ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] comando supremo, di fatto meramente nominale, andò al duca di Baviera Massimiliano Emanuele II di Wittelsbach che non qual era, ma qual doveva essere" -, più controllati comunque di quelli usuali nella letteratura encomiastica fiorente a Napoli e ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] per l’affermazione del ruolo, delle competenze e del merito, preoccupato che le idee più estremiste e la prevalenza degli esclusivamente come strumenti dicontrollo sociale e non di cura. Attraverso questa raccolta di saggi editi e inediti ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] divenne strumento di influenza e controllo della cultura da parte dell'Impero. Proprio da parte di chi, insofferente riconoscimenti della grandezza del B. da parte degli uomini di cultura; il merito principale va a G. Vigolo. La storia della critica ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] merito, senza alcun dubbio, fu la capacità di far funzionare il Comando supremo in modo adeguato alle esigenze e dimensioni della grande guerra. Cadorna aveva accentrato nelle sue mani troppo potere, mettendosi in condizione di non poter controllare ...
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BARILE, Paolo
Stefano Merlini
La vita privata. La scuola, l’università, la guerra e la Resistenza
Nacque a Bologna il 10 settembre 1917 da Cesare, ufficiale medico dell’esercito, e da Livia Corazza, [...] partiti politici; la politica estera e la pace.
Quella vicenda meritadi essere, ancora oggi, ricordata perché essa pose per la prima le funzioni di indirizzo e dicontrollo sull'emittenza pubblica; impediva la creazione di posizioni dominanti nel ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] un'esperienza culturale che influì molto sul suo modo di pensare e sulle sue vedute in merito alle vicende politiche e sociali. La consorte fu un continuo controllo dei consociati sull'economicità dei servizi pubblici. Mentre il controllo sulla tassa ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare secondo il merito. In genere però ha...
pull factor (pull-factor) loc. s.le m. Secondo alcune interpretazioni politiche, l’insieme dei fattori economici, politici e sociali che attrarrebbero la migrazione verso Paesi in condizioni sociali, economiche, politiche, ambientali più favorevoli...