Dangor, Achmat
Dangor, Achmat. – Scrittore e poeta sudafricano (n. Johannesburg 1948). Di famiglia musulmana di origine indiana, dopo gli studi superiori vive una vita nomade in Sud Africa e si laurea [...] è direttore della Fondazione Nelson Mandela e figura di spicco nella lotta all'AIDS), si avvicina ventenne al gruppo di controcultura letteraria e artistica Black Thoughts, e comincia a pubblicare racconti e raccolte di poesia. Il romanzo d'esordio ...
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Scrittore statunitense (La Junta, Colorado, 1935 - Eugene, Oregon, 2001). Laureatosi all'università di Stanford, svolse attività di consulenza psichiatrica in un ospedale militare. A questa esperienza [...] della devianza psichica e sociale nell'America contemporanea. Questa esperienza lo mise in contatto con la controcultura della beat generation: insieme ai Grateful Dead e ai Merry Pranksters viaggiò negli USA organizzando happening caratterizzati ...
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Robbins, Tom (propr. Thomas Eugene). – Scrittore statunitense (Blowing Rock, North Carolina, 1932 - Le Conner, Washington, 2025). Dopo le prime sperimentazioni di scrittura maturate presso testate giornalistiche [...] sesso: Cowgirl, 1994) e Still life with woodpecker (1980; trad. it. 1981). Autore tra i più rappresentativi della controcultura statunitense degli anni Settanta, in grado di creare trame complesse in cui si intersecano humour e acuta stigmatizzazione ...
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Genere musicale sviluppatosi negli anni Sessanta del Novecento come evoluzione del rock 'n' roll, in seguito alla diffusione di nuove tecniche elettroniche e all'influenza del beat britannico (→ beat generation).
Gli [...] da B. Dylan e da gruppi come i Beatles, i Rolling Stones e gli Who. A San Francisco nacque la cd. controcultura: i giovani bianchi della classe media elessero la musica a motivo della loro esperienza esistenziale, scegliendo la vita comunitaria in ...
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indie rock
<ìndi ròk> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. ‒ Genere musicale nato negli USA alla fine degli anni Ottanta del 20° sec. e definitosi stabilmente negli anni Novanta. Inizialmente [...] gusto dominante e con l’industria discografica. La storia di tali gruppi è dunque legata alla controcultura underground, alla creatività delle indie labels (etichette discografiche indipendenti) e alla diffusione di riviste amatoriali specializzate ...
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Fabri Fibra. - Pseudonimo di Fabrizio Tarducci, cantante italiano (n. Senigallia, Ancona, 1976). Già attivo nella scena rap underground italiana dal 1995, ha fatto parte del collettivo hip-hop Teste Mobili [...] dai primi fan (che lo preferivano slegato dalla grossa casa discografica). Con i lavori successivi - tra gli altri: Controcultura, 2010; Guerra e pace (2013); Squallor (2015); Fenomeno (2017); Caos (2022) - ha confermato la notorietà e allo stesso ...
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Scrittore peruviano, nato a Cajamarca nel 1925; dal 1951 cittadino statunitense. Conseguita la laurea in psicologia e il dottorato in antropologia, acquisisce notorietà con la pubblicazione del diario [...] emozioni per accedere a una superiore 'descrizione del mondo', sono stati accolti con ammirazione dagli studiosi, e la 'controcultura' giovanile ha osannato C. come maestro di una nuova sapienza. Uguale successo hanno avuto tre volumi successivi: A ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] portò l'avanguardia cinematografica che orbitava attorno al NACG in un'area decisamente meno sotterranea, e dunque inserì la controcultura del gruppo di Mekas nelle varie forme della cultura corrente e in qualche misura ufficiale. D'altra parte, era ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] produzione filmica che si pone fuori e/o contro il modello hollywoodiano); l'emergere e l'affermarsi di una controcultura fortemente connotata in senso intellettuale ed europeo, che si definisce post-strutturalista e decostruttiva e il cui compatto ...
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hippy
Margherita Zizi
I figli dei fiori
Nato in California alla fine degli anni Sessanta come movimento di contestazione giovanile, il movimento hippy si è poi propagato in tutto il mondo diventando [...] nel gennaio del 1967, cui parteciparono circa 20.000 giovani.
Alle origini del fenomeno hippy vi era la controcultura della beat generation, la 'gioventù bruciata' statunitense degli anni cinquanta: beat in gergo significa "sconfitto, disperato". Gli ...
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controcultura
s. f. [comp. di contro- e cultura]. – Denominazione dell’insieme delle manifestazioni culturali di opposizione ideologica (dette anche cultura alternativa), inizialmente proprie di gruppi emarginati, generalmente giovanili (hippies,...
escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, ha preteso, tre anni fa di raccontarne...