Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] assume è, tipicamente, quella del contratto. Come si sa, nel contratto le parti devono bensì concorrere assieme 2010.
A. Magliulo, Gli economisti e la cooperazione, in La funzione sociale della cooperazione, a cura di L. Bagnoli, Roma 2010, pp. 21 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] pone in primo piano i ‘rapporti di forza’ economica e sociale tra chi concede e chi riceve un prestito: l’argomento prende un beneficio di cui goda direttamente il soggetto che sigla un contratto (Langholm 1992, p. 341).
A partire dalla metà del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] problema che preme è, semmai, la condizione morale e sociale di coloro che praticano tali mestieri: Marco Porcio Catone, impegna a viaggiare e a commerciare con i fondi oggetto del contratto, per i quali l’investitore accetta il rischio di perdita ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] Zanone avrebbe portato i liberali a quell'incontro col Partito socialista che il M. aveva sempre avversato. Ma il PSI Dal febbraio 1989 al maggio 1990 il M. fu professore a contratto presso l'Università di Siena, e tenne lezioni sulle questioni ...
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BUONACCORSI
Michele Luzzati
Famiglia fiorentina che dette nome a una compagnia mercantile e bancaria attiva nella prima metà del sec. XIV.
Sebbene la presenza di mercanti con il cognome o il patronimico [...] stessa povertà delle indicazioni che si traggono dall'unico contratto di costituzione di società che ci sia rimasto, non ultimi avevano conferito le quote più rilevanti del capitale sociale, ma l'esperienza commerciale dei soci estranei alla famiglia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] produttivo, con grandi idee di libertà morale e giustizia sociale. Egli, infatti, afferma che il salario di un 313b). Il turpe lucrum è qualsiasi utile che derivi da un contratto illecito o da attività illegali proibite dalla legge divina o umana o ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] poi "a farlo stituire al d. Vescovo, che così fece come ne appar contratto p. mano di S. Vincenzo Granucci" (Fatto de Poggi…, f. 254). , allargò improvvisamente i contrasti politici sulla scala sociale. Estranei alle vicende e alle contese della vita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] che la legislazione papale non si preoccupa di definire in termini formali quali contratti siano proibiti, concentrandosi invece sulla condanna di una figura sociale ben precisa: l’usuraio manifesto. È contro chi presta pubblicamente a usura ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] commerciali. Il banco, che continuava ad operare sotto la ragione sociale di Silvano Cappello e figli, s'era venuto ormai collocando diede per intero i suoi 5.000 ducati, mentre il contratto nuziale prevedeva la riduzione di un terzo in caso di ...
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GUICCIARDINI, Giovan Battista
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 3 apr. 1508, secondo dei dodici figli di Iacopo di Piero e di Camilla di Agnolo Bardi. Sulla sua adolescenza non si hanno notizie, ma [...] ed è indubbio che il matrimonio consolidò la sua posizione sociale e contribuì a risollevare la sua precaria situazione economica, era il matrimonio con una donna di famiglia distinta. Nel contratto nuziale, stipulato il 17 febbr. 1570, il G. aveva ...
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contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano;...
contratto a progetto
loc. s.le m. Contratto di lavoro a tempo determinato che regola un rapporto di collaborazione finalizzato al raggiungimento di un obiettivo esplicitamente stabilito, indipendentemente dal numero di ore necessarie per conseguirlo....