(XIII, p. 460; App. II, I, p. 816; IV, I, p. 626)
Settori di intervento - Edilizia residenziale. - Negli ultimi anni si è svolto un vasto dibattito sulla qualità e sulle dimensioni opportune degli interventi [...] dei diversi gruppi dilavoro. Una variante europea di questo tipo di ufficio di origine americana nazionale, tramite le loro organizzazioni provinciali, accordi in deroga al complesso delle disposizioni di cui alla l. 392 del 1978. Per i contrattidi ...
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TRASPORTO
Bruno Menegatti
Mario Del Viscovo
Franco de Falco-Antonio Musso
(XXXIV, p. 213; App. II, II, p. 1015; III, II, p. 976; IV, III, p. 676)
Trasporti e localizzazione. - La domanda di mobilità [...] nazionali, ha condotto a un elevato grado di specializzazione e di divisione del lavoro. Le funzioni di direzione e di , il modesto ruolo svolto dai più efficaci mezzi di t. collettivo.
In molte città statunitensi e in diverse agglomerazioni del ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] è stato identificato come un rappresentante credibile di tale desiderio collettivo, anche perché l'elettorato ha in buo esperienze, nel lavorodi architetti come M.R. Alvarez, esponente della tendenza nazionale e autore di notevoli progetti durante ...
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RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Franco Monteleone
(App. IV, III, p. 146)
Con la riforma della RAI, dopo il 1975, in soli quattro anni l'intero settore dei media in Italia subì un mutamento radicale, [...] che raggruppava le televisioni e le radio locali e nazionali private, fra le quali le reti di Berlusconi, Euro Tv, Rete A e Tele Elefante. Il primo contrattocollettivodilavoro normalizzava infine il settore privato della radiotelevisione. Solo con ...
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Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] e sistemi di contabilità nazionale (App di regole di decisione collettiva e dicontratto e una redistribuzione intergenerazionale). Tenendo conto di fattori quali il trasferimento dei consumi da un periodo all'altro, le modifiche dell'offerta dilavoro ...
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Corresponsione periodica ai lavoratori d; somme, non in relazione all'attività da essi prestata, ma al numero delle persone a carico (in genere figli ed anche coniuge e genitori). Ispirati alla concezione [...] secondo il numero dei figli. Estesi a mezzo dicontratticollettividilavoro gli assegni anche alla moglie ed ai genitori a carico, la legge 6 agosto 1940, n. 1278 istituì presso l'Istituto nazionale della previdenza sociale (che sin dall'inizio era ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
GLOBALIZZAZIONE
M. Rosaria Ferrarese; Ronald Dore
Aspetti istituzionali di M. Rosaria Ferrarese
Globalizzazione e profezie marxiane
Della globalizzazione sono state date svariate definizioni, che [...] di conservare istituzioni nazionali distintive quali espressioni di sistemi di valori e di culture specifici delle singole nazioni.
2. Il grado di integrazione dei mercati globali
Il meno integrato dei mercati è quello della forza lavorocollettivo ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] sindacali nazionali, in Diritto del lavoro e relazioni industriali comparate, a cura di R. Blanpain e T. Treu, Roma 1983).
Clegg, H.A., Trade unionism under collective barbaining, Oxford 1976 (tr. it.: Sindacato e contrattazionecollettiva, Milano ...
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Poverta
Irma Adelman
Nicola Negri
di Irma Adelman, Nicola Negri
POVERTÀ
Economia di Irma Adelman
Definizione del concetto
La povertà è uno stato di indigenza assoluta o relativa, e include oltre [...] di manodopera a contratto e incamerano la maggior parte dei salari dei lavoratori. Si rende quindi necessario creare mercati del lavoro nelle istituzioni che, a livello nazionale e internazionale, si occupano di definire e applicare le politiche ...
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Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] sottoscritto dalla Società umanitaria di Milano. Nel 1913 fu creato l'Istituto Nazionaledi Credito per la Cooperazione, con un capitale iniziale di 7,75 milioni, che nel 1927 venne trasformato in Banca Nazionale del Lavoro e della Cooperazione, poi ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano;...