servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] fronte a un aumento della domanda di s. occorre un maggior numero dilavoratori. D’altra parte, si verifica una contrazione dei lavoratori nel settore dell’industria produttrice di merci, laddove la produttività del lavoro cresce più velocemente e l ...
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GINEVRA (A. T., 20-21; fr. Genève; ted. Genf)
Adriano Augusto MICHIELI
Fritz GYSIN
Léopold Albert CONSTANS
Augusto TORRE
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Città della Svizzera occidentale, capoluogo del cantone omonimo, sulla [...] tendente alla conclusione di accordi collettivi per facilitare le della clausola arbitrale nei contrattidi commercio, adottata dall'8 'Assemblée; Journal de l'Assemblée (quotidiano durante i lavori dell'Assemblea); Rapports à l'Assemblée de la S ...
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Calcio - Competizioni per Nazionali
Adalberto Bortolotti
Enzo D'Orsi
Matteo Dotto
Filippo Maria Ricci
I Campionati Mondiali
di Adalberrto Bortolotti
Nasce e si realizza l'idea dei Mondiali
Sin dalla [...] Per cui, d'ora in avanti, lasciatemi lavorare senza farmi perdere del tempo". L'Inghilterra scoprì di esaltazione collettiva e di successi che, forse, consentì a Videla di prolungare (anche se non di a fine torneo un contratto con il Real Madrid. ...
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L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] ordine pubblico (202). I titolari di un "feudo" potevano inoltre assumere persone a contratto con l'obbligo di servire "per agricolas et per sergentes et per servitores", partecipando, cioè, tanto ai lavori agricoli quanto ai compiti difensivi: è ...
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Le strutture commerciali
Gerhard Rösch
Venezia fu un porto tutt'altro che franco. Una quantità incontrollabile di norme ne regolava e guidava la vita commerciale, nell'epoca fiorente della sua storia. [...] un quartiere con rappresentanza ufficiale, luogo dicontrattazione e scambio, abitazioni, terme e divenne l'addetto al lavoro pratico di movimentazione e navigazione. Quel a Venezia un unico organo collettivo, che emanava decreti, assommava ...
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«América, no invoco tu nombre en vano»
(Pablo Neruda, Canto general)
Il nuovo corso latinoamericano
di Gianni Minà e Gennaro Carotenuto
3 gennaio
Il governo argentino dà mandato alla Banca centrale [...] economici conseguiti durante gli anni di guerra, una sorta di coscienza collettiva sembrava animare il continente, che di debiti accumulati da molti paesi dell'America Latina con l'estero, debiti che erano stati contratti per realizzare programmi di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Cleptocrazia
Donatella della Porta e Alberto Vannucci
Introduzione: cleptocrazia e potere pubblico
Il termine 'cleptocrazia', derivante dall'unione delle parole greche klépto, rubare, e krátos, governo, [...] di scambio corrotto. La possibilità dilavorare con scrupolo o superficialmente, di la capacità di rappresentare bisogni collettivi, ma le doti di spregiudicatezza o presenza di cartelli di imprenditori che si alleano per spartirsi i contratti pubblici ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA (v. vol. vii, p. 1062)
E. Greco
P. Sommella
p. 1062). Grecia. - Il complesso di norme che regolano la pianificazione urbana viene indicato con il [...] di Olinto o dai contrattidi vendita su laminette di piombo di case di è ormai funzionante negli spazi monumentali sacri o collettivi (Roma, verso il 600 a.C.), altre testimonianze lapidee più regolarmente lavorate e cronologicamente distinguibili. I ...
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Sistemi locali e sfide globali
Paolo Perulli
Nei primi decenni del 20° sec. l’idea di globale fece la sua comparsa in un ristretto nucleo di pensiero filosofico, che riteneva possibile l’unificazione [...] globale. I differenziali di costo del lavoro diretto (1:20) oggetti, cose, regimi di enunciazione che popolano il mondo e formano dei collettivi. La società non è di componenti (si pensi alle reti di subfornitori), sia di regole e contratti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] del contratto proviene, dunque, di norma, come dichiarano molte lettere bollate di papa di relazioni sociali riassunte nella parola caritas, l’impoverimento collettivo. . in Sant’Agostino, I monaci e il lavoro, 1984, p. 119).
Il celebre assunto ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno c.; interesse c.; lavoro c.; impresa c.;...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...