Musicista francese (Parigi 1818 - ivi 1893). Conoscitore profondo e raffinato delle leggi armoniche e contrappuntistiche, ottenne indiscusso successo con Faust (1859). Nelle sue pagine migliori trova la [...] strada di un'immediata comunicativa, in uno stile che si nutre della nuova sensibilità romantica dell'Ottocento francese, pur essendo pregno di elementi provenienti dal migliore Settecento francese e dal ...
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Musicista (probabilmente Condé-sur-l'Escaut 1450 circa - ivi 1521). La sua figura è tra le maggiori del suo ambiente storico, e si delinea come quella d'un rinnovatore della poetica e dell'arte musicale: [...] tutte le ricchezze contrappuntistiche della seconda scuola fiamminga sono da lui conservate e sfruttate, ma - dalla prima fase della sua carriera di compositore fino all'ultima - sono sempre maggiormente rivalutate ai fini d'un intenso, imperioso ...
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Musicista (Vienna 1887 - Los Angeles 1964); studiò pianoforte con W. Rehberg, ma in composizione fu autodidatta; prof. all'Accademia Zuschneid di Francoforte, insegnò a Mannheim, Berlino, New York, Los [...] Angeles (1940-48) e in altre università americane. Tra le sue composizioni, fortemente contrappuntistiche, emergono l'opera teatrale Die Prinzessin auf der Erbse (1927), 5 pezzi per orchestra da camera, una Fantastische Nachtmusik (1920), concerti ...
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Locuzione apparsa per la prima volta nel Compendium musices (1552) di A.P. Coclico, con la quale si definivano le proprietà formali ed estetiche più complesse della composizione polifonica rinascimentale: [...] forme antiche, una maggiore aderenza al testo letterario, un’attenzione particolare al risultato armonico delle combinazioni contrappuntistiche. L’adesione da parte dei maggiori compositori del secondo Cinquecento a questa poetica aristocratica e ...
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Musicista (Monaco di Baviera 1895 - ivi 1982). Studiò all'accademia musicale di Monaco e si perfezionò con H. Kaminski. A Monaco ha insegnato nella Günther-Schule e nella Hochschule für Musik. Compositore [...] sua generazione, ha sviluppato un linguaggio fortemente ritmico, massiccio, rifuggente da complicazioni armonistiche e contrappuntistiche. È autore di lavori teatrali, orchestrali, vocali-orchestrali, da camera. Particolare successo hanno ottenuto ...
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SEGOVIA, Andrés
Alberto PIRONTI
Chitarrista, nato a Linares (Spagna) il 17 febbraio 1893. Fece i suoi studî musicali a Granada, città in cui esordì come concertista di chitarra nel 1909. Una lunga e [...] concerto: di questo strumento egli, abbandonando i facili folklorismi, ha saputo sfruttare magistralmente tutte le possibilità contrappuntistiche, non esitando ad eseguire su di esso complesse pagine di Bach. Molti compositori di diversi paesi, tra ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] in rapporto alla tonalità e all’armonia: l’opera di J.S. Bach rappresenta il vertice di una ricchissima elaborazione contrappuntistica inserita in un piano armonico-tonale. Influenze innegabili il c. ha esercitato anche su W.A. Mozart (Jupiter), J ...
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VICENTINO, Nicola
Musicista, nato a Vicenza nel 1511, morto a Roma nel 1572. Allievo di A. Willaert alla cappella di S. Marco in Venezia, entrò poi alla corte estense in Ferrara, protetto specialmente [...] tempo volevan seguire per restaurare lo stile musicale dei Greci: criterî che miravano a una riforma delle arti contrappuntistiche. Inoltre egli vi suggerisce una maggiore libertà di movimenti nel trattamento degli otto modi; riprende a sostenere le ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] Più di ogni altro suo contemporaneo ha contribuito alla formazione di quel linguaggio agile e vario, ricco di risorse contrappuntistiche da un lato, armonistiche e melodiche dall'altro, che da ultimo si risolverà nello stile mozartiano. Più che nella ...
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Compositore e pianista italiano, morto a Firenze il 19 febbraio 1975. La sua figura, già delineatasi vigorosamente negli anni di poco precedenti il secondo conflitto mondiale, ha assunto dal dopoguerra [...] in un modus componendi del tutto personale, dove la raffinatezza delle scelte timbriche, la lucentezza delle strutture contrappuntistiche, la "naturalezza" nell'uso della voce umana (nelle parti solistiche come in quelle corali) confluiscono in un ...
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contrappuntistico
contrappuntìstico agg. [der. di contrappunto] (pl. m. -ci). – Che riguarda il contrappunto: problemi c.; stile c.; anche nel sign. che contrappunto ha nella critica letteraria: pagina ricca di effetti contrappuntistici.
sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...