GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] al '31 è alle dipendenze della Società Ammonia Casale di Roma, per conto della quale viaggerà in Italia e in Europa. Sono questi gli anni una infinita rete di connessioni che rendono ogni cosa deposito delle tracce di altre cose e ogni individuo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] si contrapponeva al modello giobertiano di un ‘deposito’ originario al quale sarebbe stato sufficiente riattingere riproduceva una concezione riduttiva e notarile dello Stato. Non teneva conto dunque di quanto era avvenuto con il Rinascimento e con ...
Leggi Tutto
ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] tenne, con soddisfazione dell'A., che non si rendeva conto a quale punto critico l'attività di Cavour aveva portato -520, che fa conoscere un considerevole fondo privato attualmente in deposito all'Archivio di Stato di Roma. Sull'azione svolta dall'A ...
Leggi Tutto
INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] la bolla di investitura delle tre città, ma la depositò nelle mani di Giuliano Della Rovere, il quale pensò per le provincie modenesi e parmensi, I (1863), pp. 269-312; S. de' Conti, Le storie de' suoi tempi dal 1475 al 1510, Roma 1883, I, pp. ...
Leggi Tutto
FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] . di Novara, XX[1926], pp. 117-39) dà conto dell'originario assetto del Sacro Monte enumerandovi ventuno stazioni in parte S. Paolo nello studio (Lione, Musée des Beaux Arts, in deposito dal Louvre), per la cappella di Paolo da Cannobio nella stessa ...
Leggi Tutto
Giulio Andreotti
Giovanni Paolo II
Non abbiate paura!
Luci di un lungo pontificato
di Giulio Andreotti
2 aprile
Giovanni Paolo II si spegne nel suo appartamento in Vaticano alle 21.37. Dopo l'annuncio [...] di spazio vitale alla Chiesa. Casaroli era stato anche, per conto della Santa Sede, tra i firmatari dell'Atto Unico di anno, la preghiera al Muro del Pianto, dove il Papa depositò un messaggio di perdono per le sofferenze arrecate agli ebrei. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] l’accordo consisteva nel principio, che aveva già conquistato per conto proprio, applicandosi su Platone e Reid, dell’intuito dell il necessario sostegno che le vicende umane trovano nel deposito dogmatico e sovrannaturale della Chiesa.
La «formola ...
Leggi Tutto
BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] politico-religiose: fedele alla Chiesa e al suo deposito di verità, definito nel "quod semper, quod Tra le sue ultime opere storiche è degna di ricordo Della vita edelle opere del conte F. Sclopis, in Atti della R. Accad. d. scienzedi Torino, XIV (187 ...
Leggi Tutto
CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] Roma – sia per la raccolta (attraverso i libretti di deposito), sia per la prima selezione della clientela industriale da come la Teksid, «rivede[ndo] personalmente tutti i conti» e riorganizzando la finanza d’impresa con i successivi prestiti ...
Leggi Tutto
FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] 1687 ed il 1688 realizzò, su incarico di Cosimo III, un altare per il deposito di S. Ranieri nel duomo di Pisa, completato intorno al 1690 (ibid., pp. di ristrutturazione radicale in alcune chiese per conto di congregazioni religiose, tra cui quella ...
Leggi Tutto
deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...