Radioprotezione
Carlo Polvani
di Carlo Polvani
Radioprotezione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il riconoscimento degli effetti patologici delle radiazioni. 3. Sviluppo degli obiettivi e dei principi: [...] piccolo e marginale; e questo sembra esser il caso del deposito in custodia di rifiuti radioattivi che in qualche decennio o in un apparato e la stima di danno genetico devono tener conto di tutte le noxae carcinogene o mutagene, e non delle sole ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] alcuni di questi gruppi, da quando si è tenuto conto della micromorfologia e della biologia della riproduzione; ognuno dei da quando iniziò la fossilizzazione. Se ogni strato di un deposito può essere datato con precisione in tale modo, si può ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] Sussistono tuttavia due condizionamenti dei quali si deve tenere conto: la casualità delle distruzioni ha fatto sì che Meno, Stadt- und Universitätsbibl., Barth. typ. 2, in deposito alla Liebieghaus; dittico della Passione, Milano, Tesoro del Duomo ...
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Turismo e regioni: la scena turistica tra fruizione e cultura territorializzata
Alessandro Simonicca
Prendere in esame il rapporto che oggi intercorre fra turismo e regioni significa prima di tutto [...] attesa di un evento, il ricongiungimento con la terraferma; ma ciò che più conta è che ogni isola rischia di perdere la propria identità, a meno che dei sette nani’). Il secondo è costituito da depositi di oggetti di cultura materiale e vita vissuta, ...
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Storia dei concetti e delle tecniche nella ricerca sulle reti neurali
Jack D. Cowan
(Department of Mathematics, University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
In questo saggio descriveremo diverse ricerche [...] .M. Uttley (1956) fu forse il primo a tener conto, nel costruire un modello di rete, del fatto che la 5. In questo caso n ≈log2R, cioè, affinché la rete sia un deposito efficiente di informazione, il numero di linee per ogni pattern A deve essere ...
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Dieci, cento, mille musei delle culture locali
Vito Lattanzi
Vincenzo Padiglione
Marco D'Aureli
Cenni storici sui musei regionali demoetnoantropologici italiani
L’analisi del processo culturale che [...] .
Il 1953 fu comunque l’anno decisivo perché il deposito del Museo di etnografia italiana a Villa d’Este a 447 unità. Il Piemonte è la regione che, stando all’ultima rilevazione, conta il maggior numero di musei (17 nel 1985, 313 nel 2008), seguita ...
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Scienza greco-romana. Meccanica
Gianni Micheli
Meccanica
L’origine della meccanica antica è tradizionalmente associata al nome di Archita di Taranto. Diogene Laerzio afferma infatti che Archita fu il [...] o rimangono imprecisati o si riducono a cose di poco conto, vuole rivendicarli. Ciò è anche una riprova che Erone è l’usura per l’urto dell’acqua e per impedire il deposito di impurità. L’acqua che così scorreva uniformemente attraverso il ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] dei miei libri, e mi pare di starci sì bene, che conto di rimanervi fino almeno all'approssimare dell'inverno" (vi sarebbe rimasto avvertire, la mancanza di un indice dei nomi moderni. I depositi più considerevoli di lettere del B. e di altri a lui ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] confortante bellezza di un paesaggio frutto di un enorme deposito di fatiche, quale si era venuto estendendo anche dove] lo stesso campo vi offre frumento, vino, seta, legna, senza contare gli alberi da frutto); e poi Charles de Brosses, nel 1739: « ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] si collocava in un’ambigua posizione: utile, in quanto deposito di temi e di tropi narrativi, superato in quanto repertorio di fiabe e di altri documenti orali della vita popolare per conto della Discoteca di Stato (poi disponibile in www.amcirese.it ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...