Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] galloitalici; ➔ gallo-italica, comunità), che costituiscono un altro caso di parlata alloglotta, così definibile in rapporto al continuumdialettale in cui si trovano inserite. A maggior ragione alloglotta, perché integrata in un contesto a sua volta ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] urbana: la conurbazione Reno-Ruhr forma una sorta di continuum urbano che ospita almeno una quindicina di milioni di abitanti , che mostra il progressivo prevalere dei tratti dialettali meridionali. Il fattore che più attivamente contribuisce, ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] criteri per distinguere entità discrete in un continuum di parlate finemente sfaldate; lo studioso ; e anche N. Maccarrone, Il concetto dei dialetti e l'''Italia dialettale'' nel pensiero ascoliano, in Silloge linguistica G. I. Ascoli, Torino 1919 ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] a certe cadenze ritmiche ottimali che si dispongono su un continuum teso tra due opposte polarità. Ad es., in una Naturalmente, le cose cambiano se si osserva la realtà dialettale italiana, nella quale sono presenti varietà di tipo isoaccentuale ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] si intreccia con quella concernente il continuum formale-informale (➔ registro), che ’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. 1978a, pp. 77-93 (1a ed. in «Italia dialettale» 29, 1966, pp. 49-69).
Lepschy, Giulio C. (1978d), La pronuncia dell’italiano, ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , non solo in diastratia (il ‘polo basso’ del continuum coincide, a Roma come in Toscana, con il dialetto; ➔ bilinguismo e diglossia), ma anche in diafasia, una risalita di tratti dialettali nella varietà locale di italiano, che è stata icasticamente ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] e zone di influenza è riportata nella fig. 1.
In merito al rapporto fra i diversi gradi di dialettalità individuabili nel continuum toscano, Giannelli (2000: 18) distingue tre livelli: il dialetto rustico, il dialetto corrente e un italiano locale ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] sul piano critico e storiografico una vera e propria linea di «letteratura dialettale riflessa» (la definizione è di Croce 1926), percependo, fra l e ‘concertati’, perfettamente ambientati nel reale continuum del parlato: di cui essi vengono a ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] diversamente da tutto il resto d’Italia – di un continuum linguistico che, luogo per luogo, nella varietà geolinguistica della Se per la Toscana resta forte il legame col sottofondo dialettale, per motivi diversi è stato pur osservato che anche nel ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] di variazione diatopica è costituito dalla stessa situazione dialettale, sia perché tutti i dialetti italoromanzi derivano dal presentano particolarità che – pur all’interno di un continuum che garantisce la comprensibilità reciproca – sono in ...
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