giorno /'dʒorno/ s. m. [lat. tardo diurnum (tempus), dall'agg. diurnus "giornaliero", der. di dies "giorno"]. - 1. a. [spazio di 24 ore compreso tra una mezzanotte e l'altra: mese di ventotto g.; l'ultimo [...] giorno. ‖ apocalisse, fine del mondo. □ giorno e notte [senza interruzione: prega g. e notte] ≈ continuamente, di continuo, incessantemente, ininterrottamente, senza posa (o sosta o tregua), ventiquattro ore su ventiquattro. ↓ sovente, spesso. ↔ a ...
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analogico /ana'lɔdʒiko/ agg. [dal lat. analogĭcus, gr. analogikós] (pl. m. -ci). - (tecnol.) [di dispositivo o strumento che tratta grandezze in forma di variazione continua: calcolatore a.] ≈ continuo. [...] ↔ digitale, discreto ...
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continuazione /kontinwa'tsjone/ s. f. [dal lat. continuatio -onis]. - 1. [il continuare, l'azione o il fatto di continuare] ≈ prolungamento, prosecuzione, proseguimento. ↔ cessazione, interruzione, pausa, [...] sosta, troncamento. ↓ intervallo, sospensione. ▲ Locuz. prep.: in continuazione ≈ di continuo, di seguito, senza sosta. 2. [parte successiva di qualcosa] ≈ seguito. ...
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continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. - 1. [qualità dell'essere continuo, spec. nel tempo] ≈ costanza, persistenza. ↔ alternanza, discontinuità, intermittenza, interruzione, intervallo, soluzione [...] , sospensione. ● Espressioni: soluzione di continuità ≈ cesura, discontinuità, frattura, interruzione, stacco. 2. [riferito a un testo, presenza di uno sviluppo logico e coerente: scritto che manca di c.] ≈ coesione, congruenza, consequenzialità ...
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continuum /kon'tinu:m/ s. neutro lat., usato in ital. al masch. - (filos.) [successione continua e inscindibile: il c. spazio-temporale] ≈ continuo. ...
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qualche agg. indef. [grafia unita di qual(e) che] (sempre anteposto al nome), solo al sing. - 1. [di tipo qualsiasi, anche preceduto da art. indet.: (una) q. spiegazione ci sarà pure] ≈ uno. ↔ nessuno. [...] , di tanto in tanto, ogni tanto, saltuariamente, talora, talvolta. ↔ frequentemente, spesse volte, spesso. ↑ continuamente, costantemente, di continuo, sempre, sistematicamente. 2. [un certo giorno, vicino o lontano: verrai pure, q. volta] ≈ prima ...
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gocciolio /gotʃ:o'lio/ s. m. [der. di gocciolare]. - [gocciolare continuo: il g. di un rubinetto che perde] ≈ gocciolamento, sgocciolìo, stillicidio. ...
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momento /mo'mento/ [dal lat. momentum, der. della radice di movēre "muovere"; propr. "movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento della bilancia", da cui i sign. di "piccola divisione del [...] , tutti i momenti [con riferimento a cose, per lo più noiose, che si ripetono molto spesso] ≈ continuamente, costantemente, di continuo, in continuazione, sempre. ↔ a tratti, a volte, di tanto in tanto. ↑ raramente; di un momento [destinato a cessare ...
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sordo /'sordo/ [lat. surdus]. - ■ agg. 1. a. [mancante, in tutto o in parte, della facoltà uditiva: essere s. dalla nascita, da un orecchio] ≈ (burocr.) non udente. ↓ audioleso, Ⓣ (med.) ipoacusico, Ⓣ [...] . ↔ manifesto, palese. b. (non com.) [di dolore fisico, durevole e logorante: sento un dolore s. alla spalla] ≈ continuo, diffuso, persistente. ↔ momentaneo, passeggero. 4. (ling.) [di suono articolato senza che le corde vocali entrino in vibrazione ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione del fonema). Sono c. tutte le articolazioni...
continuo
. Nel significato di " non interrotto nel tempo, incessante ", in If XVI 27 il collo / faceva ai piè contïnuo vïaggio; in Pd XXVII 125 ma la pioggia continua converte / in bozzacchioni le sosine vere; in Cv III XIII 7 E così si vede...