L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] acustica della curva melodica, qualunque sia la scala scelta, riflette una serie continua di variazioni indotte sia da eventi intonativi di tipo linguistico, sia da fatti di tipo paralinguistico (emozioni, attitudini del parlante), sia dalla ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] (caratterizzata dal segnale poco intenso ma diffuso) continui anche durante l’occlusiva, evidentemente per un ritardo strumento essenziale per lo studio della voce e del suono linguistico.
Albano Leoni, Federico & Maturi, Pietro (20023), ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] e organica erano, a parte obiecti, il continuo svilupparsi dell’opera di Croce, la sua estensione su campi disciplinari differenti e soprattutto la difficoltà a mettere in rapporto e spiegare i caratteri linguistico-stilistici della sua prosa con le ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] stessa dell’essere umano e con la sua morte (➔ tabu linguistico).
Le parole ritenute oscene, benché siano proprie dei registri più all’origine un termine metaforico. Tale ciclo eufemistico continuo è dunque una delle cause dell’arricchimento del ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] . Va detto però che Il Castellano, ristampato più volte secondo l’ortografia tradizionale, continuò a fornire materia di discussione al dibattito linguistico almeno fino a ➔ Alessandro Manzoni e che alcune idee antitoscane della linea cortigiana ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] confutato da Dante (1825) si ha il nucleo del pensiero linguistico tommaseiano, ma è poi il contatto diretto col parlato toscano a conforme all’origine; tanto più che in tutti i luoghi continuo sta bene, non in tutti l’altro».
La consonanza dell ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] (o sviluppamento) di mercati (< établissement e développement; Folena 1983: 51).
Questo confronto (linguistico ed epistemologico) con il pensiero economico europeo continuò nell’opera di Carlo Cattaneo, che però ebbe un posto a sé nell’intricato ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] guerra del Castello di Udine non si trovano di continuo lombardismi e milanesismi, che invece abbondano in molti racconti forme, fonetica e detti lombardi, commentati quasi con gusto da linguista e straniamento procurato da certe grafie, come la -k- ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] Henry (1971), sulla base dell’idea che ogni atto linguistico può essere spunto per una metonimia, la contrappone alla metafora) per indicare sostituzioni per contiguità fissate dal continuo proferimento delle stesse nella nostra tradizione. L’effetto ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Non ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una forma più 399), in grado di determinare una dissimmetria tra il continuo della linea sintattica e i confini della norma metrica, ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...